Fatturazione elettronica, automazione dei processi e compliance normativa: elementi cruciali che oggi guidano la trasformazione digitale nel mondo aziendale. Questi aspetti, che si legano strettamente all'efficienza operativa e alla sostenibilità, rappresentano un'opportunità significativa per le imprese di ridurre costi e incrementare l'innovazione a livello globale. Con un mercato della fatturazione elettronica in rapida espansione, come attestato anche dal report billentis pubblicato nell’aprile 2024, il volume delle fatture processate elettronicamente è destinato a crescere esponenzialmente.
Un'evoluzione che diventa sempre più centrale nelle strategie dei CFO, chiamati ogni giorno a gestire e ottimizzare processi in un contesto economico e normativo in continuo cambiamento.
Un tema, questo, che abbiamo voluto approfondire meglio in questo articolo, anche in vista della prossima edizione del CFO Summit, l'evento dedicato al mondo del Finance previsto il prossimo 11 e 12 giugno 2024 all'interno del Business Leaders Summit - la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell'impresa contemporanea e organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano.
In questo scenario, la B Corp Digital Technologies emerge come leader nell'offrire piattaforme di global eInvoicing e hyperautomation, soluzioni che potranno essere approfondite in occasione del prossimo CFO Summit, evento di riferimento per il panorama finance aziendale, che si terrà l'11 e il 12 giugno.
Per quanto riguarda il mercato globale, la crescente adozione della fatturazione elettronica rappresenta una trasformazione senza precedenti: le aziende stanno migrando verso sistemi completamente digitalizzati che permettono di ridurre i costi, migliorare l'efficienza e garantire una maggiore conformità normativa. Tutto ciò sta spingendo le aziende a investire in soluzioni innovative, spesso portando alla necessità di rivedere le strategie di gestione del rischio e di compliance.
Tra le raccomandazioni rivolte ai leader aziendali c'è quella di adottare sistemi di fatturazione elettronica avanzati che non solo rispondano alle necessità di conformità, ma che fungano anche da catalizzatori per l'innovazione e l'efficienza operativa. Digital Technologies, con la sua piattaforma di hyperautomation, ha messo al centro della propria strategia l'efficienza operativa e la sostenibilità, attraverso soluzioni che coprono l'intero ciclo 'Procurement to Pay' e 'Order to Cash'.
In particolare, l'azienda ha ideato soluzioni che permettono di integrare la fatturazione elettronica con tecnologie abilitanti, come l'intelligenza artificiale e non solo, proponendo ai suoi clienti piattaforme che offrono un ritorno economico diretto, ma anche benefici in termini di compliance ESG.
Non solo, per affrontare le sfide del mercato e rispondere alle esigenze emergenti, Digital Technologies ha arricchito la propria offerta con moduli specifici, come quello di Supply Chain Finance per l’automazione dei pagamenti ed invoice trading. Ha inoltre integrato un modulo per il Reporting ESG, permettendo alle aziende di gestire e rendicontare efficacemente le proprie performance ambientali e sociali, aumentando così trasparenza e responsabilità verso gli stakeholder e garantendo la compliance alle più recenti normative in materia.
Per maggiori informazioni sulle soluzioni offerte da Digital Technologies e per scoprire come la vostra azienda possa beneficiarne, non perdete l'occasione di partecipare al CFO Summit, dove i principali CFO si riuniranno per discutere delle sfide e delle opportunità del futuro digitale.
Vuoi saperne di più? Visita il sito: digtechs.com
Le tecnologie di Intelligenza Artificiale, che comprendono Machine Learning, Algoritmi Predittivi, Robotic Process Automation, Digital Assistants e così via, stanno assumendo un ruolo chiave nell’evoluzione dei modelli e dei processi Finance. Questo cambio di paradigma ha effetti significativi anche nell’organizzazione, sia in termini di competenze e gestione delle risorse umane (talent e change management) e modalità di lavoro e di interazione utente-sistemi (user experience), sia nella scelta delle applicazioni di Human Capital Management (HCM).
Un tema di grande importanza, questo, nelle logiche e nelle dinamiche di sviluppo del business moderno, che abbiamo voluto approfondire in questo articolo, anche in vista della prossima edizione del Business Leaders Summit, la grande manifestazione dedicata al mondo dei C-Level, organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, e prevista il prossimo 11 e 12 giugno 2024 presso l'Allianz MiCo - Milano Convention Centre. Un momento d'incontro e confronto che riunirà nello stesso luogo CFO, HR Directors, CPO, CRO, CMO e Chief Sustainability Officer per definire insieme la roadmap dei prossimi mesi.
