C’è un qualunque altro strumento finanziario che in azienda sia stato oggetto
di disprezzo più del BUDGET annuale – e c’è un qualunque altro strumento che lo
abbia meritato di più? CFO, manager, consulenti e accademici: tutti hanno spesso
sottolineato i difetti, sia del processo di budgeting, sia del prodotto finale,
che diventa sempre meno attendibile mese dopo mese.
“Il problema fondamentale che ho con i budget è che sono basati sull’assunto che
in futuro si riveleranno errati” afferma Steve Player, Direttore dei programmi
per il Nord America della Beyond Budgeting Round Table, un network di
apprendimento con più di 60 membri in Nord America. “Talvolta l’economia si
rafforza, talvolta si indebolisce. Il budget inchioda tutti ad un ciclo annuale.
C’è bisogno di muoversi più velocemente di così, di essere più agili.
L’allocazione delle risorse non può essere un unico evento annuale. La banca
d’investimento deve essere aperta tutto l’anno” continua Player.
Player è uno dei più importanti consulenti, categoria in aumento costante, che
cercano di persuadere le aziende a ridurre – o ad eliminare direttamente - il
loro affidamento sullo strumento di planning che loro sostengono essere inadatto
ad un mondo più volatile e competitivo. Vogliono che le aziende velocizzino il
ritmo, utilizzando tecniche quali il rolling forecast e la scenario planning,
rese incredibilmente flessibili da pianificazioni di facile uso, e da
applicazioni di forecasting che possono analizzare grandi moli di dati quasi in
tempo reale.
Di seguito, Player e altri 3 consulenti ci dicono come stanno aiutando le
aziende ad adottare metodi più frequenti ed accurati, per fissare obiettivi e
distribuire (o redistribuire) risorse.
Let it Roll
Il problema del budget tradizionale, dice Player, è che gli si chiede di
assolvere a troppi compiti e così non ne porta a termine bene nessuno. Fissare
obiettivi e premi, ad esempio. “Noi affermiamo che pagheremo le persone per
raggiungere i loro obiettivi nel budget” dice Player. “Ma se la paga è correlata
al raggiungimento dei target, tutti vorranno negoziare e abbassare quei target.
Al contempo, non stiamo accrescendo il valore, ma anzi lo stiamo contrastando”.
[…]
Liberarsi dal budget
Che significa, per esempio, spostarsi da target e premi fissi, a target e
premi contingenti. “Non conta tanto quanto fai bene, ma conta soprattutto quanto
fai bene in relazione alle opportunità e al mercato”. La pianificazione deve
essere dinamica, capace di rispondere più rapidamente ai cambiamenti
dell’industria e dell’economia.
Un procedimento mensile
“Il budget è sempre un punto di partenza e la maggior parte delle aziende
probabilmente non lo abbandonerà mai” concede John Macrae, un protagonista
nell’accounting e nella consulenza per l’azienda CohnReznick. “Lo vedono come un
documento di comando e controllo – l’elemento che hanno per far sì che le
persone debbano rendere conto di qualcosa”. […] Macrae spinge le aziende ad
usare il budget come input iniziale e poi ad adottare un approccio collaborativo
nella pianificazione, coinvolgendo le operations ed il finance, per cui una
previsione rivista continuamente, completa il budget e guida il business […].
Redistribuzione radicale
[…] Radicale sì, ma non nuova. Si tratta dello “Zero-based budgeting” che fu in
voga negli anni Settanta , quando il Presidente Jimmy Carter incaricò il governo
federale di utilizzarlo. […] La formula è anche appropriata per le aziende
individuali quando le dinamiche di mutazioni del mercato richiedono loro di
cambiare la loro struttura dei costi e la distribuzione delle risorse.
