Marketing & Innovation

Gli eventi dell’area Marketing & Innovation sono rivolti ad una community di oltre 25.000 marketing & sales manager che hanno l’opportunità di aggiornarsi professionalmente e confrontarsi in expo internazionali, annual conferences, corsi di formazione e eventi ad hoc. Gli eventi flagship dell’area sono 4 tra i più importanti appuntamenti di marketing a livello mondiale: SMXL Milan, Social Media Week, Marketing Evolution Experience e InTAIL.

TAG: Online Marketing, Customer Experience, Mobile Marketing, Search Marketing & Seo, Social Media, Sales Performance Strategies, E-Commerce, Direct Marketing.


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eventi realizzati
CMO Summit 2025 Milano, dal 19 giugno 2025 al 20 giugno 2025 Allianz MiCo -155 giorni all'evento save the date
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eventi futuri
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Aspetti Legali del Settore ICT Milano, 24 gennaio 2013
Media Relations Roma, dal 3 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013
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News & Media

DALL'AI ALL'ENERGY NETWORKING, ECCO I 5 TECH TREND PER LE IMPRESE NEL 2025

Il panorama tecnologico che si prospetterà nei prossimi 12 mesi sarà sempre più complesso e dinamico. Se da una parte l'incertezza economica e i rapidi cambiamenti nei comportamenti dei consumatori stanno creando un contesto sempre più sfidante per le aziende, dall’altra l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo di fare business. In questo scenario diventa dunque fondamentale anticipare i trend e identificare le tecnologie che avranno un impatto nel lungo periodo, per fare in modo che le sfide si trasformino in opportunità.

Un obiettivo, questo, che deve essere al centro della mission di ogni executive, al fine di poter impostare strategie di business in grado di generare un reale valore aggiunto competitivo per la propria realtà imprenditoriale, tanto sui mercati, quanto all’interno dei contesti economici in cui operano. Un tema su cui si concentrerà anche la prossima edizione primaverile del Business Leaders Summit, prevista a Milano il 19 e 20 giugno 2025, e che abbiamo voluto approfondire meglio in questo articolo attraverso i risultati di un recente studio realizzato da Cisco.

“Il 2025 segnerà la conclusione del primo quarto di secolo e rappresenterà un punto di svolta nel percorso tecnologico per ridefinire l'ambiente tecnologico aziendale attraverso la convergenza di AI, cybersecurity, governance dei dati e sostenibilità. Affrontare queste tendenze con una visione strategica e pragmatismo permetterà alle aziende di superare le sfide e cogliere nuove opportunità di crescita ed eccellenza”, ha commentato Liz Centoni, Vicepresidenta Ejecutiva y Directora de Experiencia del Cliente di Cisco. Una visione che la realtà, leader nel settore IT a livello globale, ha declinato in cinque fondamentali asset di tendenza su cui porre una particolare attenzione nei prossimi mesi da parte di tutte quelle aziende che vogliono davvero abbracciare questo futuro in costante evoluzione.

 

IA AGENZIALE: LA NUOVA FRONTIERA DELLA PERSONALIZZAZIONE E DELL'EFFICIENZA

Nel 2025, l’intelligenza artificiale non sarà più solo uno strumento, bensì un vero e proprio collaboratore. In questo senso, gli esperti di Cisco fanno notare che, in particolare, bisognerà iniziare a interpretarla non più solo come uno strumento a se stante, ma come una cosiddetta IA agenziale. Un’identificazione che si distingue per la capacità di apprendere dell’AI in modo continuo dai dati dell'utente, integrando informazioni contestuali come lo storico dell’account, l’ambiente di rete, modelli comportamentali e preferenze degli utenti. Ciò le permette di prendere decisioni autonome. A differenza degli approcci attuali, che richiedono istruzioni specifiche, l'IA agenziale opererà in modo proattivo. Pensiamo, ad esempio, a un servizio clienti IA che sappia anticipare le richieste degli utenti o a un’IA per la gestione di rete capace di risolvere autonomamente i problemi, assicurando continuità del servizio, o ancora ad agenti IA che collaborino tra loro per automatizzare funzioni avanzate, come la gestione della supply chain, coordinandosi per prevedere la domanda, ottimizzare le scorte, coordinare le consegne e persino negoziare con i fornitori.

