Gli eventi dell’area Finance & Administration (AFC) sono rivolti ad una community di oltre 40.000 manager che operano nella divisione AFC di multinazionali, grandi aziende e PMI italiane che hanno l’opportunità di aggiornarsi professionalmente e confrontarsi in expo internazionali, annual conferences, corsi di formazione ed eventi ad hoc.
Gli eventi flagship dell’area sono 3 tra i più importanti appuntamenti in Italia in ambito AFC: CFO summit, Finance Award e Re-Inventing Finance.
TAG: Amministrazione, Audit, Bilancio, Budget, Cash Flow, CFO, Contabilità, Controllo di Gestione, Corporate Governance, Fatturazione Elettronica, Finanza, Fiscale, IAS-IFRS, Recupero Crediti, Reporting, Tesoreria.
Con il 2025 ormai alle porte, molte aziende stanno pianificando il futuro e ridefinendo le proprie strategie. In questo scenario, la scelta della banca giusta diventa un passo fondamentale per garantire risorse adeguate e un supporto strategico a lungo termine. Una decisione importante che per un CFO può diventare l'ago della bilancia tra il successo e la sostenibilità del proprio business. Come è possibile, però, scegliere la banca giusta? Un quesito, questo, a cui abbiamo cercato di rispondere nel seguente articolo anche attraverso l'opinione di Valerio Vimercati, esperto di finanza e founder di Ratinglab, che ci ha spiegato come la fine dell’anno sia il momento ideale per le aziende di rivalutare i propri rapporti bancari e pianificare il futuro con maggiore consapevolezza. In questo contesto, la scelta della banca giusta non si limita all’offerta di credito, ma si traduce in una collaborazione strategica.
COME SCEGLIERE IL PARTNER FINANZIARIO GIUSTO
In un mercato sempre più dinamico e competitivo, infatti, la banca non è solo un fornitore di credito, ma un partner strategico. “Scegliere la banca giusta significa non solo guardare ai numeri, ma individuare un alleato che capisca davvero le dinamiche del tuo settore e possa offrire soluzioni su misura per far crescere il tuo business, - sottolinea Vimercati -. Per esempio, è fondamentale capire come la banca valuti il rischio e la sostenibilità finanziaria dell’azienda. Le metodologie adottate combinano analisi quantitative e qualitative, tra cui bilanci, dati della Centrale Rischi di Banca d’Italia e algoritmi specifici. Questi strumenti non solo misurano la solidità finanziaria e la gestione delle passività, ma considerano anche il comportamento dell’azienda sia verso la banca stessa (andamentale interno) sia verso il sistema bancario (andamentale esterno), offrendo così una visione completa della sua affidabilità".
Una decisione motivata da vari aspetti, dunque, che, secondo l'esperto, per raggiungere il suo scopo, può basare il proprio orientamento su sei pillar strategici:
Tutti spunti molto importanti su cui riflettere prima di scegliere e che sicuramente propongono anche una questione di fiducia tra l'azienda e l'istituto creditizio che, al netto dell'adozione di algoritmi di nuova generazione e di investimenti in digitalizzazione, può essere consolidata solo grazie alla capacità relazionale e professionale tra il manager e il consulente. Un elemento essenziale che rimette al centro la persona, la sua competenza analitica e soprattutto la sua intelligenza analitica ed emotiva.
Con la quinta edizione del Milan Fintech Summit – l’evento internazionale dedicato all’innovazione dei servizi bancari e finanziari, organizzato e promosso da Fintech District, la community internazionale di riferimento per l’ecosistema Fintech e Techfin in Italia, e Business International, la knowledge unit di Fiera Milano - Milano si conferma come punto di riferimento per l’innovazione a livello europeo e accende i riflettori sull’ecosistema fintech italiano con l’obiettivo di attrarre investimenti e talenti e creare occasioni di business networking.
L’8 e il 9 ottobre, infatti, il Milan Fintech Summit radunerà le eccellenze fintech internazionali, player finanziari, investitori, grandi aziende e PMI interessate alle soluzioni fintech per semplificare i processi di business, Istituzioni, Associazioni e HUB europei per una due giorni dedicata all’innovazione e agli ultimi trend del settore dei servizi finanziari.
