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Infrastructure

Infrastructure è l’area che organizza conferenze, seminari, workshop e corsi in house sui temi più attuali nel settore delle Costruzioni, delle Infrastrutture e dei Trasporti. In calendario dai grandi appuntamenti come il global real estate o il forum Infrastrutture all’ampio programma di formazione su Appalti ed Edilizia. Key areas: Appalti e Subappalti, Contratti Pubblici, Costruzioni,DURC, Edilizia, Bandi e Gare d’Appalto, Green Building, Immobiliare, Infrastrutture, Contratti di Manutenzione, Project & Construction Management, Real Estate, Responsabilità Solidale, Trasporti, Sicurezza


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News & Media

RE Start, un convegno per sfruttare la ripartenza

Quali sono gli approcci capaci di creare valore in un contesto che torna finalmente a registrare un segno più? Questo il tema dell’incontro organizzato da Business International il prossimo 2 dicembre a Milano. Un momento di riflessione che ospiterà gli interventi di accreditati esperti e player del settore. Dei quali, nelle pagine a seguire, proponiamo alcune anticipazioni.

Sul settore immobiliare torna a spirare un vento di crescita: stando, infatti, ai dati diffusi dall’Istat, nel secondo trimestre dell’anno fa nuovamente capolino il segno più per le compravendite che, dopo il calo del 3,6% registrato nel primo trimestre, beneficiano ora di un’accelerazione del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E tornano a correre prepotentemente anche i mutui, che guadagnano oltre il 23%.

I segnali sono insomma confortanti. Anche perché un’ulteriore spinta per il settore potrebbe arrivare nei mesi a venire degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo: se, come pare, gli incentivi in questo ambito verranno confermati nella Legge di stabilità,si potrebbe confermare la performance positiva già fatta segnare in questo 2015,anno in cui - stima l’Ance - la spesa per questa voce ha rappresentato il 37% del complessivo valore degli investimenti in costruzioni.

Un contesto tanto dinamico, tuttavia,impone agli operatori una riflessione a tutto campo sulle strade di sviluppo chel’immobiliare italiano andrà a per correre nel prossimo futuro. Quali saranno,infatti, gli approcci capaci di creare valore? E proprio da questa domanda prende le mosse RE - Start Real Estate, evento organizzato da Business International il prossimo 2 dicembre a Milano con l’obiettivo di condividere con lucidità e concretezza i segnali di ripresa in atto nel mercato e le esperienze innovative per lo sviluppo di nuovo business.

Protagonisti del convegno saranno quindi i top manager dell’industria immobiliare e i big player del real estate in ambito pubblico, privato e corporate. A loro infatti sono destinati gli interventi dei relatori, che andranno a illustrare i principali cambiamenti in atto nel settore. Interventi di cui nelle prossime pagine proponiamo alcune significative anticipazioni.

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a cura di Manuela Falchero

 

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SALE DAL 10 % AL 20% L’ANTICIPO PER GLI APPALTI

Il Decreto Milleproroghe, che ha incassato ieri la fiducia in Parlamento, si arricchisce di un emendamento in favore delle aziende private: la quota dei pagamenti degli appalti, che l’Ente appaltante dovrà versare necessariamente in anticipo alle imprese, aumenta dal 10% al 20%.

La norma, contenuta in un emendamento al Decreto Legge del 31 dicembre 2014 n. 192, a firma dei relatori Maino Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi), è in questi giorni al vaglio dell'Aula della Camera dopo l'esame nelle Commissioni riunite: I Affari costituzionali e V Bilancio.

Scopo del provvedimento - la cui validità al momento è prevista fino a fine 2016 - è quello di venire incontro alle imprese, soprattutto costruttrici, a fronte dei problemi di liquidità cui andranno incontro in conseguenza dello split payment (in vigore dal 1° gennaio 2015).

Soddisfazione dall’ANCE, l’Associazione Nazionale delle Imprese Edili, che nei giorni scorsi aveva rimarcato la forte preoccupazione delle migliaia di imprese del settore, nei confronti del nuovo metodo di pagamento dell'Iva da parte della pubblica amministrazione – appunto lo split payment, introdotto con la legge di stabilità 2015 - che prevede che la Pa versi direttamente allo Stato e non più ai fornitori l'imposta sul valore aggiunto.

