L’ultima ricerca del CEB, società di consulenza americana, evidenzia come i capi azienda ritengano che le politiche di gestione del rischio siano un freno alla crescita ed alla generazione di profitti. Il 60% degli intervistati (corporate strategy officers) ritiene, infatti, il processo decisionale troppo lento, in particolare dovuto al focus troppo pressante sulla prevenzione dei rischi. Solo il 20% invece giudica la propria società “risk seeking”.
Gli intervistati inoltre ritengono che i Risk Manager e gli Auditors spendono più della metà del loro tempo sui rischi legali, di compliance e financial reporting, senza considerare che le perdite maggiori si hanno quando i rischi strategici sono mal gestiti.
- Come trovare il giusto equilibrio tra rischio e risultati aziendali?
- Quale approccio utilizzare per determinare un’adeguata strategia di risk management?
- Come rendere gli executive consapevoli dei rischi associati alle proprie scelte e diffondere conoscenze di RM
- Quale modello organizzativo adottare?
- Come integrare le attività di RM nel day by day management visto che il CRO non può essere presente in tutte le decisioni strategiche?
Riccardo Tiscini, Docente, Università LUISS Guido Carli, Professore Ordinario di Economia Aziendale, Universitas Mercatorum