Con oltre 15.000 società finanziarie, 2.800 startup basate in città e un ecosistema di Venture Capital in costante crescita, Milano rappresenta la “location” ideale per ospitare un evento di settore della portata del Fintech Summit. Guardando in maniera specifica al mondo fintech, Milano è la sede del 41% delle aziende fintech italiane, di cui 2 unicorni e fucina di veri e propri talenti. Inoltre, il 69% degli investimenti nel fintech italiano sono localizzati nella città meneghina.
Per fornire uno spaccato più approfondito sul settore, nel corso dell’evento verranno presentati i primi dati dell’edizione 2024 dell’ITALIAN FINTECH MAP, la “guida” realizzata da Fintech District e Politecnico di Milano, che offre una panoramica sulle aziende fintech attive in Italia e su quelle europee con matrice italiana.
Dopo l’edizione dello scorso ottobre, che ha visto coinvolti oltre 110 relatori italiani e internazionali e la partecipazione degli Unicorni internazionali e di oltre 1.300 persone (di cui il 63% C Level) provenienti da oltre 30 Paesi – l’edizione 2024 vuole confermare il ruolo centrale dell’evento nel portare avanti un dibattito costruttivo sui trend evolutivi del fintech.
“SMELLS LIKE FINTECH SPIRIT” è il claim scelto per l’edizione di quest’anno che, dopo il cinema nel 2022 e la letteratura internazionale nel 2023, trova nella musica la propria ispirazione e vede ogni sessione fare riferimento al titolo di un brano celebre. Speaker, partner e partecipanti stanno, inoltre, condividendo la propria canzone preferita per creare la playlist ufficiale del Milan Fintech Summit.
La musica, infatti, rispecchia la natura dinamica, innovativa e dirompente delle fintech, le cui soluzioni, indipendentemente dal settore, se integrate possono contribuire a migliorare il business e offrire ai clienti un'esperienza all'avanguardia.
Non solo, il mondo finanziario e quello dell’industria musicale condividono anche un percorso che li accomuna: se negli anni '80 si camminava per strada con un grande stereo sulla spalla, per poi passare al walkman e negli anni 2000 ai lettori mp3, oggi abbiamo tutta la musica che vogliamo, e podcast di ogni genere, direttamente sul nostro cellulare attraverso un'app. Lo stesso accade nel mondo bancario, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti: siamo passati dai contanti ai pagamenti p2p o istantanei sulle app bancarie.
LA SCALETTA DEL MILAN FINTECH SUMMIT
L’edizione 2024 del Milan Fintech Summit, come in un concerto, segue un’immaginaria scaletta che vede le sessioni dei due giorni rinominate sulla falsa riga di grandi successi musicali, attraverso i quali collegare le discussioni a temi culturali più ampi, rendendo i contenuti ancora più interessanti e coinvolgenti. Tra le “tracce” principali:
- Imagine: questa sessione esplorerà il futuro del fintech, concentrandosi su come i servizi potrebbero evolversi e sul loro ruolo nel promuovere obiettivi sociali e ambientali. Un momento essenziale per comprendere la traiettoria del fintech e il suo impatto a livello settoriale.
- One: dedicata alla finanza incorporata, questa sessione discuterà l'integrazione di servizi come pagamenti, prestiti e assicurazioni su piattaforme di orchestrazione. Sottolinea l'importanza di creare un'esperienza cliente senza soluzione di continuità attraverso la tecnologia.
- Bridge Over Troubled Water: questa parte sarà dedicata al tema della diversità e dell'inclusione, concentrandosi sulle sfide affrontate dalle donne nel settore fintech, in particolare quelle provenienti da regioni sub-bancarizzate, ed esplora i modi attraverso i quali attrarre e sostenere i talenti femminili.
- What a wonderful world: si analizzerà come i mercati emergenti possano trarre vantaggio dalle esperienze degli ecosistemi fintech consolidati e viceversa, sottolineando l'internazionalizzazione e il valore di prospettive diverse.
- AI Will Always Love You: uno sguardo all'Intelligenza Artificiale, all'IA generativa e al Machine Learning nel fintech. Si parlerà dei potenziali benefici, delle applicazioni e dei rischi dell'IA e di come può trasformare il mondo della finanza.
