di Matteo Castelnuovo | 12/10/2022
Si è aperta oggi NME, Next Mobility Exhibition, la manifestazione di Fiera Milano dedicata alla mobilità sostenibile delle persone che proseguirà fino al 14 ottobre. Il convegno inaugurale è stata un’occasione per presentare il nuovo studio del Politecnico di Milano Driver per una mobilità sostenibile e innovativa, che ha posto l’accento sulle opportunità che gli investimenti in nuovi mezzi e nella digitalizzazione – dai nuovi autobus ai veicoli a guida autonoma – porteranno al Trasporto Pubblico Locale.
L’obiettivo sfidante del Pnrr che è stato fatto proprio dagli operatori del settore è quello di ottenere il trasferimento del 10% degli spostamenti in auto verso sistemi di Trasporto Pubblico Locale urbano o extraurbano entro il 2026. In particolare, si è osservato come questa modalità di trasporto abbia oggi concrete possibilità di svilupparsi nelle grandi città come nei piccoli centri. Se da un lato crescono, infatti, gli investimenti pubblici in mezzi di ultima generazione, elettrici, a idrogeno o a gas, dall’altra si punta ad evolvere un nuovo senso civico, che spinga gli utenti a privilegiare il trasporto pubblico e a limitare l’uso dell’auto privata. Le città sono certamente le realtà maggiormente interessate dal fenomeno. Basti pensare che a Milano il trasporto pubblico copre il 48%, una quota superiore a quelle di Berlino e Madrid, inferiore solo a Londra e Parigi.
In Italia, però, si viaggia ancora su bus obsoleti: l’età media dei mezzi urbani è di circa 10 anni, quella dei mezzi extraurbani è di circa 12 anni. Si stimano circa 3000 unità euro II da sostituire entro il 1 gennaio 2023 e circa 8500 euro III da sostituire entro il 1 gennaio 2024. Le risorse non mancano: il Pnrr prevede investimenti di oltre 11 miliardi di Euro solo per quanto riguarda il trasporto urbano e finalmente, grazie al PSNMS (Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile), c’è una programmazione certa degli investimenti, che permette di dare maggiore sicurezza al mercato. Un segnale concreto è il ritorno alla produzione in Italia di grandi brand, che genera indotto e nuovi posti di lavoro. Le opportunità di un cambio di passo sono molte e non riguardano solo la decarbonizzazione. I mezzi nuovi sono infatti connessi a livello digitale e permettono uno scambio continuo di informazioni che migliora il servizio, consente un costante monitoraggio dell’esercizio evitando i ritardi e l’affollamento a bordo o in fermata e informa l’utente finale sui tempi di attesa o con comunicazioni personalizzate. È ciò che in sintesi viene chiamato MaaS (Mobility as a Service), un approccio che si sta delineando anche in Italia e che permetterà di rendere più efficiente e inclusivo il Trasporto Pubblico Locale.
Tutti temi, questi, che insieme ai prodotti e ai servizi del settore – grazie all’offerta di più di 110 aziende - diventeranno così protagonisti in fiera attraverso un racconto che sarà composto però solo dai momenti espositivi, ma anche da un palinsesto di più di 20 convegni in tre giorni, che faranno il punto sulla mobilità che evolve con le sue sfide e le sue opportunità.
Autobus elettrici a emissione zero, bus mild hybrid di ultima generazione, mezzi a metano e biogas, ma anche veicoli a idrogeno e navette a guida autonoma. C’è tutto questo e molto di più nell’offerta di NME, che porterà in fiera le proposte di grandi costruttori come Industria Italiana Autobus, Irizar e-mobility, Isuzu Bus Italia, Iveco Bus, Karsan, MAN Truck & Bus Italia, Otokar Europe, Rampini Carlo, Solaris Bus & Coach, Tecnobus, ZF Italia. La proposta delle case anticipa il futuro e racconta una mobilità collettiva che sta evolvendo in chiave sostenibile e si propone come alternativa importante e concreta al trasporto privato. In mostra ci saranno anteprime europee e nazionali di veicoli pronti per essere protagonisti della viabilità nel prossimo futuro, interessanti proposte a trazione alternativa in grado di raggiungere ragguardevoli traguardi di autonomia, ma non mancheranno i mezzi diesel di ultima generazione che consentono un abbattimento importante delle emissioni. Tra i mezzi presenti, ci saranno anche molti veicoli premiati per le loro performance sostenibili e per il contributo dato all’evoluzione del settore, veicoli in grado di garantire un abbattimento quasi assoluto delle emissioni di ossido di azoto e di particolato, che in più vantano una silenziosità notevole rispetto ai mezzi alimentati a gasolio. L’offerta di NME proporrà bus di ogni dimensione, tutte le soluzioni oggi possibili per districarsi tra le vie dei piccoli centri, ma anche raggiungere le città italiane ed europee attraverso coach ampi e comodi come aerei.
