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Toscano: skill tecniche per i manager e networking di filiera sono la ricetta giusta per l'agroalimentare italiano

| 16/04/2019

Secondo una recente ricerca sviluppata da IRI per Fiera Milano Spa, in vista di TUTTOFOOD, la fiera dell’agroalimentare italiano in scena dal 6 al 9 maggio nella metropoli meneghina, gli italiani nel 2018 hanno acquistato meno prodotti confezionati di largo consumo (-0,6%), ma comunque hanno speso di più rispetto all’anno precedente per questa categoria merceologica (+0,7%). Un segnale, questo, che se da una parte vede una frenata del mercato, arrestatosi al +0.1%, dall’altra sottolinea come la tendenza dei consumatori, ormai, sia sempre più indirizzata verso la qualità e l’attenzione agli alimenti comprati e meno alle quantità di questi ultimi. Un dato rilevante che evidenzia come, oltre alla trasparenza e a una chiara comunicazione delle origini delle materie prime contenute nel cibo e nelle bevande scelte, i consumatori del Belpaese chiedano alle aziende del settore agroalimentare di dare sempre più valore alla qualità della propria produzione. Un tema di cui abbiamo voluto parlare con Giuseppe Toscano, direttore del master universitario in food management della LIUC-Università Cattaneo, anche in vista del suo prossimo intervento all’interno di uno degli eventi organizzati da Business International (divisione di Fiera Milano MediaGruppo Fiera Milano) presso Retail Plaza, l’area di TUTTOFOOD che sarà presente negli spazi del padiglione 3 del polo fieristico di Rho dal 6 al 9 maggio e dedicata ai retailer nazionali e internazionali per offrire loro l’opportunità di confrontarsi su vari argomenti di grande importanza per il mondo del Food&Beverage italiano.