La pandemia che stiamo vivendo ha cambiato improvvisamente e radicalmente i
contenuti delle agende aziendali e le loro priorità, sia tattiche sia
strategiche. Conseguentemente anche i CFO hanno dovuto modificare “in corsa”
alcune delle loro attività. Tra queste, due si sono rivelate essenziali ma al
contempo sfidanti, spesso per mancanza di strumenti digitali adeguati a
supporto.
La prima può essere riassunta nella necessità di riformulare e ricalcolare i
forecast economico-finanziari alla luce della “distruzione” (transitoria)
della catena del valore aziendale. La pianificazione economica ha dovuto fare i
conti con la caduta verticale del fatturato. I forecast finanziari hanno dovuto
tenere conto dell’impatto sia del ciclo operativo (stravolgimento della dinamica
incassi-pagamenti) sia dei flussi straordinari una-tantum (accesso ed utilizzo
di nuove linee di credito, rinvio degli investimenti,...) sulla posizione
finanziaria netta. E’ essenziale disporre quindi di strumenti digitali che
consentano da un lato di testare nuovi algoritmi predittivi (nuovi pattern di
domanda: servitization, e-channels), dall’altro di simulare diverse versioni per
analizzarne l’effetto sui conti aziendali (what-if scenario analysis
multidimensionale) in un’ottica di business continuity.
La seconda invece attiene alla capacità di delineare ed elaborare
scenari alternativi per definire le
migliori strategie utili ad affrontare i mesi a venire e il loro impatto sul
business. Il tutto in base all’ipotesi che si verifichi uno scenario piuttosto
che un’altro, e con quale grado di probabilità. Servono quindi strumenti
digitali che consentano una modellazione multidimensionale di scenario
incentrata su grandezze rilevanti (saldi, indicatori e metriche) anzitutto
economico-finanziarie (margini e flussi di cassa) e patrimoniali (working
capital, investimenti fissi e nuova struttura delle passività finanziarie). Ciò
al fine di prendere delle decisioni razionali, finalizzate al perseguimento di
obiettivi strategici o per valutarne la modifica, attuando sin d’ora i
cambimenti opportuni alla configurazione di modelli e processi aziendali in
un’ottica di business recovery.
Ciò è reso possibile da moderne soluzioni applicative di Enterprise
Performance Management (EPM) in Cloud, in modalità Software-as-a-Service (SaaS).
Si tratta di applicazioni sviluppate nativamente in cloud (e per il cloud) che
incorporano le nuove tecnologie emergenti (come ad esempio l’intelligenza
artificiale, il machine learning e gli assistenti digitali) in modo esteso e
pervasivo.
La
combinazione virtuosa tra nuovi modelli e strumenti
digitali nel Finance farà la differenza tra le aziende in termini
di resilienza finanziaria, gettando le fondamenta per agganciare una ripresa
solida e duratura.
a cura di
Edilio E. Rossi
Digital Finance Solutions Sales Development Director, Oracle