Il difficile contesto internazionale odierno, impone alle Aziende operanti in territorio estero di dotarsi a livello formale e sostanziale di contromisure idonee alla mitigazione dei rischi per i propri Dipendenti Viaggianti. La giurisprudenza italiana è particolarmente sensibile rispetto alla salute e sicurezza dei Lavoratori e tratta specificatamente della tematica legata al Personale Viaggiante sia all’interno del D.lgs. 81/2008 che all’interno del Codice Civile.
Un tema questo su cui abbiamo voluto ragionare meglio, in questo articolo a cura di Sicuritalia, e che è stato anche argomento di discussione nel corso dell'ultima edizione del HR Director Summit, all'interno del Business Leaders Summit - l'evento organizzato da Business International - Fiera MIlano che si è svolto presso l'Allianz MiCo - Milano Convention Centre lo scorso 14 e 15 giugno 2023.
Il D.lgs. 81/08 riunisce in un unico testo le normative inerenti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Il testo unico è stato introdotto con l’obiettivo di ridurre i rischi a cui i dipendenti possono essere esposti e metterli a conoscenza degli stessi. Nello specifico infatti, il datore di lavoro è obbligato a formare e informare i propri dipendenti, secondo quanto descritto all’art. 18:
i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37.
Il D.lgs. 81/08 non si applica e non riguarda esclusivamente i rischi direttamente ricollegati allo svolgimento della propria mansione lavorativa, ma si allarga a tutte le tipologie di rischi che possono ledere la sicurezza del lavoratore, inclusi i cosiddetti rischi “atipici” inerenti eventuali rischi politici, sanitari, terroristici, criminali ecc. verso i quali il dipendente può incorrere, in particolar modo se svolge la propria attività lavorativa all’estero e in Paesi ad alto rischio per la propria sicurezza.
Anche all’interno del Codice Civile italiano (precisamente nell’Art. 2087), è possibile trovare un riferimento legato agli obblighi a carico del datore di lavoro. Cit.: “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Come evidenziato dall’Ing. Federico Flisi, BU Director di Sicuritalia Security Solutions, azienda leader in Italia per la gestione delle attività di Travel Risk Management, “dotarsi di un modello di Governance della Travel Security permette alle aziende clienti di ottemperare formalmente agli obblighi normativi e nel contempo innalzare sensibilmente il livello di sicurezza dei Dipendenti. Per fare ciò e necessario adoperarsi nella redazione di adeguate policy e procedure, nella revisione dei flussi approvativi, nella definizione delle responsabilità nonché dotando i propri Dipendenti di tecnologie e contenuti che permettano una tempestiva informazione del Dipendente e contestualmente il Suo immediato supporto in caso di necessità H24 7/7.”
Sono almeno due le sfide che occuperanno i direttori HR nel prossimo futuro: la cosiddetta Great Resignation e un nuovo paradigma di lavoro subordinato senza obblighi di tempo e di luogo.
Due tematiche di grande attualità, queste, su cui ci concentreremo in questo articolo, anche a seguito delle conversazioni avute nell'arco della scorsa settimana, durante l'HR Directors Summit tenutosi il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, nel corso del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business International – Fiera Milano.
Partendo dalle Grandi Dimissioni, i dati ci raccontano che si tratta di un fenomeno molto diffuso negli ultimi anni e che si manifesta anche nella forma - ancora peggiore da gestire - del cosiddetto quite quitting, ovvero il comportamento di chi fa il minimo indispensabile per non incorrere in provvedimenti disciplinari. Non sembra, tuttavia, trattarsi di una negazione assoluta del lavoro, quanto piuttosto di una maggiore propensione a cambiarlo per trovare quello maggiormente confacente alle proprie esigenze personali e ambizioni professionali.
Non esiste una ricetta per contrastare o arginare tale fenomeno, in quanto oltre agli strumenti giuridici di fidelizzazione (piani di retention, long-term incentive plans, patti di stabilità etc.) e un pacchetto retributivo competitivo (che contempli oltre la parte fissa anche una parte variabile e piani di welfare personalizzati, come per esempio il wellbeing), occorre usare una miscela di altri elementi, primo fra tutti il purpose ovvero l’insieme dei valori di cui l’impresa sia foriera ed in cui ogni dipendente possa identificarsi, sistemi di flessibilità di orario, formazione mirata e una chiara prospettiva di carriera.