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Fmi: investire in infrastrutture - Visco: la Bce ha evitato il collasso

La crisi non è finita. Secondo il Fondo monetario internazionale servono più investimenti in infrastrutture pubbliche per favorire la ripresa perché diverse economie avanzate sono alle prese con bassa crescita e alta disoccupazione. Così gli ultimi dati sull'occupazione in Italia e in Europa. Per Visco "le misure eccezionali adottate a più riprese dalla Bce hanno sostenuto la liquidità dei mercati ed evitato un collasso del sistema del credito, a fronte di severi malfunzionamenti e distorsioni”

Nuovo report del Fondo monetario internazionale sulla situazione economica

''E' il momento giusto per spingere sulle infrastrutture: maggiori investimenti infrastrutturali spingono l'attività economica e creano lavoro''. Lo afferma il Fmi. Un aumento di 1 punto percentuale di Pil della spesa per gli investimenti aumenta i livelli di produzione dello 0,4% nello stesso anno e dell'1,5% in quattro anni. La spinta al Pil dagli investimenti compensa inoltre l'aumento del rapporto debito-Pil: la spesa in infrastrutture può ''pagarsi da sola se effettuata in modo corretto''.

“Diverse economie avanzate sono alle prese con bassa crescita e alta disoccupazione. Aumentare gli investimenti in infrastrutture pubbliche è una delle poche leve economiche che restano a sostegno della crescita'' afferma il Fmi, sottolineando che ''nei periodi di bassa crescita, un aumento della spesa per investimenti nelle infrastrutture può aumentare il livello della produzione dell'1,5% nello stesso anno e del 3% nel medio periodo. Nei periodi di elevata crescita l'effetto di lungo termine non è statisticamente significativo''.

''Uno shock da investimenti pubblici si traduce in una riduzione significativa nel medio termine del rapporto debito-Pil (fino a 9 punti percentuali dopo quattro anni) nei paesi in cui c'è un'elevata efficienza degli investimenti pubblici. Il rapporto debito-Pil tende ad aumentare nei paesi con bassa efficienza degli investimenti'' mette in evidenza il Fondo. ''Un aumento di un punto percentuale di Pil di spesa in investimenti riduce il rapporto debito-Pil nel breve termine (circa di 1,2 punti percentuali di Pil), ma l'effetto di medio termine è incerto e statisticamente non significativo''.

Il Fondo monetario evidenzia poi che la ripresa economica mondiale è debole e l’inflazione è bassa nell’area euro. ''Cinque anni dopo la crisi finanziaria, la ripresa globale continua ma resta debole. In diverse economie avanzate ci sono ancora sostanziali'' debolezze economiche ''e l'inflazione resta troppo bassa nell'area euro''. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nei capitoli analitici del World Economic Outlook.

Inoltre gli squilibri globali delle partite correnti sono diminuiti di un terzo rispetto al picco del 2006, facendo scendere i rischi sistemici per l'economia globale. Ma restano preoccupazioni'', spiega il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sottolineando che a far temere è la natura degli aggiustamenti, legata al calo della domanda e ai differenziali di crescita. Il tasso di cambio ha giocato un ruolo limitato nel calo degli squilibri, comportando alti costi economici e sociali. […]

Visco: la Bce ha evitato il collasso con la distorsione dei mercati
"Le misure eccezionali adottate a più riprese dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea hanno sostenuto la liquidità dei mercati ed evitato un collasso del sistema del credito, a fronte di severi malfunzionamenti e distorsioni che hanno caratterizzato i mercati finanziari e bancari; hanno disperso i timori di una dissoluzione dell'Unione monetaria". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla Conferenza interparlamentare sul fiscal compact. "Hanno evitato che la strategia complessiva di risposta alla crisi, necessariamente sviluppata su tempi lunghi, potesse essere compromessa, ma non la hanno resa meno necessaria".

Fonte: http://www.grr.rai.it

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