L’ecosistema del Supply Chain Finance è in continua evoluzione, e la
digitalizzazione è il driver principale di questo mutamento.
La chiave per ottenere efficienze a livello di processo di Supply Chain Finance,
è il tempo. Ad oggi infatti, le imprese necessitano sempre più di gestioni
snelle e intuitive, collegate ad un percorso di user experience semplice, e di
soluzioni che mirino ad esaltare il ruolo dell’azienda all’interno dell’intera
filiera.
Emerge quanto sia importante esortare e ricercare una sinergia tra il reparto
procurement e finance che, anche se tradizionalmente svolgono ruoli separati, a
stretto contatto possono portare risultati davvero interessanti per la crescita
dell’azienda. La collaborazione tra queste diverse funzioni aziendali è
fondamentale per permettere alle soluzioni di Supply Chain Finance di essere
efficaci e portare nell’immediato i benefici richiesti.
Nexi, con la sua soluzione, cerca di rispondere a queste esigenze e modelli di
business: Corporate Pay è la carta di credito virtuale riservata alle aziende
che hanno l’esigenza di effettuare pagamenti nei confronti dei propri fornitori.
Grazie ad un’esperienza completamente digitale e virtuale, la soluzione Nexi
permette di ottimizzare il capitale circolante attraverso il miglioramento dei
flussi di cassa con il risultato di una riduzione delle spese amministrative e
snellimento delle procedure organizzative.
Questo periodo emergenziale ha evidenziato come la business continuity sia
una condizione irrinunciabile per le aziende, che devono attrezzarsi per
operarla in qualsiasi situazione. Non fa eccezione il procurement, che solo se
gestito in digitale può assicurare al business il supporto necessario per
garantire la continuità operativa. Ma gestire in digitale i processi non basta.
Il procurement ha bisogno di soluzioni digitali interoperabili, capaci di
colloquiare con altri applicativi attraverso un flusso dati sicuro.
Le decisioni di acquisto si basano infatti su un perimetro di informazioni
sempre più ampio. Pensiamo solo alla valutazione di un fornitore: in funzione
della tipologia (sostituibile / strategico, locale, / globale etc) possono
spaziare da informazioni societarie basiche a valutazioni di rischio
multidimensionali, da verifiche legali a informazioni sugli investimenti, solo
per fare degli esempi.
Servono quindi strumenti tecnologici capaci di dare alle aziende una visione
d’insieme della loro rete di fornitori, rendendo fruibili informazioni
“certificate” provenienti da sistemi esterni (ad esempio info-provider o i
sistemi dei fornitori stessi) oltre che dagli ERP aziendali. Il tutto senza
ridigitare nulla e in piena sicurezza.
L’interoperabilità è fondamentale anche nell’interazione con i sistemi della
Pubblica Ammnistrazione, ad esempio con l’ANAC. IL valore dell’interoperabilità,
che definirei la “nuova frontiera” del procurement, sta proprio nel poter
gestire tutte le informazioni utili in maniera integrata in un sistema unitario,
aperto verso l’esterno in maniera sicura. JAGGAER ha investito moltissimo sulla
cyber security, attuata tramite un rigoroso ecosistema di certificazioni. Questo
permette agli utilizzatori delle soluzioni di interagire con fornitori, sistemi
interni, infoprovider, sistemi pa in piena sicurezza.
In un futuro che sarà necessariamente sempre più digitale, aver pensato
anticipatamente a questi aspetti costituisce a nostro avviso un grande valore
aggiunto per i clienti
a cura di
Mario Messuri
General manager JAGGAER Italia e VP South Europe