I PROCESSI FINANCE NELL'ERA DELL'AI
I processi Finance più impattati dall’avvento dell’AI sono molteplici e investono, a livello transazionale (amministrativo-contabile, ERP) l’automazione del ciclo attivo e passivo, con soluzioni di ottimizzazione di sotto-processi quali ad esempio il dynamic discounting verso i fornitori e nella riconciliazione contabile.
L'AI E IL DECISION MAKING NELL'AREA AFC
A livello decisionale e di performance management (EPM), l’AI “classica” viene utilizzata in modo crescente nel campo della pianificazione predittiva (es. nel cash forecasting e nel sales & operations planning, S&OP) e nelle business analytics (i c.d. intelligent insights), in cui l’AI è in grado di evidenziare e interpretare trend, pattern e bias in fenomeni complessi.
LE OPPORTUNITA' SOSTENIBILI PROPOSTE DALLA GenAI
Il recente sviluppo dell’intelligenza artificiale “generativa” (GenAI) svela nuove opportunità di miglioramento in processi quali il narrative reporting, in particolare della redazione della Nota Integrativa al bilancio d’esercizio e al reporting di sostenibilità (CSRD e GRI). La GenAI riveste poi un ruolo fondamentale nell’evoluzione dei Digital Assistants nelle applicazioni EPM a supporto delle decisioni (budgeting & forecasting, business analytics, reporting).
L'Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il nostro modo di lavorare e i team Finance non fanno eccezione.
Un tema, questo, che abbiamo voluto approfondire, anche in vista della prossima edizione del CFO Summit, l'evento dedicato al mondo del Finance previsto il prossimo 11 e 12 giugno 2024 all'interno del Business Leaders Summit - la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell'impresa contemporanea e organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano.
Quali sono i vantaggi che l'AI può portare nel mondo del Finance?
Cercando di comprendere a fondo, dunque, come l'intelligenza artificiale stia modellando il mondo della finanza d'impresa, oggi possiamo dire che i vantaggi principali prodotti da questa tecnologia emergente nei confronti dei team finance sono principalmente due:
In poche parole, l'AI aiuta i team finance a essere più efficienti, migliorando l'accesso ai trend di performance che possono essere utili al processo di decision-making. In questo modo, l'AI ha il potere di trasformare il tessuto stesso del settore Finance e il modo in cui le persone operano ogni giorno.
Quali sono le principali tipologie di AI?
Quando si parla di intelligenza artificiale, però, bisogna, in realtà, fare attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio e quindi a non confondere le differenti tipologie di applicazione tecnologica, al fine di saper scegliere davvero lo strumento utile alla nostra attività. Il termine Intelligenza Artificiale, infatti, racchiude diversi tipi di tecnologie:
Ognuna di queste tipologie di AI, infatti, ha una sua utilità e un suo scopo da non sottovalutare e da gestire con grande attenzione. Guarda il video e scopri come l’AI può migliorare la vita dei finance professional, potenziando la produttività e l’efficienza dei processi.
Nel dinamico contesto del business e della governance moderna, il successo non è più solo una questione di decisioni, ma di decisioni informate, tempestive ed efficaci. È qui che i modelli analitici potenziati dalla Generative AI emergono come una risorsa vitale, agendo da acceleratori per potenziare e superare i limiti dei sistemi ERP tradizionali.
Un tema, questo, che abbiamo voluto approfondire in questo articolo a cura di Alterna e KepleriA, anche in vista della prossima edizione del CFO Summit, l'evento dedicato al mondo del Finance previsto il prossimo 11 e 12 giugno 2024 all'interno del Business Leaders Summit - la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell'impresa contemporanea e organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano.
Il CFO oggi si trova ad avere a disposizione una immensa quantità di dati generata sia dai sistemi aziendali interni come l’ERP ma anche dall’industria 4.0, Internet e dai nuovi modelli di business. Un valore inestimabile spesso inutilizzato. Per colmare questo gap, la data governance oggi è la scelta strategica che permette di valorizzare il patrimonio informativo delle aziende ed accogliere le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, ormai alle porte, e di modelli di analisi predefiniti che consentono di agire nelle aree core dell’azienda: vendite, supply chain, procurement, produzione, finance, HR e magazzino.
Focalizzare l'azienda su una strategia dei dati, è un passo fondamentale che permette di organizzare in modo efficiente le informazioni, facilitando la presa di decisioni precise e affidabili, e promuovere la crescita del business.