Inoltre, come nelle passate edizioni, anche il networking sarà parte integrante del Milan Fintech Summit 2024, con numerose opportunità pensate per creare connessioni tra i partecipanti. Nei due giorni dell’evento, l’area espositiva sarà sempre aperta per dare la possibilità a tutti i partecipanti di incontrare gli sponsor, creare delle opportunità di confronto, entrare in contatto con i colleghi, scambiare idee ed esplorare potenziali collaborazioni. Per facilitare gli incontri e gli scambi, sarà disponibile anche l'applicazione ufficiale che verrà rilasciata a breve.
LE STAR SUL PALCO DEL MILAN FINTECH SUMMIT
Anche quest’anno, il Milan Fintech Summit vedrà alternarsi speaker di rilievo internazionale e i CEO/C Level delle più importanti aziende del settore, tra cui: Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale di Banca d’Italia; Anna Lambiase, Chairwoman di CDP Venture Capital; Mathias Wikström, CEO of Doconomy; Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick; Enrico Mattiazzi, CEO & Founder di Fiscozen; Alberta Pelino, President Young Ambassadors society e Founder Fibi; Stefania Di Bartolomeo, CEO Physis Investments; Silvia Attanasio, Head of Innovation ABI; Stefano Quintarelli, Founder di Rialto VC e Bianca Bonetti, Associate - Network & Engagement di Gyrus Capital.
E, per la prima volta in Italia: Nicolas Benady, CEO SWAN; Carsten Höltkemeyer, CEO Solaris; Deniz Guven, Board Member Wamo e former founder e CEO di Mox; Meirav Harel, Israeli Ambassador European Women in Payments Network (EWPN) e lecturer of the Full Blockchain & Fintech Course Reichman University.
Inoltre, Amanda Estiverne-Colas, Founder/Fractional CFO AGE Advisors and Global Mentor Women in Payments, intervisterà tre figure di spicco del mondo fintech: Francesca Carlesi, CEO di Revolut UK, la neobank in continua crescita che oggi vale 45 miliardi ed è diventata la seconda banca britannica per capitalizzazione; Kos Stiskin, cofondatore e Vicepresidente di Finom, società che si è recentemente assicurata 54 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B; Miguel Amaro, CEO e co-fondatore di Coverflex, azienda che ha chiuso il più grande round di pre-seed in Portogallo.
Anche i regolatori avranno uno spazio in agenda all’interno della sessione organizzata da Refink sul tema MiCAr, che vedrà la presenza di Banca d’Italia, BaFin, Bundesbank, FMA Liechtenstein, National Bank of Romania, Norges Bank e Danish Financial Supervisory Authority.
Inoltre, il Milan Fintech Summit ospiterà la finale italiana di Mastercard For Fintechs, programma e competizione europea lanciata dall’azienda per sostenere le fintech nel loro percorso di crescita attraverso un accesso privilegiato a sessioni educational e una serie di eventi. Durante la giornata inaugurale dell’8 ottobre, le 10 migliori fintech finaliste della competizione nazionale si sfideranno per ottenere i due pass che garantiranno loro l’accesso all’evento finale di Parigi, durante il quale verrà decretato il vincitore assoluto del contest. In palio un premio di 50.000 euro in supporto marketing.
NON SOLO MILANO CON L’“OUT OF SUMMIT”
Come l’anno scorso, il Milan Fintech Summit oltrepassa i tradizionali confini della manifestazione. Dopo le tappe del Roadshow di avvicinamento alla data di Milano che si sono svolte a Roma e Reggio-Emilia, il 5 ottobre a Biella si terrà una sessione dell’Out of Summit, all’interno dell’evento BiDigital, dedicato al digitale a all’innovazione con un focus sul territorio del Piemonte. Organizzato da Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella, e BTREES, agenzia di comunicazione digitale, l’appuntamento vedrà coinvolti oltre 50 speaker con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impatto positivo per tutti i partecipanti attraverso le lenti tematiche dell’innovazione, dell’imprenditorialità, della comunicazione, dell’impatto sociale e ambientale. Partner della manifestazione a oggi sono Blank, Chainalysis, Coverflex, Consulens, DGI – Digital Gold Institute, Earnext, Fabrick, Finance Malta, Genio Diligence, Illumyfi, Integrity 360, Lexia Avvocati, Mastercard, Mia Fintech, Pausepay, Quarkpay, Refink, Sella, Swan, Terrapay, Treezor, Trustfull, Visa, Wallife. Gli International Promotional Partner che porteranno il mondo a Milano sono Camera Di Commercio Di Spagna In Italia (Camcoes), Ewpn, Fintech Belgium, Fintech Bulgaria, Fintech Hub Lt, Fintech Latvia, Fintech Poland, Hub Brussels.
