| 18/03/2013
Secondo Idc il mercato dei big data in Italia registrerà un aumento del 20%
durante l'anno. E alcune aziende hanno già messo in campo progetti evoluti di
business analytics.
La Rai adopera un motore semantico in grado di abilitare una classificazione
multidimensionale degli oggetti ricercabili: è un passo necessario per andare
incontro alle abitudini degli spettatori impegnati a costruire un loro
palinsesto. E Riello utilizza una piattaforma di geo-business analytics capace
di associare coordinate geografiche ai dati attraverso mappe digitali per la
rappresentazione delle informazioni estratte dai software di customer
relationship management.
La sfida della complessità
Sono potenzialità ancora da esplorare. Gartner prevede che il 2013 sarà un anno
di adozione su ampia scala dei big data. Non soltanto nelle aziende. Il Cabinet
Office britannico stima una riduzione delle spese nella pubblica amministrazione
di 33 miliardi di sterline l'anno grazie all'incremento di performance ottenuto
attraverso piattaforme di big data. In Italia Anci e Forum Pa hanno firmato un
protocollo d'intesa per un Osservatorio nazionale sulle smart cities: le città
intelligenti saranno nodi nevralgici nella gestione dei big data e degli
strumenti di analytics. È anche una frontiera tecnologica nell'integrazione di
dati sul territorio. Che rivela orizzonti da studiare. Ad esempio, la
piattaforma di Trentino Open Living Data (Told) è una sperimentazione per
raccogliere informazioni in tempo reale da molteplici fonti.
Una cultura data driven
Ma la trasformazione in corso è ampia. Nelle organizzazioni sono in evoluzione
le modalità dei manager di prendere decisioni. "L'intuizione basata
sull'esperienza personale è insufficiente e sta avvenendo un cambio
generazionale", ricorda Vincenzo Aloisio, managing director Accenture Analytics
lead Igem (Italia, Grecia, Europa dell'Est, Medio Oriente). I big data rendono
accessibili informazioni senza precedenti per volume, velocità e diversità:
ampliano la gamma di ipotesi e scelte oltre i tradizionali limiti delle
conoscenze individuali.
Accelerano gli analytics
Scienza delle decisioni e big data: saranno aree di ricerca durante una
collaborazione di cinque anni tra il Massachusetts Institute of Technology (Mit)
e Accenture per sviluppare applicazioni di analytics. Secondo Gartner è un
settore che raggiungerà entro l'anno un fatturato di 13,8 miliardi di dollari.
Sono molteplici i progetti previsti dall'alleanza. Ad esempio, nella grande
distribuzione organizzata le discussioni nei social media su internet, come i
commenti nei social network e nelle community, contribuiscono a gestire in modo
più efficiente la domanda e il pricing sugli scaffali. In questo modo la voce
del pubblico online può essere ascoltata in profondità e quasi in tempo reale.
L'internet degli oggetti
Cisco stima che nel 2022 il business generato dalla galassia dell' "Internet of
everything" avrà un valore di 14mila miliardi di dollari. È un insieme di
tecnologie che comprende dispositivi mobili come smartphone, tablet, laptop,
gadget abilitati alla connessione a internet. E già nelle aziende si diffonde
l'abitudine al "Byod" (bring your own device): i dipendenti possono scegliere
cellulari e tavolette digitali adoperare nella loro attività professionale.
Superano i tradizionali confini degli uffici per accedere a tavoli di lavoro
condivisi attraverso piattaforme e applicazioni di cloud computing che
consentono la collaborazione online, anche mediante social network verticali per
il business. Che alimentano i big data.
Fonte: Il Sole24Ore - Articolo di Luca Dello Iacovo