 

ROBOT UMANOIDI LAVORERANNO INSIEME AGLI UMANI

Lo abbiamo visto anche dal vivo al METS – Milano Emerging Technologies Summit dello scorso 11 e 12 novembre a Milano, i Robot umanoidi potenziati dall’IA sono già entrati a far parte della forza lavoro delle imprese e, secondo probabilmente già nel 2025 la loro adozione diventerà massiva. Le aziende dovranno, quindi, ripensare completamente le dinamiche nei luoghi di lavoro, e le tecnologie che le alimentano. Sarà necessario garantire una connessione di rete adeguata per supportare le operazioni complesse dei robot basate sull’elaborazione e analisi dei dati in tempo reale.  Allo stesso modo, sarà fondamentale garantire sicurezza non solo dei dati elaborati dai robot umanoidi (e dalle persone), ma anche dei robot stessi, proteggendoli da attacchi informatici e manipolazioni pericolose al loro software e ai loro comandi.  Il tutto mantenendo la trasparenza necessaria in un ambiente di lavoro ibrido in cui uomini e macchine perseguono insieme obiettivi comuni.

 

CYBERSECURITY: NUOVE MINACCE E SFIDE NELL'ERA DELL'IA E DEL QUANTUM COMPUTING

La diffusione dell'IA porterà a nuove sfide per la cybersecurity. Nel 2025, secondo gli analisti del Tech Giant statunitense, le aziende dovranno rafforzare le proprie misure di sicurezza per far fronte a minacce completamente nuove, come ad esempio gli attacchi di tipo prompt injection, in cui input dannosi vengono camuffati da messaggi apparentemente legittimi e introdotti nei sistemi di intelligenza artificiale generativa. Anche gli avanzamenti nell’ambito del quantum computing metteranno in discussione i metodi tradizionali di crittografia. Allo stesso tempo, l'espansione degli ecosistemi e delle piattaforme digitali renderà il panorama ancora più complesso: le connessioni si moltiplicheranno e, con esse, crescerà anche la sofisticazione degli attacchi. Nei prossimi mesi, quindi, il rischio di attacchi di social engineering e alle supply chain è destinato ad aumentare ulteriormente. Vedremo dunque le aziende integrare l'intelligenza artificiale per ampliare le capacità umane e rendere la rete il pilastro centrale della difesa e dell'applicazione delle policy.

 

AI E AUTOMAZIONE: LA CHIAVE PER RETI PIÙ EFFICIENTI E AFFIDABILI

Oltre il 40% delle interruzioni di rete è causato da configurazioni sbagliate, che potrebbero costare alle aziende fino al 9% del fatturato annuale. Strumenti intelligenti e automatizzati basati sull’IA rivoluzioneranno le modalità di gestione della rete, imparando e riducendo al minimo gli errori, assicurando così un’attività di rete continua. Le interconnessioni necessarie alla crescita e all’internazionalizzazione dell’impresa, infatti, baseranno sempre di più la propria strategia sulla creazione di infrastrutture solide e flessibili al tempo stesso, in grado di offrire l’esperienza utente migliore e al contempo una capacità di elaborazione e gestione dei dati sempre più performante e in grado di offrire soluzioni e servizi di collaboration e cloud computing in real time. Poter garantire, infatti, una fluidità di lavoro in movimento e da remoto che sappia essere sicura, ma insieme anche funzionale sarà sempre più importante per rispondere alle nuove generazioni di professionisti. 

 

RETI ENERGETICHE, UN IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ

L'IA richiede un elevato consumo energetico, con un impatto significativo sulle emissioni di carbonio. Entro il 2025, secondo le stime di Cisco, l’energia annuale utilizzata dai data center per l’IA sarà paragonabile a quella consumata da un paese della grandezza dei Paesi Bassi. La sfida per le aziende sarà, quindi, quella di bilanciare crescita e sostenibilità in questa nuova era. Una delle innovazioni chiave sarà “l’energy networking”, che combina funzionalità SDN (software-defined networking) con sistemi di alimentazione elettrica composti da micro-griglie a corrente continua (DC) che offriranno maggiore visibilità sulle emissioni e una piattaforma basata sull’IA per ottimizzare l’uso, la distribuzione e lo stoccaggio dell’energia.

