Supply Chain & Procurement

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Tracciabilità alimentare, Aceto (Gs1): per salvaguardare Made in Italy nel mondo serve sistema comune

«Oggi si avverte una pressione sempre maggiore da parte del consumatore: vuole saperne di più, avere tutte le informazioni, “entrare” nel prodotto». Bruno Aceto, ceo di Gs1 Italy, ha pochi dubbi sul fatto che ogni forma di consumo, quando si tratta di cibo, stia diventando sempre più consapevole. Lo spiega chiaramente nel corso dell’incontro organizzato da Business International (divisione di Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano) nell’ambito delle iniziative previste per Retail Plaza, l’area di TUTTOFOOD dedicata ai retailer nazionali e internazionali.
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Manuelli: condivisione delle esperienze e patrimonalizzazione delle competenze, sono le chiavi per la digitalizzazione d’impresa

Digitalizzazione, Industry 4.0, Fabbrica intelligente e quarta rivoluzione industriale. Aspettando il 5G, come fosse la quinta generazione di un business in continua riorganizzazione, l’industria manifatturiera di tutto il mondo si cerca di organizzare al meglio e, in un ambiente imprenditoriale dinamico e sempre più liquido, la collaborazione e le alleanze risultano essere le chiavi strategiche per il futuro. E’ solo di qualche giorno fa, infatti, la notizia che vede sette grandi realtà nel campo dell’automazione industriale a livello internazionale annunciare un’inedita partnership per creare un ecosistema standardizzato per la digitalizzazione degli impianti di produzione industriale che permetta alle macchine dei vari produttori di cooperare e interoperare tra loro. Grazie all’iniziativa Open Industry 4.0 Alliance, confermata all’interno dell’ultima edizione di Hannover Messe (una delle più grandi fiere europee dedicata all’industria meccanica), così, Beckhoff (sistemi aperti per l’automazione da pc), Endress+Hauser (strumentazione e automazione di processi), Hilscher (protocolli per la comunicazione industriale), Ifm (sensori), Kuka (robot industriali e soluzioni per l’automazione industriale), Multivac (confezionamento) e Sap (software gestionale e di soluzioni informatiche per le imprese) permetteranno alle imprese di superare le soluzioni proprietarie, riuscendo anche a ricoprire tutti i processi di gestione dei prodotti, dalla fabbricazione alla manutenzione.
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Pellegrini: il digitale è la chiave per la tutela del Made in Italy nell’agroalimentare

«Parte con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, il conto alla rovescia per l’applicazione in Europa della nuova Direttiva contro le pratiche sleali nella catena agroalimentare». Così Paolo De Castro, Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e relatore del testo, commenta in una nota la pubblicazione di una direttiva che l’Italia aspettava da tanto e che dovrà essere adottata dagli stati membri dell’Unione europea entro 24 mesi, per tutelare sempre di più i produttori agricoli e ridare forza a una filiera dalle grandi potenzialità che in questo periodo vive importanti momenti di flessione e tensione anche dovute all’avvento del digitale. Un’innovazione che spesso non viene compresa a fondo e quindi a volte viene interpretata più come un ostacolo che non come un concreto aiuto alla crescita.
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Toscano: skill tecniche per i manager e networking di filiera sono la ricetta giusta per l'agroalimentare italiano

Secondo una recente ricerca sviluppata da IRI per Fiera Milano Spa, in vista di TUTTOFOOD, la fiera dell’agroalimentare italiano in scena dal 6 al 9 maggio nella metropoli meneghina, gli italiani nel 2018 hanno acquistato meno prodotti confezionati di largo consumo (-0,6%), ma comunque hanno speso di più rispetto all’anno precedente per questa categoria merceologica (+0,7%). Un segnale, questo, che se da una parte vede una frenata del mercato, arrestatosi al +0.1%, dall’altra sottolinea come la tendenza dei consumatori, ormai, sia sempre più indirizzata verso la qualità e l’attenzione agli alimenti comprati e meno alle quantità di questi ultimi. Un dato rilevante che evidenzia come, oltre alla trasparenza e a una chiara comunicazione delle origini delle materie prime contenute nel cibo e nelle bevande scelte, i consumatori del Belpaese chiedano alle aziende del settore agroalimentare di dare sempre più valore alla qualità della propria produzione. Un tema di cui abbiamo voluto parlare con Giuseppe Toscano, direttore del master universitario in food management della LIUC-Università Cattaneo, anche in vista del suo prossimo intervento all’interno di uno degli eventi organizzati da Business International (divisione di Fiera Milano MediaGruppo Fiera Milano) presso Retail Plaza, l’area di TUTTOFOOD che sarà presente negli spazi del padiglione 3 del polo fieristico di Rho dal 6 al 9 maggio e dedicata ai retailer nazionali e internazionali per offrire loro l’opportunità di confrontarsi su vari argomenti di grande importanza per il mondo del Food&Beverage italiano.
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Industry 4.0: a 9 CPO su 10 piace la tecnologia, ma il 70% di loro teme di commettere un errore

I responsabili della produzione delle aziende che operano in Italia sono ottimisti riguardo la tecnologia dell’industria 4.0. A tal punto che il 90% degli intervistati si aspetta una diminuzione dei costi tramite l’utilizzo di macchinari d’ultima generazione. Tuttavia, la mancanza di conoscenze e i dubbi riguardo al percorso da intraprendere per implementare questa trasformazione stanno ritardando il processo di modernizzazione delle imprese. Stringere collaborazioni con terze parti esperte che guidino il percorso del cambiamento diventa così uno dei punti chiave emerso dalla ricerca realizzata da Shell Lubricants e condotta da Edelman Intelligence sullo sviluppo delle realtà industriali europee.
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La vera rivoluzione 4.0 parte dalla stampa innovativa e sostenibile che vale 24 miliardi di euro in Italia

Sostenibilità e innovazione. Mentre 34 milioni di italiani, secondo il quinto osservatorio sulla sostenibilità rilasciato da LifeGate, dichiarano di dare un'importanza sempre maggiore a questi temi, anche in Italia le aziende iniziano a capire che la mutazione delle abitudini, delle attitudini e dei valori del proprio pubblico sta cambiando completamente e, in questo senso, quella dell'attenzione ambientale, al pari dell'imprescindibile presenza digitale, non appare più come semplice trend passeggero, ma si attesta sempre di più come vero e proprio pilastro comportamentale su cui poggia l'etica del target a cui le aziende dovranno rivolgersi nei prossimi anni. Oggi il consumatore è cambiato: sempre più avido di esperienze da postare sui social, vuole entrare in relazione emozionale anche con i prodotti che acquista. In questo contesto, il packaging esplora nuove soluzioni per diventare un mezzo sempre più interattivo: così, attraverso un codice stampato sulla confezione, le barrette energetiche possono trasmettere sul nostro smartphone la playlist per fare fitness, l’etichetta sulla bottiglia di birra attiva un test digitale che verifica se abbiamo bevuto troppo, il farmaco ha impresso sul blister un sistema connesso per permetterci di comunicare direttamente via web alla casa farmaceutica eventuali problemi riscontrati.
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SCP Summit 2022 - Filippo Velli

General Procurement Group Director, Ferrero

SCP Summit 2022 - Gabriele Di Cintio

Vice President Procurement & Logistics, Aeroporti di Roma

SCP Summit 2022 - Andrea Patricelli Malizia

CEO, Iama Therapeutics
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