A tale scopo Alterna e KepleriA, company del Gruppo Altea Federation, hanno realizzato dei modelli analitici, pronti all’uso, realizzati in Microsoft Power BI, che sfruttano le potenzialità del cloud e della Generative AI di Microsoft Copilot. Le soluzioni sono in grado di ottimizzare ogni processo e di favorire una presa delle decisioni informata, innovativa con una vista anche verso i temi e le esigenze di sostenibilità.
Partiamo da una domanda: il tradizionale canale bancario è, oggi, sufficiente per soddisfare le esigenze delle imprese italiane, e delle PMI in particolare? La risposta potrebbe essere “in parte”, perché l’accesso al credito per le piccole e medie aziende, necessario per garantire la crescita, diventa sempre più una sfida.
Un tema, questo, che abbiamo voluto approfondire meglio in questo articolo, anche in vista della prossima edizione del CFO Summit, l'evento dedicato al mondo del Finance previsto il prossimo 11 e 12 giugno 2024 all'interno del Business Leaders Summit - la grande manifestazione dedicata ai migliori C-Level dell'impresa contemporanea e organizzata da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano.
È proprio nella sfida dell'accesso al credito per le imprese, infatti, che si innestano i concetti di finanza complementare, o finanza alternativa. Partendo dalla semantica, sicuramente il termine “complementare” è più adatto, sebbene meno utilizzato al momento, rispetto ad “alternativa”. Questo perché gli strumenti che la costituiscono non vanno considerati come un aut-aut rispetto alle logiche bancarie. Le società che si occupano di finanza complementare, come Azimut Direct, fintech company del Gruppo Azimut, si pongono accanto agli istituti bancari e non in un rapporto antagonistico, perché il bene comune è il sostegno alle imprese italiane.
“L'evoluzione dei mercati negli ultimi anni è stata tale da rendere non più sostenibile uno scenario in cui accedere ai capitali è un nice-to-have: oggi avere una fonte credibile di finanza per il proprio sviluppo è un must-have anche per le PMI. Emergono così modelli di servizio nuovi, specializzati e tecnologici, votati a servire le necessità finanziarie delle imprese in modo più efficiente e rapido, affiancandosi alle banche con strumenti di finanza complementare” commenta Antonio Chicca, Managing Director di Azimut Direct.
Per comprendere la portata del fenomeno, vediamo quali sono i principali strumenti di finanza complementare e prendiamo in considerazione gli ultimi numeri del comparto, dal “6° Quaderno di Ricerca sulla Finanza Alternativa per le PMI in Italia”, rilasciato alla fine del 2023 dal Politecnico di Milano.
Quali sono, nel concreto, le armi della finanza complementare per vincere la sfida dello sviluppo delle aziende del nostro Paese?
Prendiamo in considerazioni alcune delle principali e spieghiamo le caratteristiche di ciascuna soluzione:
Nel “6° Quaderno di Ricerca sulla Finanza Alternativa per le PMI in Italia”, sono state esaminate sette diverse categorie di strumenti finanziari - minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, equity, crypto-asset e quotazioni – rilevando in generale una diminuzione nei volumi di mercato, contestualizzati nel quadro di difficoltà dovuta all’innalzamento dei tassi di interesse dell’ultimo periodo.
Per quanto riguarda i minibond, ad esempio, nel primo semestre del 2023 le emissioni hanno registrato un calo, arrivando al valore più basso degli ultimi tre anni e mezzo, sebbene non in tutte le categorie dello strumento: i basket bond mostrano segni di ripresa nel 2024.
Stabile il direct lending: sebbene ci sia stata una battuta d'arresto nel primo semestre del 2023, si evidenzia la fiducia del mercato per il futuro, con le PMI che utilizzano sempre più frequentemente questo strumento per ottenere finanziamenti.
Il mercato del private equity italiano, dal canto suo, mostra segni di crescita, soprattutto nell’ambito del venture capital, con un aumento delle operazioni per microimprese e startup.
Venerdì 17 maggio, a Palazzo Pfanner a Lucca, si terrà la seconda edizione del Sustainable Business Think Tank, organizzato proprio dalla Scuola Sant’Anna di Pisa all’interno dell’annuale appuntamento CCH Tagetik InTouch 2024 Global User Conference (15-17 maggio https://www.wolterskluwer.com/en/events/cch-tagetik-lucca-intouch-2024), che vedrà arrivare a Lucca oltre 800 tra clienti e partners di CCH Tagetik provenienti da tutto il mondo.
Il Sustainable Business Think Tank, nato nel 2023 con l’intento di sensibilizzare i partecipanti al meeting e promuovere cultura e confronto in tema di sostenibilità aziendale, continua il percorso tracciato mettendo in relazione i massimi esperti europei, accademici e top manager di aziende di eccellenza, su quella che è una delle sfide principali del nostro tempo: favorire modelli di business e sistemi produttivi, di sviluppo e di crescita realmente innovativi e sostenibili.