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IL PRIMO KEYNOTE SPEAKER UMANOIDE IN ITALIA ARRIVA AL METS – MILANO EMERGING TECHNOLOGIES SUMMIT

L’11 e il 12 novembre 2024, presso gli spazi di Monte Rosa 91 a Milano, sarà RoBee, il robot umanoide cognitivo e guidato dall’intelligenza artificiale creato da Oversonic Robotics, ad aprire la prima edizione di METS – Milano Emerging Technologies Summit. Un evento ideato da Fiera Milano, attraverso il lavoro della sua knowledge unit, Business International, a partire dall’esperienza accumulata fin dal 2018 con format di grande valore quali AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications e OnMetaverse. Due summit che negli ultimi anni hanno guidato la community dell’innovazione italiana in un percorso complesso e spesso difficile da interpretare, ma che, al netto delle sfide proposte, ha saputo regalare soprattutto grandi opportunità.

Da questa consapevolezza, quindi, nasce il progetto di un’iniziativa dedicata all’applicazione reale delle tecnologie emergenti per il business, che ha deciso di valorizzarle, con uno sguardo sempre rivolto alle lessons learned acquisite, all’attualità e a quel presente esteso che chiamiamo futuro. Un mix di fattori straordinari che hanno portato anche al coinvolgimento di content partner d’eccellenza, come Microsoft Italia, istituzioni nazionali e internazionali, come la Commissione Europea, il MADE Competence Center, l’ITI - Information Technology Industry Council, il Politecnico di Milano, l’Istituto Italiano di Tecnologia, e la Fondazione Bruno Kessler, oltre che di associazioni di categoria come Assintel, AIdAM – Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, Anitec-Assinform e AssoSoftware, oltre che al supporto di realtà come McKinsey & Company che realizzerà una sessione dedicata al mondo del marketing.

 

Da sempre Fiera Milano crede nell’innovazione e nella sua promozione – ha commentato Roberto Foresti, Vice Direttore Generale di Fiera Milano. La presenza di un umanoide come RoBee ad aprire il nostro nuovo progetto dedicato alle applicazioni di tecnologie emergenti per il business non è altro che l’espressione concreta della nostra mission. Sempre di più oggi il mondo dell’impresa è influenzato e permeato da intelligenza artificiale, realtà immersive e robotica applicata. È ormai evidente, quindi, che prima impareremo a interagire in maniera competente e consapevole con questi fattori di sviluppo e prima potremo davvero accelerare la crescita della nostra economia, tanto come sistema industriale, quanto come sistema Paese, riuscendo a mantenere quella qualità e competitività produttiva che i mercati ci riconoscono”.

 

PAROLA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La prima edizione del METS – Milano Emerging Technologies Summit, sarà dunque una mescolanza di interazioni tra uomo e macchina, passato e presente, storia e innovazione. Fin dal suo incipit, il nuovo progetto di Fiera Milano dedicato al mondo delle emerging technologies offrirà una fotografia di come la collaborazione e l’integrazione di queste due anime, oggi imprescindibili per lo sviluppo del business, in generale, e delle aziende, in particolare, sia essenziale per poter guardare al futuro. Basti pensare che, a livello globale, secondo una recente ricerca di Interact Analysis, il valore della robotica collaborativa, ovvero il segmento della robotica potenziata dall’intelligenza artificiale, nel 2023 ha superato un ammontare pari al miliardo di dollari e nel 2024 è previsto un ulteriore incremento di oltre il 22% e, all’interno di questo scenario, il mercato italiano è il sesto su scala mondiale e secondo in Europa.

 

Ed è proprio in questo contesto che si inserirà l’intervento di apertura tenuto da RoBee, il robot umanoide cognitivo creato da Oversonic, che attualmente rappresenta uno degli esempi più performanti e interessanti legati al potenziale della robotica collaborativa di matrice italiana in ambito industriale. Il progetto robotico, realizzato dalla software company brianzola, nata nel 2020 (Top Linkedin Startup 2024), grazie all’integrazione dell’AI, è in grado di riconoscere i processi e l’ambiente circostante e interpretarli.