Con riguardo alla seconda sfida, è ormai consolidato il lavoro agile, ovvero un nuovo modo di organizzare il lavoro in cui sia il lavoratore a decidere dove e quando svolgere la prestazione. Ciò stravolge il tradizionale paradigma del contratto di lavoro, dove è il datore di lavoro ad imporre unilateralmente il luogo ed il tempo del lavoro. Per quanto diffuso, è praticato in maniera ibrida, ovvero associato a giornate in cui il lavoratore svolge la prestazione secondo gli schemi tradizionali. In uno schema siffatto, la più grande difficoltà da gestire per i direttori HR è quella di coordinare l’autonomia dei dipendenti con l’organizzazione aziendale, nonché quella di dover esercitare il potere di controllo su lavoratori che non sono vincolati ad un preciso luogo e orario di lavoro.
Tali sfide cambiano il ruolo del direttore HR a cui oggi, a differenza del passato, è richiesto di guidare i cambiamenti aziendali, di sedere, quindi, al tavolo dei vertici aziendali ove vengono assunte le decisioni strategiche, di diffondere i valori aziendali e di gestire delle organizzazioni del lavoro sempre più flessibili.
Nell'attuale scenario globale è sempre più evidente come i dipendenti che si sentono supportati e valorizzati dall'azienda hanno maggiori probabilità di impegnarsi a livello professionale e di investire nel proprio sviluppo. Pertanto, per ottenere successo, le aziende devono concentrarsi sull'offrire servizi di alta qualità che possano creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati, valorizzati e motivati.
Un tema, questo, estremamente importante soprattutto in un momento come quello in cui stiamo vivendo, nel quale la talent shortage e la great resignation sono due fenomeni su cui porre una sempre maggiore attenzione a livello globale. Uno spunto su cui, come ServiceNow, abbiamo voluto concentrarci in questo articolo, anche in vista della prossima edizione del HR Directors Summit previsto il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, nel corso del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business International – Fiera Milano.
Per ServiceNow, infatti, l’Employee Experience è un elemento chiave per il successo aziendale. Ciò implica fornire servizi efficienti a supporto dei dipendenti (sia nei momenti critici che nella realizzazione dei propri obiettivi professionali), attraverso un'esperienza “consumer”, ovvero omnicanale, di facile utilizzo, attraverso la quale accedere facilmente ai servizi aziendali.
Anche coinvolgere i dipendenti attraverso journey personalizzati e multidipartimentali è un aspetto cruciale. Ciò implica la creazione di percorsi di interazione e supporto che tengano conto delle esigenze individuali dei dipendenti, coinvolgendo più dipartimenti aziendali per fornire un supporto completo e mirato.
Infine, l'informazione gioca un ruolo fondamentale nel potenziare l'Employee Experience. Comunicare in modo targettizzato, utilizzando strategie di comunicazione mirate e personalizzate, consente di informare e coinvolgere i dipendenti in modo efficace. Questo tipo di comunicazione contribuisce ad accrescere l'engagement dei dipendenti e il senso di appartenenza, promuovendo un ambiente di lavoro positivo e favorendo lo sviluppo professionale dei dipendenti stessi.
Prendersi cura delle proprie community, oggi, risulta un elemento centrale nelle strategie di business che mirino a rendere sempre più sostenibili le proprie attività e soprattutto i propri impatti anche in ottica ESG.
Obiettivi valoriali su cui abbiamo voluto porre l’attenzione in questo articolo, attraverso il racconto della creazione della nuova applicazione Smart Axistance e-Well, sviluppata da Enel X Global Retail in collaborazione con il Policlinico Gemelli di Roma. Una best practice a cui speriamo in molti possano ispirarsi, per guardare al futuro di nuovi modelli di business, che abbiamo voluto descrivere, anche in vista della prossima edizione del HR Directors Summit previsto il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, nel corso del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business International – Fiera Milano.
Questa app, infatti, consente di accedere ad un percorso di prevenzione e benessere di un anno, studiato e seguito dai professionisti del Policlinico Gemelli di Roma, primo ospedale d'Italia (Newsweek, 2023).
Attraverso Smart Axistance e-Well le aziende possono prendersi cura del benessere dei propri dipendenti in maniera continuativa, integrata ed efficace, nel pieno rispetto della sicurezza e della privacy. Gli utenti vengono accompagnati in un percorso giornaliero volto a migliorare il proprio stile di vita e ridurre i fattori di rischio per la salute.
L’App offre l'opportunità di ricevere un programma di benessere personalizzato, che comprende anche un piano di nutrizione e di attività fisica.
Attraverso l'uso quotidiano di uno smartband collegato all'App, utente potrà monitorare i propri parametri vitali e i progressi nel tempo con l’assistenza degli specialisti del Policlinico Gemelli.
Durante l’intero percorso l’App consente di comunicare con le equipe mediche del Policlinico Gemelli tramite videoconsulti.
Sono disponibili due percorsi fruibili tramite app dedicate.
