di Alessandro Costantini, Partner Risk Consulting di EY Italia | 19/09/2024
La gestione del rischio è da sempre un pilastro fondamentale per le imprese che mirano a eccellere nell'ambito ESG (Environmental, Social, Governance), trasformando potenziali criticità in elementi di sviluppo per una crescita sostenibile. In un'era segnata da cambiamenti rapidi e incertezze geopolitiche, le aziende si trovano di fronte alla necessità di integrare pratiche di sostenibilità e responsabilità sociale nelle loro strategie di business.
L'Unione Europea, con il suo Green Deal, ha delineato una rotta chiara verso la transizione ecologica, imponendo alle aziende di aderire a standard di due diligence sostenibili, come stabilito dalla CSDDD, entro il 2026. Questo non è solo un requisito normativo, ma un invito a essere precursori di un cambiamento che si preannuncia inevitabile.
Guardando al di là dell'Atlantico, notiamo una diversità di approcci: negli Stati Uniti, ad esempio, la SEC impone standard di trasparenza, mentre la salute e i diritti dei lavoratori sono salvaguardati da organi come la CPSC e il DOL. Alcuni stati, come California e New York, si spingono oltre con legislazioni che enfatizzano la trasparenza della supply chain e l'attenzione al cambiamento climatico. Nell'arena internazionale, nazioni come Norvegia, Danimarca, Svezia, Canada e Nuova Zelanda si distinguono per politiche ESG proattive che vedono la sostenibilità come un valore aggiunto piuttosto che un semplice adempimento.
Un robusto sistema di gestione del rischio di terze parti (TPRM), integrato all'interno del più ampio framework di Governance, Risk e Compliance rappresenta un elemento imprescindibile per una gestione ottimizzata ed integrata dei rischi che deve mirare sempre di più ad influenzare ed estendersi all’intero ecosistema in ottica diffusa e cooperativa.
La gestione proattiva e preventiva del rischio non è solo una misura difensiva ma un'opportunità strategica per le aziende di anticipare i cambiamenti, adattarsi e innovare, accelerando l'integrazione della sostenibilità nel core business. In questo modo, la responsabilità d'impresa nell'era dell'ESG si trasforma da obbligo normativo a leva strategica per la costruzione di un futuro sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.