Al METS – Milano Emerging Technologies Summit, RoBee mostrerà una reale interazione con il pubblico dal palco e, provando addirittura a ispirare i professionisti presenti in sala, portandoli in un percorso che, dalla sua genesi ai giorni nostri, racconterà la storia dell’innovazione, consentendo alla tecnologia di raccontare e spiegare se stessa agli essere umani, creando così un concreto ponte di dialogo tra i due mondi. RoBee, infatti, è una macchina dotata di intelligenza artificiale, che trasferisce le proprie capacità cognitive nell’ambiente reale attraverso una struttura corporea che replica esteticamente e meccanicamente quella del corpo umano: alto fino a 185 cm, di peso fino a 120 kg, a seconda della configurazione di utilizzo, è attrezzato di 40 giunti mobili, che gli consentono la mobilità degli arti e di dispositivi di presa intercambiabili (end effectors), che gli consentono di eseguire in maniera efficace diversi task, funzionali ad attività relazionali (quindi per semplici gesti come indicare o contare) o alla manipolazione di oggetti. L’interazione con lo spazio circostante avviene attraverso complessi algoritmi attivati da un set completo di sensori che, tramite computer vision, gli consentono di riconoscere oggetti e persone, muoversi agevolmente e in sicurezza in spazi condivisi con il pubblico e selezionare in ogni occasione il comportamento più adeguato. È in grado di dialogare tramite voicebot, che implementa competenze di linguaggio sviluppate attraverso piattaforma Open AI.

 

Presentare RoBee al METS – Milano Emerging Technologies Summit, è per noi un’importante occasione per condividere la nostra visione su come l’integrazione della robotica umanoide possa trasformare in modo positivo vari settori industriali”, ha affermato Paolo Denti, CEO di Oversonic. “Crediamo che RoBee possa non solo potenziare i processi produttivi ma anche creare nuove opportunità per una gestione più sostenibile e collaborativa delle risorse tecnologiche. Partecipare a questo evento ci permette di avvicinarci a partner e investitori con cui condividere un impegno verso un futuro dove innovazione e accessibilità tecnologica sono alla portata di tutti. Inoltre, essere presenti e potersi confrontare con i decision maker di settore è fondamentale per poter aumentare la consapevolezza del mercato nei confronti di una tecnologia dalle enormi potenzialità per il futuro del mondo del lavoro come la robotica collaborativa”.

 

PAROLA AGLI ESPERTI

Nella meccanica di interazione uomo-macchina, però, in questa occasione, l’intervento di Robee sarà seguito anche dalle parole di esperti, accademici, manager e imprenditori del mondo dell’innovazione e non solo. Così, tra i relatori che in questa prima edizione di METS – Milano Emerging Technologies Summit porteranno la propria esperienza per animare le conversazioni sul futuro delle tecnologie emergenti applicate al mondo del business ci saranno anche opinion leader come Brando Benifei, Eurodeputato, co-Relatore del Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), Luca Berdondini, Coordinatore dell’unità Microtechnology for Neuroelectronics, Istituto Italiano di Tecnologia, co-fondatore, Corticale, Vittorio Calaprice, AI Focal Point, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Riccardo Di Stefano, Presidente Giovani Imprenditori, Confindustria, Nicola Gatti, Professore Associato e Direttore dell'Osservatorio Artificial intelligence, Politecnico di Milano, Paola Generali, Presidente, Assintel, Mario Nobile, Direttore Generale, AgID, Calogero Oddo, Professore Associato di Bioingegneria e Coordinatore - Neuro-Robotic Touch Lab, Istituto di Biorobotica, Scuola Sant’Anna, Daniele Ottaviani, Responsabile Quantum Computing Lab, CINECA, Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Ditigal, Rai Cinema, e Presidente Unione Editori e Creators Digitali, Anica, Marco Sacco, Dirigente di Ricerca, responsabile sede secondaria, CNR-STIIMA a Lecco, e Vice-Presidente, EuroXR European Association for eXtended Reality, Paolo Traverso, Direttore Pianificazione Strategica, Fondazione Bruno Kessler e molti altri.