L'app Smart Axistance e-Well consente di accedere ad un percorso di prevenzione, a cura del Policlinico Gemelli, tramite la diagnosi precoce di eventuali fattori di rischio e la valutazione dello stato di salute con un check-up che include più di 30 esami clinici, diagnostici e visite specialistiche.
L'App Smart Axistance e-Well Digital, invece, offre un percorso di wellness completamente digitale, che permette agli specialisti del Policlinico Gemelli di elaborare programmi personalizzati grazie all'analisi dei dati inviati dall'utente da remoto.
Entrambe i percorsi rappresentano un efficace strumento per prendersi cura della propria salute in modo semplice e duraturo. (Scopri di più qui)
In un contesto di forti mutamenti che sono avvenuti e avvengono a livello sociale ed economico, i professionisti delle risorse umane hanno assunto un ruolo centrale all’interno delle organizzazioni, contribuendo in maniera sempre più rilevante al successo aziendale, operando su attività strategiche come la progettazione di modelli di lavoro ibridi o la creazione di piani mirati a coinvolgere ulteriormente i dipendenti e migliorare la produttività.
In particolare, i processi digitalizzati e automatizzati, insieme alla centralità dei dati, rappresentano una leva strategica del comparto Human Resources. In base a quanto emerge dall’HR Study di Personio reso pubblico a novembre 2022 - i primi, ottimizzando i tempi e snellendo le procedure, consentiranno di focalizzarsi sempre di più sulle persone, mentre i dati, nel corso del 2023, saranno destinati a divenire uno strumento prezioso in mano ai manager del settore. Gli “HR data” saranno particolarmente rilevanti per consentire ai responsabili del personale di prendere decisioni informate. I dati forniscono infatti informazioni su come evolvono i comportamenti lavorativi delle persone in termini di gestione del tempo, modalità di collaborazione, coordinamento, condivisione delle informazioni ed engagement. Ascoltare i dipendenti, comprenderli e, sulla base dei loro feedback, avviare azioni HR mirate sarà molto importante nel 2023. Ciò richiede la conoscenza dei dati, sotto forma di numeri o altre informazioni. È fondamentale raccogliere questi insight con regolarità e definire i giusti KPI (Key Performance Indicators). Argomenti di grande rilevanza per l’evoluzione del mondo del lavoro e delle sue nuove modalità che, sicuramente, tratteremo più approfonditamente anche nel corso del HR Directors Summit, l’evento dedicato al mondo delle risorse umane che si terrà il 14 e 15 giugno 2023, presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, all’interno del Business Leaders Summit – la grande manifestazione organizzata da Business International – Fiera Milano e dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea.
Il motore che muove ciascuna organizzazione e le permette di adattarsi al contesto competitivo: questo è oggi la Direzione HR. Deve progettare policy di blended working (in parte lavoro da casa, in parte in ufficio), deve garantire un’identità digitale a tutta la forza lavoro, compresi i deskless workers, deve fornire all’Azienda i giusti skill e le competenze che serviranno domani per essere competitivi.
Deve dare vitalità al piano industriale che l’Azienda ha pensato per crescere e lo deve fare in un contesto nel quale le persone hanno rimesso al centro di ogni progetto di crescita (aziendale e personale) l’equilibrio tra vita privata e professionale, il benessere fisico e mentale il coinvolgimento e la chiarezza sul loro sviluppo professionale.
Un tema centrale, questo, oggi nelle strategie di sviluppo, crescita ed espansione delle aziende, su cui in questo articolo, come Oracle, ci siamo voluti concentrare, nche in vista della prossima edizione del HR Directors Summit previsto il 14 e 15 giugno 2023 presso l’Allianz MiCo – Milano Convention Centre, nel corso del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell’impresa contemporanea e organizzata da Business International – Fiera Milano.
Questo approccio, infatti, ha favorito l’adozione di “blended model”, cioè team di lavoro che si organizzano per lavorare in parte in presenza in ufficio e in parte in remoto da casa, che ha rivoluzionato completamente il modo concepire tanto il luogo di lavoro, quanto il lavoro stesso sia nei suoi processi, sia nei suoi flussi operativi. In questo contesto, però, per evitare che questo infici la produttività di un intero reparto, servono nuovi strumenti per organizzare il lavoro tra colleghi, valutare quello dei propri collaboratori, capire dove intervenire per migliorarsi.
Servono nuovi strumenti per comunicare in maniera chiara e tempestiva, per ridisegnare e correggere in corsa il modello lavorativo, snellire le procedure interne migliorando l’efficienza dell’organizzazione per ottenere un vantaggio competitivo forte.
La fortuna di ciascun HR Manager è che oggi questi strumenti tecnologici ci sono e grazie al paradigma pay per use del Cloud, sono disponibili per tutte le organizzazioni grandi e piccole, particolarmente importanti queste ultime per la nostra economia.