Il Decreto Milleproroghe, che ha incassato ieri la fiducia in Parlamento, si
arricchisce di un emendamento in favore delle aziende private: la quota dei
pagamenti degli appalti, che l’Ente appaltante dovrà versare necessariamente in
anticipo alle imprese, aumenta dal 10% al 20%.
La norma, contenuta in un emendamento al Decreto Legge del 31 dicembre 2014 n.
192, a firma dei relatori Maino Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi), è in
questi giorni al vaglio dell'Aula della Camera dopo l'esame nelle Commissioni
riunite: I Affari costituzionali e V Bilancio.
Scopo del provvedimento - la cui validità al momento è prevista fino a fine 2016
- è quello di venire incontro alle imprese, soprattutto costruttrici, a fronte
dei problemi di liquidità cui andranno incontro in conseguenza dello split
payment (in vigore dal 1° gennaio 2015).
Soddisfazione dall’ANCE, l’Associazione Nazionale delle Imprese Edili, che nei
giorni scorsi aveva rimarcato la forte preoccupazione delle migliaia di imprese
del settore, nei confronti del nuovo metodo di pagamento dell'Iva da parte della
pubblica amministrazione – appunto lo split payment, introdotto con la legge di
stabilità 2015 - che prevede che la Pa versi direttamente allo Stato e non più
ai fornitori l'imposta sul valore aggiunto.