Il Tax Control Framework e il nuovo regime di Adempimento Collaborativo
Le recenti novità in tema di Cooperative Compliance e TCF “volontario”
Il potenziamento dell’Adempimento Collaborativo attuato dal D.Lgs. 221/2023
ha introdotto importanti effetti premiali per chi adottata un modello di
rilevazione, gestione e controllo del rischio fiscale (cosiddetto Tax
Control Framework, o TCF), oltre ad ampliare in modo significativo la platea
delle imprese che possono accedere al regime di Adempimento Collaborativo
Con la riforma fiscale 2024, il TCF passa dall’essere esclusivamente un
requisito di accesso per il regime di adempimento collaborativo a strumento
autonomo per la gestione del rischio fiscale, con importanti vantaggi in termini
di sanzioni amministrative e penali.
In questo scenario, l’efficace gestione del rischio fiscale e, in generale, la
compliance normativa, diventano un obiettivo strategico per le imprese (anche di
medie dimensioni) che vogliono evitare di incorrere in sanzioni, sia penali, sia
amministrative.
Tra le principali novità, la riforma del regime di adempimento collaborativo
prevede:
- il progressivo ampliamento della platea dei soggetti ammissibili, fino a
includere, dal 2028, società con fatturato pari a 100 milioni di Euro
- la possibilità di accedere per tutte le società appartenenti ad un
gruppo, laddove anche una sola società abbia i requisiti dimensionali
richiesti
- l’esclusione delle sanzioni amministrative per i rischi fiscali
comunicati all’Agenzia delle entrate
- la previsione di ulteriori effetti premiali, quali l’esclusione delle
sanzioni penali per alcune condotte individuate
Ulteriore novità è rappresentata da un requisito di tipo formale per poter
beneficiare dei citati effetti premiali, che consiste in una certificazione del
sistema da parte di professionisti (avvocati e commercialisti) rispetto ad
alcuni standard minimi di settore emanati dall’Agenzia delle entrate.
La normativa richiede che il sistema di controllo sia “integrato” nel Sistema di
Controllo Interno e Gestione dei rischi adottato dall’impresa, con particolare
riferimento al controllo sull’informativa finanziaria (ai sensi della L.
262/2005 o ispirati al Sarbanes-Oxley Act statunitense), in modo da garantire la
solidità del dato contabile su cui poggia l’obbligazione tributaria. In tal
senso, la certificazione del modello dovrà riguardare anche la sua conformità ai
principi contabili adottati dall’impresa.
Infine, ai soggetti sprovvisti dei requisiti dimensionali per l’accesso al
regime di adempimento collaborativo, il decreto 221 consente di esercitare
un’opzione (di durata biennale) per l’adozione volontaria di un efficace TCF cui
consegue, con riferimento al rischio preventivamente comunicato mediante
interpello, l’eliminazione delle sanzioni amministrative e penali in modo
analogo ai soggetti in regime, che – in assenza di interlocuzioni costanti con
il Fisco – opererà in caso di differenti vedute sulla fattispecie comunicata tra
Agenzia delle entrate e contribuente.
Agenda
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Lunedì 28 Ottobre 2024 |
09:00
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Registrazione dei Partecipanti
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09:30
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Introduzione
- L’importanza di dotarsi di un efficace sistema per la gestione del rischio fiscale
- Benefici diretti e indiretti
Francesco Spurio, Senior Advisor - Tax Risk Management & Tax Compliance, Tax Bridge STP
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10:00
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Il TCF quale efficace sistema di gestione del rischio fiscale
- Il rischio fiscale e la sua gestione
- Implementazione di un TCF integrato nel sistema di controllo interno
- Gli effetti premiali dell’ammissione del regime sul piano sanzionatorio
- Le criticità della norma / decreti attuativi mancanti
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11:00
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11:15
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La riforma della cooperative compliance
- L’evoluzione della cooperative compliance nell’ordinamento nazionale
- Il potenziamento del regime alla luce del D. Lgs 221/2023 – codice di condotta – coinvolgimento delle regioni nei controlli – cambio di prospettiva
- Il nuovo rapporto tra Agenzia delle entrate e contribuenti ammessi – le opportunità per chi non ha i requisiti dimensionali
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12:15
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L’adozione del TCF opzionale
- Le novità del 2023
- I vantaggi in caso di adozione di un TCF volontario
- I requisiti minimi per il TCF opzionale
Francesco Spurio, Senior Advisor - Tax Risk Management & Tax Compliance, Tax Bridge STP
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13:00
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13:15
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14:30
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Tavola Rotonda
- Il ruolo del Tax Risk Manager
- L’interazione tra il TRM e gli altri organi aziendali
- L’esperienza di accesso nel regime Adempimento collaborativo
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15:30
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Download agenda
* il presente programma è provvisorio e suscettibile di variazioni
Speakers
Francesco Spurio
Senior Advisor - Tax Risk Management & Tax Compliance
Tax Bridge STP