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“SONO DENTRO AL FUTURO?” LE GENER-AZIONI CHE NON POSSIAMO PIU' IGNORARE

a cura di Laura Cinelli – HR Consulting Manager Giunti Psychometrics | 28/05/2024

Generazioni diverse, motivazioni diverse, futuro lavorativo diverso. In un mondo che va veloce, anche le persone si muovono in fretta, soprattutto le nuove generazioni, abituate sin da bambini/e a dover rincorrere un mondo accelerato, scoperto e in evoluzione.

Un cambiamento epocale, questo, che abbiamo voluto approfondire in questo articolo, anche in vista della nuova edizione di HR Directors Summit, l'evento dedicato al mondo dei direttori del personale che si terrà il prossimo 11 e 12 giugno 2024 presso gli spazi dell'Allianz MiCo di Milano all'interno dell'edizione primaverile del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata ai migliori C-level dell'impresa contemporanea, organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano.

In questo turbine, le diverse generazioni si scontrano, si amano, si odiano e questo accade ancor di più quando l’incontro avviene in quelle micro-società che sono le aziende. Il confronto sul tema delle differenze generazionali è diventato sempre più rumoroso, perché per la prima volta si trovano a lavorare insieme ben quattro generazioni: Baby Boomer, Generazione X, Millennial e Generazione Z.

Le nostre ricerche ci dicono che i contesti organizzativi vedranno sempre di più coesistere al proprio interno persone di varia età, con abitudini, bisogni e schemi di pensiero molto differenti. Come emerge dai dati raccolti dalla somministrazione ad aziende di diverso settore del nostro questionario sulla motivazione lavorativa WOMI (Work and Organizational Motivation Inventory), ogni generazione è a sé: la generazione dei Baby Boomer privilegia la stabilità, l'esigenza di garantirsi comfort e sicurezza; Gen X e Millennial considerano il lavoro centrale per la loro identità, con un focus sulla libertà e sull’etica lavorativa; la Gen Z ricerca un buon equilibrio casa/lavoro, trova la motivazione nella tutela di una dimensione sociale ed emotiva stabile, condivisa e sicura, oltre che di una comunicazione autentica e trasparente con colleghi/e e capi/e.

In un mondo in cui attraction e retention di talenti sono sempre più una sfida, riuscire ad attuare azioni efficaci in grado di andare incontro alle diverse generazioni è essenziale e non riguarda solo l’adeguamento di processi e strategie HR, ma l’adozione di linguaggi, comunicazioni e relazioni capaci di parlare le lingue delle diverse generazioni.

Senza sfruttare le leve motivazionali che caratterizzano le varie generazioni, le persone continueranno a muoversi alla ricerca di chi, là fuori nel mondo, riuscirà a soddisfare al meglio i propri bisogni.

Le domande da porsi sono: “Come parlo e gestisco le varie generazioni? Cosa faccio di diverso per loro? Faccio vivere alle/agli altre/i la mia generazione o sono disposta/o a entrare nella loro?”

Darsi le giuste risposte è l’unico modo per essere Manager dentro al futuro.

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