Un grande fermento normativo sta attraversando il mondo intero in merito alla comunicazione di sostenibilità (in materia di ambientale, sociale e di governance - Environmental, Social e Governance - ESG) oggi richiesta alle aziende. Andare oltre l’approccio normativo però significa considerare la sostenibilità come un elemento della strategia aziendale e parlare di imprese sostenibili vuol dire riferirsi ad imprese capaci di governare e rendicontare il proprio impatto sull’ambiente, la comunità, la società o l'economia globale e locale.
Durante il Think Tank saranno condivise esperienze, modalità operative e conoscenze su come le aziende leader possano fare business in modo etico rispettando il benessere del pianeta e dei suoi abitanti.
IL PROGRAMMA E I RELATORI.
Quattro le sessioni previste: la prima, dedicata a “Implementing sustainability reporting between regulation and standards” affronta l'implementazione del reporting di sostenibilità tra requisiti normativi e standard di settore. Mentre le normative forniscono un quadro di riferimento per la conformità, gli standard offrono invece una guida per le pratiche di rendicontazione efficaci. Le aziende devono quindi saper muoversi con attenzione in questo panorama, assicurandosi che il loro reporting non solo soddisfi gli obblighi di legge, ma si allinei anche alle migliori pratiche per migliorare la trasparenza e la credibilità.
I relatori della sessione saranno Chiara Del Prete, Chairwoman, Sustainability Reporting Technical Expert Group (TEG) – EFRAG e John Knights, Head of Services - Global Reporting Initiative (GRI)
Nella seconda sessione verrà trattato il tema “Sustainability in business: between dreams and reality” con Alessandro Mantini, Senior Manager, Sustainability Reporting - MFE Group (MediaForEurope), Marina Sabinina, ESG and Sustainable Finance Manager di A2A e Luca Molinari, Manager (EMEA) - Morningstar Sustainalitycs. Si parlerà di come la sostenibilità in ambito aziendale si colloca a cavallo tra obiettivi aspirazionali e attuazione pratica. Sebbene molte aziende aspirino a integrare la sostenibilità nelle loro attività, il viaggio dalla visione alla realtà presenta spesso numerose sfide: dal bilanciamento delle considerazioni finanziarie a breve termine alla navigazione in complesse catene di fornitura e paesaggi normativi, le aziende incontrano ostacoli che richiedono soluzioni innovative e impegno dedicato. Il successo sta nel colmare il divario tra i sogni di un futuro sostenibile e le azioni tangibili necessarie per realizzarlo.
Il tema della disclosure e delle iniziative sulla biodiversità verrà affrontato nella terza e quarta sessione, con i relatori Marco Lambertini, Convener - Nature Positive Initiative, Philippe Diaz, Member of the Sustainability Reporting Technical Expert Group (TEG) – EFRAG, Rossella Iorio, Head of ESG service excellence – Unicredit, William Nicolle, ESG Analyst, Fellow of UBS Sustainability and Impact Institute – UBS. Le aziende, in particolare nel settore bancario, riconoscono sempre più l'importanza dei rischi finanziari e come sia importante il potenziale impatto della perdita di biodiversità e del degrado degli ecosistemi sulla stabilità economica. Questi rischi comprendono una serie di fattori, tra cui i rischi fisici derivanti da eventi legati al cambiamento climatico, i rischi di transizione associati al passaggio a pratiche più sostenibili e i rischi di responsabilità derivanti da danni ambientali. Le banche stanno iniziando a integrare queste considerazioni nei loro quadri di gestione del rischio, valutando l'esposizione ai settori che dipendono dai servizi ecosistemici e incorporando criteri ambientali nelle decisioni di prestito e investimento. Così facendo, le istituzioni finanziarie possono contribuire a promuovere la resilienza di fronte alle sfide ambientali, salvaguardando al contempo il valore finanziario a lungo termine per loro stesse e per i loro stakeholder.
Andrea Tenucci e Lino Cinquini, coordinatori del “Sustainable Business” Think Tank per l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, spiegano come “la sostenibilità è entrata nel linguaggio comune aziendale ed è riuscita a permeare qualunque funzione aziendale. In particolare, in questa seconda edizione del Think Tank abbiamo deciso di dedicare attenzione a questioni che riguardano la biodiversità e stimolare i partecipanti a riflettere su come l’inclusione del capitale naturale nelle decisioni aziendali rappresenti una questione aperta e rilevante per il futuro.”