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COME CONTENERE L'80% DEI COSTI DI PROCESSO ATTRAVERSO LA DIGITALIZZAZIONE NEL PROCUREMENT

a cura di Unite | 29/05/2023

Le aziende che controllano, ottimizzano e rendono standard i propri processi di acquisto possono risparmiare tra il 10 e il 25% dei costi su prodotti e servizi, e quelle che includono nella propria strategia di procurement anche la tail spend possono ottenere importanti vantaggi competitivi, riporta un recente studio di McKinsey.

Allora perché ancora oggi viene poco considerata la spesa per i materiali indiretti? Una domanda questa a cui, come Unite, abbiamo cercato di rispondere in questo articolo, anche in vista  della prossima edizione del CPO Summit, l’evento dedicato al mondo del Procurement, previsto il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, all’interno del Business Leaders Summit – la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business International  Fiera Milano

 

Unite | Mercateo part of Unite, piattaforma di e-procurement con un marketplace integrato dedicato al B2B, infatti, vuole arrivare al cuore della questione durante il CPO Summit 2023, promuovendo la cultura della digitalizzazione nel procurement come soluzione per fronteggiare l’attuale contesto VUCA e contenere i costi di processo che si nascondono nella tail spend.

Infatti, benché la spesa indiretta rappresenti solo il 20% della spesa totale aziendale, secondo il principio di Pareto incide allo stesso tempo per l’80% sui costi legati alle procedure di ordine, anche grazie alla frammentazione e al conseguente numero di fornitori molto elevato. 

L’acquisto frammentato di questi materiali è spesso legato al fenomeno del maverick buying e questo comporta una mancanza di dati strutturati che compromette la trasparenza dell’intero processo e limita la capacità di analizzare l’acquistato e individuare opportunità di risparmio. 

Allo stesso modo, anche i costi di gestione aumentano. Gli uffici contabili e amministrativi si trovano infatti ad avere a che fare con la necessità di aprire rapidamente nuove anagrafiche fornitori e a gestire fatture non standardizzate, il che comporta un carico di lavoro manuale particolarmente oneroso in termini di tempo e denaro. Il livello di complessità è inoltre destinato ad aumentare in base alla modalità con cui viene effettuato il pagamento, al livello di standardizzazione delle procedure e a molti altri costi di gestione nascosti in base alla tipologia e al settore aziendale.

Per tutti questi motivi, i vantaggi dati dalle nuove tecnologie sono tantissimi: primo fra tutti la conseguente ottimizzazione dei processi aiuta gli uffici acquisti a risparmiare sui costi. Inoltre, una gestione trasparente della spesa indiretta consente di identificare meglio le opportunità e perfezionare la strategia di spesa, avere flussi di lavoro semplificati, e una maggiore coerenza e compatibilità dei prodotti acquistati. Infine, una supply chain più vicina e affidabile permette di ottimizzare e automatizzare i processi migliorando l’efficienza generale della funzione acquisti e riducendo il tempo dedicato a compiti strettamente operativi.