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AI, L’ITALIA TRA I PRIMI TRE PAESI CHE L’HA ADOTTATA, PRECEDUTA SOLO DA SPAGNA E SVIZZERA

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle imprese e si è affermata come una presenza stabile nel business delle stesse. Quasi tre quarti dei rispondenti italiani (76%) afferma di avere un’esperienza diretta con la nuova tecnologia. La maggior parte di loro utilizza l'AI prevalentemente nella vita privata (43%), o nel contesto lavorativo (12%), mentre il 20% la impiega in entrambi gli ambiti. Si evidenzia, quindi, un sostanziale ottimismo verso queste tecnologie.

È quanto emerge dalla prima edizione dello studio “EY Italy AI Barometer” realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti di imprese italiane in diversi settori, indagando aspettative e sfide future nei prossimi 12 mesi, nonché l’utilizzo attuale che viene fatto dell’intelligenza artificiale nel business. Un'indagine che abbiamo voluto approfondire in questo articolo, anche in vista della prima edizione di METS - Milano Emerging Technologies Summit, l'evento dedicato al mondo delle tecnologie emergenti applicate all'impresa contemporanea, orgnizzato da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano e previsto il prossimo 11 e 12 novembre 2024 presso gli spazi di Monte Rosa 91 a Milano.

 

L'ANALISI

"L’intelligenza artificiale - ha commentato Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia - si sta affermando come una delle principali priorità e l’Italia è tra i primi tre Paesi che l’hanno adottatata (77%), preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%). Investire oggi nell’intelligenza artificiale permette alle aziende di posizionarsi come leader in un contesto di mercato in costante evoluzione e sempre più competitivo. Un’azienda su tre, infatti, si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products”.

L’analisi evidenzia, quindi, come l’Italia sia avanti nell’implementazione dell’AI nei contesti lavorativi rispetto alla media europea (19%), con quasi un quarto dei rispondenti (24%) che afferma che l'AI sta già influenzando il loro lavoro e il 46% che prevede invece un incremento nei prossimi tre anni dell'impatto delle applicazioni AI nel business. Inoltre, il 24% dei rispondenti ritiene che l'intelligenza artificiale possa sostituire parti delle mansioni su larga scala e il 76% si aspetta che questa porti a una riduzione del numero di dipendenti man mano che il suo utilizzo si consolida.Il tema della formazione si conferma cruciale in questo campo e si evidenzia come le imprese possano fare di più per sostenere i propri lavoratori nell’implementazione dell’AI, adottando un ruolo attivo nella formazione e nell’aggiornamento professionale delle proprie persone: il 37% dei rispondenti, infatti, pensa che la propria azienda dovrebbe fornire maggiore formazione e il 32% ritiene di non avere abbastanza aiuto in questo senso. Solo il 16% dei rispondenti si ritiene soddisfatto della formazione che riceve sul posto di lavoro, inoltre, il 55% dei rispondenti si dedica all'autoformazione, sia privatamente (22%) che professionalmente (20%), entrambi il 13%, prediligendo per la maggior parte formazione dal vivo e workshop e corsi online.

 

UNA NUOVA PERCEZIONE DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI

Le trasformazioni derivanti dalle nuove tecnologie che stanno pervadendo sempre più il business delle imprese non vengono viste in modo negativo dalla maggior parte dei rispondenti: il 52% di questi, infatti, ritiene che la propria azienda abbia sufficienti conoscenze per implementare l’AI nel modo corretto. Guardando ai settori, questo trend si evidenzia in particolare nel settore energetico, dei servizi finanziari e nei media e telecomunicazioni. Al contrario, il 67% dei rispondenti appartenenti al settore pubblico pensa di non avere abbastanza conoscenze.

 

I BENEFICI PRODOTTI DALL'AI

Nonostante le numerose sfide, i benefici dell'adozione dell'AI sono già evidenti, soprattutto in termini di risparmi sui costi: in Italia, più della metà dei manager (58%) afferma che l'uso dell'AI ha permesso loro di risparmiare sui costi, aumentare i profitti o entrambi. Il 16%, al contrario, non ha riscontrato risparmi. Queste tecnologie in Italia impattano maggiormente il 69% di coloro che hanno ruoli manageriali, a differenza di chi ha un ruolo non manageriale (49%). Attualmente, secondo i rispondenti, in Italia l’intelligenza artificiale viene implementata all’interno delle aziende soprattutto per quanto riguarda le funzioni di marketing, cybersecurity e protezione dei dati e assistenza ai dipendenti.

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