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IL TAX CONTROL FRAMEWORK COME STRUMENTO DI GESTIONE DEL RISCHIO FISCALE: NUOVI OBIETTIVI PER LA GOVERNANCE

a cura di Studio Tributario Tognolo | 15/05/2023

Il nuovo Tax Control Framework (TCF) bloccherà l’irrogazione delle sanzioni di natura fiscale, anche senza l’adesione al Regime di Adempimento Collaborativo da parte dell’azienda.

 

Un tema, questo, che, come Studio Tributario Tognolo, abbiamo voluto approfondire meglio, in vista della prossima edizione del Global Risk Forum, l’evento dedicato al mondo del Risk Management che si terrà il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, nel corso del Business Leaders Summit – la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business InternationalFiera Milano.

 

LE PRINCIPALI NOVITÀ

Tra i numerosi temi affrontati dal Disegno di Legge di Delega Fiscale (DDL), approvato dal Governo e adesso in fase di discussione parlamentare, il potenziamento del TCF, rappresenta una novità di grande impatto.

Il TCF è uno strumento di governance del rischio fiscale strettamente connesso al business. Da sempre, le tematiche fiscali sono interconnesse e incidenti con numerosi livelli di operatività aziendale.

 

COSA CAMBIERÀ RISPETTO AL PASSATO

Sino alla venuta del DDL in analisi, l’implementazione di un Tax Control Framework rappresentava essenzialmente lo strumento di accesso al regime di Adempimento Collaborativo con l’Agenzia delle entrate (di cui al D.Lgs. 128/2015), riservato però a contribuenti di rilevanti dimensioni (la soglia di accesso al regime è attualmente fissata a 1 mld di euro). Una volta attuata la Delega, l’adozione di questo strumento garantirà la non applicazione delle sanzioni fiscali in caso di controllo, laddove sia presente:

  • l’adozione di un TCF certificato da un professionista esterno;
  • la preventiva comunicazione del possibile rischio fiscale intercettato dal TCF da parte del contribuente.

Una volta approvato il DDL, le nuove regole saranno operative con specifici provvedimenti entro i successivi 24 mesi.