Il 24 maggio 2024, il Consiglio della Commissione Europea ha adottato formalmente la direttiva relativa alla Corporate Sustainability Due Diligence. Questa è stata l'ultima fase del processo decisionale in merito a una regolamentazione attesa da tempo e utile a portare sempre di più le aziende di ogni dimensione a guardare verso quel valore, ormai imprescindibile, che è la sostenibilità.
Un aggiornamento su cui le aziende dovranno porre grande attenzione, in termini di adempimenti e adeguamenti, e che abbiamo voluto comprendere meglio in questo articolo, anche in vista della prossima edizione autunnale del Business Leaders Summit - l'evento deducato al mondo dei C-level dell'impresa contemporanea e organizzato da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, che si terrà presso lo Spazio FIELD di Palazzo Brancaccio a Roma, il prossimo 26 e 27 novembre 2024.
LA DIRETTIVA EUROPEA
La direttiva adottata, quindi, introduce obblighi per le grandi imprese in merito agli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sulla protezione dell'ambiente. Il nuovo impianto regolatorio stabilisce, inoltre, le responsabilità connesse a tali obblighi. Le norme, infatti, riguardano non solo le operazioni delle società, ma anche le attività delle loro controllate e quelle dei loro partner commerciali lungo la supply chain e in relazione alle attività delle singole società che vanno a comporrela catena del valore dell'intera filiera di riferimento. Le grandi imprese devono, così, assumersi le proprie responsabilità nella transizione verso un'economia più verde e una maggiore giustizia sociale, ma anche nei confronti del trasferimento di una migliore education dei fornitori e una maggiore attenzione a valori di grande rilevanza per i mercati.
"La direttiva sulla due diligence delle imprese nei confronti della sostenibilità offrirà in questo modo la possibilità di sanzionare gli attori che violano i loro obblighi. Si tratta di un passo concreto e significativo verso un futuro migliore in cui vivere per tutti", ha commentato Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro belga e ministro dell'Economia e dell'Occupazione Ambito di applicazione, attività e responsabilità civile.
COSA CAMBIA PER LE IMPRESE
La direttiva riguarderà le imprese con più di 1 000 dipendenti con un fatturato superiore a 450 milioni di euro e le loro attività che vanno dalla produzione a monte di beni o la fornitura di servizi, alla distribuzione, al trasporto o allo stoccaggio a valle dei prodotti. Le imprese interessate dalla legislazione adottata oggi dovranno adottare e attuare un sistema basato sul rischio per monitorare, prevenire o porre rimedio ai danni relativi ai diritti umani o all'ambiente individuati dalla direttiva. Un impegno legislativo, questo, che impone alle aziende di garantire che i diritti umani e gli obblighi ambientali siano rispettati lungo tutta la loro supply chain. Se viene individuata una violazione di tali obblighi, le società dovranno adottare le misure appropriate per prevenire, mitigare, porre fine o ridurre al minimo gli impatti negativi derivanti dalle proprie operazioni, da quelle delle loro controllate e da quelle dei loro partner commerciali nella loro catena di attività.
Le aziende possono essere ritenute responsabili per i danni causati e dovranno fornire un risarcimento completo. Le imprese interessate dalla direttiva dovranno, inoltre, adottare e attuare un piano di transizione climatica in linea con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
NEXT STEP DI ADEGUAMENTO
A seguito dell'approvazione dello scorso maggio da parte del Parlamento europeo, attraverso il voto del Consiglio, l'atto legislativo è stato adottato. Dopo essere stata firmata dal Presidente del Parlamento europeo e dal Presidente del Consiglio, la direttiva è stata poi pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed è entrata in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri disporranno, poi, di due anni per attuare i regolamenti e le procedure amministrative necessarie per conformarsi a questo testo giuridico. La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle imprese seguendo questo calendario: