| 25/11/2013
Le persone sono le risorse più importanti di un'organizzazione: in questo
articolo vediamo le metodologie e le regole pratiche per trarre il meglio da
collaboratori e dipendenti.
Investire nella motivazione di un gruppo di lavoro comporta innumerevoli
vantaggi: dopo aver analizzato le principali teorie economiche a riguardo
vediamo ora come adottare le più efficaci metodologie, affrontando la questione
con un approccio più pragmatico. Ogni manager di progetto, coordinatore, o
responsabile d’azienda lavora più o meno consapevolmente su almeno quattro
aspetti della sfera psicologica (personale e sociale) delle persone con cui
collabora:
Equità: il valore della percezione
Quel che possiamo sottolineare è la predominanza della percezione
sull’azione: conta non tanto l’azione in sé quanto la percezione che di questa
avrà la risorsa umana (collaboratore, dipendente, membro del team…). Ad esempio,
ogni gruppo è legato sempre da un sottile senso di equilibrio, che anima ogni
componente del team e regola le relazioni tra gli individui: ebbene, una
percezione di scarsa equità può provocare squilibri che possono influire
negativamente sugli standard lavorativi.
La percezione dell’equità è condizionata spesso da personali delusioni o
presunzioni (percezioni soggettive): anche dare un permesso premio ad una
persona oggettivamente meritevole può comportare una percezione di iniquità da
parte dei colleghi. Ciò che si deve sempre fare è porsi in modo costruttivo
verso chi vive questa situazione di disparità (leggi anche come incrementare il
rendimento delle risorse umane).
Le azioni che si possono mettere in campo sono di diversa natura: da un lato si
può rivalutare il sistema di comunicazione degli input (obiettivi, vincoli,
competenze…), dall’altro si può sviluppare un sistema per la valutazione e
condivisione dei risultati individuali e di gruppo. Un primo approccio ci è
suggerito dalla teoria del Goal Setting che si basa su un assioma (la
prestazione è causata dalla volontà di fornire la prestazione) sviluppato su
quatto punti:
Regole di Comunicazione
Questi aspetti ci portano ad analizzare un ulteriore fattore critico: la
comunicazione. Per mantenere un buon livello di performance da parte di
dipendenti e/o collaboratori, si deve cercare di instaurare, in primis, una
buona comunicazione, cercando, lo ripeto ancora una volta, di costruire un
rapporto sincero e leale. Per facilitare questo tipo di approccio si possono
tenere presente 5 regole:
Obiettivi
Un buon capo deve puntare alla crescita dei propri collaboratori aiutandoli a
sviluppare caratteristiche che fanno il paio con quanto scritto poco sopra: