Supply Chain & Procument è la unit che produce annual e corsi di formazione per 25.000 manager dell’area Acquisti, Supply Chain & Operations. Gli appuntamenti più attesi sono il CPO – Chief Procurement Officer – forum che riunisce il network dei Direttori Acquisti e il Connected Manufacturing, evento di riferimento per l’industria Manufacturing 4.0.
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Intelligenza artificiale, sintesi vocale, riconoscimento delle emozioni, capacità di composizione positronica di playlist in base al gusto di scelta dell’utente stesso, a volte anche senza che lui o lei lo sappia. Il futuro del business, in termini di user engagement e direct touch non sarà nel mondo on-screen, ma si sta orientando già ora verso un ascolto polifonico, multitasking e pluridimensionale che ci sta per trasportare tutti nella quinta dimensione dell’innovazione. «La voce umana», commenta divertito Francesco Tassi, giovane esploratore delle emozioni verbali in un mondo completamente digitale e attuale CEO di ForTune FM. La startup italiana che, anche grazie al percorso intrapreso con il programma di accelerazione di LVenture Group, si sta affermando come leader nostrano nel mercato dei podcast. Un ambiente nuovo che, secondo un recente rapporto dell’Interactive Advertising Bureau (IAB) e PwC, negli ultimi 12 mesi ha aumentato il proprio volume d’affari a livello globale del 53% e che abbiamo voluto conoscere meglio attraverso le parole di un innovativo startupper italiano che sarà anche uno degli speaker di SMXL – Milan all’interno di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications, l’evento previsto a Milano dal 4 al 7 novembre 2019 e organizzato da Business International (divisione di Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano) per parlare di intelligenza artificiale e delle sue applicazioni per il mondo dell’impresa.
Secondo il recente studio “Winning With AI: Pioneers Combine Strategy, Organizational Behavior, and Technology” di MIT SMR, realizzato in collaborazione con BCG GAMMA e BCG Henderson Institute, a livello globale solo 2 aziende su 5 attualmente riscontrano benefici oggettivi dall’adozione dell’intelligenza artificiale. Un dato interessante, questo, considerata la grande attenzione che in questo momento si sta dando all’argomento, che sottolinea anche come questa innovazione tecnologica, in realtà, spaventi ancora molto, aziende e manager, nella sua applicazione al mondo del business.
Un timore che, però, può essere superato grazie all’esempio di giovani eccellenze virtuose come Studiomapp che proprio recentemente è stata indicata dal report “Digital with Purpose”, realizzato da Global Enabling Sustainability Initiative (GeSI) come l’unica startup italiana a contribuire attivamente al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) proposti dall’ONU per il 2030. La startup sostenibile, innovativa e dal Dna tutto italiano, che monitora i cambiamenti climatici e le catastrofi naturali grazie all’analisi dei dati raccolti attraverso le immagini satellitari, infatti, dopo aver fatto parte del Programma Accelerator di EIT Climate-KIC, oggi ha sede a Ravenna e Roma e rappresenta un mix di elaborazione statistica dei dati, geo-intelligence, riconoscimento delle immagini e algoritmi di intelligenza artificiale che nasconde una storia di successi internazionali e grandi partnership territoriali per migliorare la qualità della vita delle persone. Un modello da seguire di cui abbiamo voluto sapere di più incontrando Leonardo Dal Zovo, co-founder e Chief Technology Officer della giovane azienda, anche in vista del primo appuntamento italiano del Marketing Analytics Summit che si svolgerà il prossimo 5 novembre all’interno della seconda edizione di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications, la kermesse dedicata proprio alla promozione di una nuova cultura nell’adozione dell’intelligenza artificiale da parte dell’industria italiana, e non solo, organizzata da Business International (divisione Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano).
L’industria italiana è in fermento. L’innovazione, la trasformazione digitale, la fabbrica intelligente, e tutte le nuove tecnologie in sviluppo e in sperimentazione, offrono oggi una fotografia chiara del fatto che anche nel nostro Paese, con un po’ di fatica e di ritardo, le cose si stanno muovendo. Ci sono esempi eccellenti e opportunità da non perdere, sia in termini di partnership, sia in termini proprio di filiera produttiva da reinventare e ristrutturare.
La condivisione dei dati, la collaborazione tra Pmi e grandi aziende e la strategia di una visione futuristica nella quale, nonostante l’avvento del digitale, l’uomo rimarrà al centro di processi e investimenti, sono argomenti cruciali su cui confrontarsi per poter guardare con favore a una reale crescita del sistema Paese. Tutti temi di grande attualità, questi, di cui, a margine dell’edizione 2019 del Connected Manufacturing Summit, organizzato da Business International (divisione di Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano) anche in vista del prossimo imminente appuntamento di AIXA – Artificial Intelligence, Expo of Applications (prevista al MiCo – Milano Congressi dal 4 al 7 novembre 2019), abbiamo voluto parlare con Alessandro Di Pietro, Global Technology Platform Leader – Director di Johnson & Johnson, che ci ha spiegato quali dovrebbero essere i pilastri fondamentali di una buona strategia di trasformazione digitale a partire dall’esperienza di una grande azienda globale che ha come obiettivo principale di qualunque sua attività il miglioramento della qualità della vita dell’uomo.