Presente anche una proposta di guida autonoma, grazie a una navetta bidirezionale da 8 posti a sedere e 14 in piedi più sedili reclinabili che si muove senza conducente. Non mancherà, inoltre, l’offerta di componentistica e accessori.
La transizione ecologica necessita di una riorganizzazione sul piano infrastrutturale e di approvvigionamento energetico. Per questo, grandi realtà a livello globale - Eni, A2A E-Mobility, ABB, FNM, SEA Aeroporti di Milano- hanno scelto Next Mobility Exhibition per presentare il proprio contributo alla evoluzione sostenibile della mobilità collettiva. In fiera ci sarà così spazio per il biocarburante che nasce dalla trasformazione di oli vegetali e biomasse di scarto in HVO (olio vegetale idrogenato), destinato ai bus già omologati, a quelli per cui non sono disponibili ancora alternative sostenibili mature e alla maggior parte dei veicoli Euro 5 e 6. Dai biocarburanti alla trazione elettrica. Il processo di elettrificazione passa attraverso soluzioni innovative: a NME non mancheranno le tecnologie per garantire l’alimentazione e la manutenzione dei veicoli elettrici, gestire le stazioni di ricarica, le infrastrutture elettriche in cabina e a deposito, ma ci saranno anche i software per il monitoraggio da remoto delle operazioni di ricarica per evitare picchi di consumo di energia.
La svolta green non si riguarda solo il trasporto pubblico locale, ma coinvolge anche le linee a lunga percorrenza e i viaggi turistici. Sotto la vela di Fiera Milano saranno presenti i tre principali operatori privati, Itabus, Flixbus e Marinobus, che racconteranno il loro impegno nel concretizzare la svolta sostenibile nelle loro flotte, sempre più caratterizzate da mezzi ecosostenibili e con alimentazioni alternative. La presenza in manifestazione dei tre player più importanti nel mercato italiano completa la filiera cui guarda NME e porta in fiera gli operatori di primo piano nella fruizione dei bus di ultima generazione. Queste realtà rappresentano un banco di prova fondamentale per i costruttori, grazie alla disponibilità a sperimentare che li caratterizza: è attraverso di loro, infatti, che la lunga percorrenza si arricchisce anche di mezzi elettrici o con pannelli solari e si afferma come avanguardia per il settore.
Interessante sarà la presenza di realtà che sviluppano soluzioni integrate per un trasporto pubblico efficiente e rispettoso dell’ambiente come piattaforme software, gestionali completamente digitalizzati pensati per le aziende di Trasporto Pubblico Locale, ma anche App per il carpooling e strumenti per l’utenza finale. Non mancheranno soluzioni software basate sui più recenti risultati della ricerca operativa per aiutare le aziende di trasporto pubblico locale, le compagnie aeree e ferroviarie ad ottimizzare la pianificazione e la gestione delle risorse. Ma ci saranno anche App che permettono agli utenti di conoscere le linee e gli orari di percorrenza dei mezzi di trasporto e consentono di calcolare il percorso per arrivare puntuali a destinazione e acquistare biglietti e abbonamenti. Altissima la tecnologia digitale a bordo di queste soluzioni, che va dalla intelligenza artificiale al machine learning per creare soluzioni data driven capaci di modificare gli esiti della ricerca grazie a potenti algoritmi di ottimizzazione.
Se si parla di spazi urbani e di centri storici, la mobilità sostenibile si declina, oggi sempre più, come micromobilità e sharing. Per questo in manifestazione non mancheranno soluzioni e proposte per rendere sempre più vivibili le città, con un’area test in cui sarà possibile provare monopattini e biciclette. La micromobilità urbana elettrica e lo sharing giocano, infatti, un ruolo chiave per creare uno spazio urbano più democratico e fatto a misura di cittadino, anziché a misura d’auto privata. Così in fiera, accanto al momento espositivo non mancheranno convegni che metteranno al centro il ruolo dello sharing come forza trainante l’innovazione: grazie ad esso è infatti possibile sperimentare veicoli di ultima generazione a trazione alternativa, ma anche muoversi liberamente con mezzi sempre più diffusi come i monopattini elettrici.