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La tracciabilità del farmaco

Roma, 13 novembre 2014 - SEiD, piattaforma per l'identificazione e Certificazione dei singoli beni di consumo, rappresentata dall’Amministratrice Francesca Rizzo, ha partecipato in qualità di sponsor al convegno "Le novità su anticontraffazione e tracciabilità per il Packaging farmaceutico", organizzato da Business International a Roma presso la sede di Ernest & Young (via Po, 32).

"Uno dei campi in cui il packaging è diventato centrale per tenere sotto controllo il settore distributivo è quello dei farmaci –ha dichiarato Francesca Rizzo, la quale ha presentato in qualità di relatore la proposta italiana per l’attuazione della direttiva europea in materia di tracciabilità del farmaco – “un packaging con un sistema anticontraffazione efficace, infatti, apporterebbe dei notevoli vantaggi all'industria farmaceutica come ulteriore strumento conoscitivo del mercato, consentendo di effettuare recall mirati e contribuendo a gestire in tempo reale le scorte interne e nel mercato; sarebbe utile anche per i distributori, le farmacie, i centri sanitari per tracciare il prodotto con operazioni semplici, dalla presa in carico fino alla vendita finale. Naturalmente a trarne beneficio sarebbero anche i consumatori che avrebbero tutte le informazioni (sul farmaco in generale e sulla scatola in particolare), in qualsiasi momento, comodamente e senza costi aggiuntivi".

Nello specifico durante l’intervento Francesca Rizzo ha presentato un’overview della situazione europea in merito agli stumenti di identificazione dei farmaci nei paesi U.E., dal quale emerge in linea generale l’assenza di sistemi adeguati in grado di garantire una codifica di sicurezza dei prodotti. Ne deriva quindi la necessità di adottare proposte operative in grado di codificare le confezione dei farmaci garantendo il rispetto delle clausole di sicurezza dell’imballaggio del farmaco dettate dalla direttiva europea.
Francesca Rizzo ha poi descritto la proposta SEiD per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti farmaceutici, basata sulla presenza di una banca dati a disposizione delle istituzioni e dei prodottori, un codice dotato di rigide caratteristiche di sicurezza ed un sigillo di sicurezza.
La soluzione proposta non andrebbe ad incidere sui costi delle applicazioni per l’adeguamento e sulle industrie farmaceutiche, permettendo anzi un risparmio del 57% se paragonato ai costi del bollino ottico farmaceutico. Una soluzione quindi in grado di adeguarsi alle nuove esigenze delle istituzioni , dei produttori e dei consumatori.

La giornata di approfondimento si è conclusa con l’auspicio che il gruppo di lavoro possa sinergicamente continuare a contribuire allo studio e all’individuazione di soluzione idonee e definitive in vista della fase attuativa della direttiva.
 

21/11/2014 | archivio news