di Matteo Castelnuovo | 25/07/2025
Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per la sicurezza informatica delle imprese a livello globale. Secondo recenti analisi, i costi legati al cybercrime supereranno i 10,5 trilioni di dollari, con un incremento degli attacchi informatici del +47% rispetto al 2024. Ogni organizzazione, in media, subirà quasi 2.000 attacchi a settimana, una pressione senza precedenti che richiede risposte strutturate e strategiche.
In questo contesto di crescente minaccia, entra in vigore la Direttiva europea NIS2, che gli Stati membri dell’Unione dovrebbero aver recepito ormai entro il 17 ottobre 2024. Questa normativa introduce nuovi e stringenti obblighi per migliaia di realtà pubbliche e private, imponendo l’adozione di misure tecniche e organizzative volte a gestire in modo strutturato i rischi informatici. Un punto chiave della direttiva è l’articolo 21, che definisce con precisione gli obblighi in materia di analisi, mitigazione e controllo dei rischi cyber, sancendo la necessità di un approccio sistematico e misurabile. Oltre alla conformità normativa, la sicurezza informatica diventa un vero asset strategico per garantire la continuità operativa, l’affidabilità e la competitività nel mercato.
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INFORMATICO: UN ASSET STRATEGICO IMPRESCINDIBILE
Oggi, l’analisi dei rischi informatici non è più solo una questione di compliance, ma rappresenta un elemento distintivo capace di determinare la capacità di un’azienda di operare in modo sicuro, innovare e mantenere la fiducia di clienti e partner. In questo senso, Francesco Pandiscia, CEO di Nexsys, evidenzia: “Molte aziende sottovalutano ancora l’importanza di un’analisi dei rischi approfondita. Invece, questo dovrebbe essere il primo passo fondamentale per costruire una strategia di cybersecurity efficace. Non importa la dimensione: ogni organizzazione è esposta a minacce, e solo una valutazione realistica permette di prendere decisioni informate, proteggere i dati e assicurare continuità”. Proseguendo nel suo ragionamento, poi, Pandiscia ha sottolineato anche come "spesso gli investimenti in soluzioni di sicurezza vengano fatti seguendo trend o raccomandazioni generiche, senza un’analisi specifica dei bisogni aziendali". Questa pratica. ovviamente, però, rischia di creare un falso senso di sicurezza, arrivando potenzialmente a far disperdere risorse preziose. “La sicurezza non si compra per moda, si costruisce su basi solide, partendo da un’attenta valutazione del rischio", conclude il manager.
I VANTAGGI CONCRETI DI UN'EFFICACE VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Le organizzazioni che adottano metodologie strutturate per la valutazione del rischio informatico riscontrano diversi vantaggi strategici:
COME IMPLEMENTARE UNA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INFORMATICO EFFICACE E CONFORME A NIS2
Per trasformare gli obblighi normativi in vantaggi concreti, è fondamentale affrontare la valutazione del rischio come un processo continuo e strategico, collegato agli obiettivi di business. In questo senso, i passi essenziali che un'azienda dovrebbe compiere per raggiungere il miglior risultato sono:
DALLA CONFORMITA' ALLA LEADERSHIP NEL MERCATO
La Direttiva NIS2 non è solo un obbligo normativo, ma una reale opportunità per ripensare la cybersecurity come leva strategica di business. Le aziende capaci di trasformare la compliance in valore competitivo saranno protagoniste della trasformazione digitale, con maggiore fiducia da clienti, partner e stakeholder. Oggi, la valutazione del rischio informatico rappresenta un investimento imprescindibile per:
In un mondo sempre più digitale e interconnesso, gestire i rischi in modo strutturato farà la differenza tra chi subisce l’innovazione e chi la guida.