Su questi temi la communit dei CFO si confronterà a Milano nel corso di (RE)Inventing Finance, 27 novembre
Fonte: http://ww2.cfo.com/
In arrivo una piccola rivoluzione fiscale per gli Italiani: sono infatti numerose e significative le novità introdotte dalla nuova Legge Delega sul Fisco, approvata in via definitiva il 27 febbraio scorso dalla Camera dei Deputati, dopo un complesso iter parlamentare, ma a larga maggioranza (nessun contrario, 309 sì e 99 astenuti). La legge conferisce una delega al Governo che entro un anno dovrà procedere per realizzare un sistema fiscale «più equo, trasparente e orientato alla crescita», così come recita il titolo del documento.
Tra i 16 articoli previsti dalla riforma (Legge n.23 dell’11 marzo 2014), figurano molti temi di grande impatto per i CFO aziendali: dalla revisione del sistema fiscale, alla tassazione dei redditi d'impresa, dall'abuso del diritto e tax compliance, alla revisione dell’apparato sanzionatorio, dal rafforzamento dei sistemi di gestione e controllo del rischio fiscale, all’implementazione della fatturazione elettronica e alla fiscalità ambientale.
Si prefigura dunque uno scenario ricco di cambiamenti e di adeguamenti per i Direttori Finanziari, Fiscali, Amministrativi e i Controller aziendali italiani. Tra i temi principali, la ridefinizione della tassazione dei redditi di impresa, contenuta negli articoli 11-12 e 13: in previsione l’assimilazione all’IRES dell’imposizione sui redditi aziendali, con un’aliquota proporzionale, nuove norme per ridurre le incertezze nella determinazione del reddito e della produzione netta, al fine di favorire l'internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia. Inoltre in materia di IVA si prevede la semplificazione dei sistemi speciali.
Un altro punto destinato ad avere conseguenze operative molto incisive,
sull’attività lavorativa degli amministratori finanziari e dei controller
aziendali, è senz’altro l’articolo 6, relativo alla necessità di adottare un
adeguato sistema di gestione e controllo del rischio fiscale. E’ infatti
predisposto dalla Legge Delega che i contribuenti di maggiori dimensioni che
intendano partecipare al regime di cooperazione rafforzata, debbano dotarsi di
un “sistema aziendale strutturato di gestione e di controllo del rischio
fiscale” ossia un Tax Control Framework. Questo strumento consentirà alle
aziende, non solo di poter aderire a programmi di cooperazione rafforzata, ma
soprattutto di individuare e gestire i propri rischi fiscali in un contesto
difficile a causa della complessità della materia e delle potenziali ricadute
reputazionali.
Molte le ulteriori novità, quali la revisione del sistema sanzionatorio penale,
secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità (articolo 8), ma anche la
definizione più puntuale delle fattispecie di elusione ed evasione fiscale e
delle relative conseguenze sanzionatorie, il rafforzamento dei controlli fiscali
in relazione alle frodi carosello, agli abusi nelle attività di money tranfer o
di trasferimento di immobili, i fenomeni di transfer pricing e di
delocalizzazione fittizia di impresa, nonché la fattispecie di elusione fiscale.
Si prevede quindi che siano esplicitati i metodi di pagamento sottoposti a
tracciabilità e che sia incentivato l’utilizzo della fatturazione elettronica
(articolo 9).
Questi e molti altri, i temi che verranno approfonditi nei prossimi eventi di
Business International – Fiera Milano Media, dedicati ai direttori finanziari,
amministrativi ed ai controller aziendali. In queste occasioni, ma anche sul
sito web e sulla Community CFO, sarà anche possibile seguire gli adeguamenti, le
modifiche e le novità che interverranno sulla Legge Delega Fiscale, partecipare
al dibattito anche in vista della “Indagine conoscitiva sugli organismi della
fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco”, avviata dalla Commissione
Finanze e Tesoro del Senato dal febbraio 2014.
Un ruolo sempre più legato al cost management, quello del Chief Financial
Officer di impresa, ma anche una funzione di grande supporto per
l’Amministratore Delegato ed il board. Il Direttore Finanziario assume oggi
sempre più il compito del contenimento dei costi, del risparmiatore aziendale e
gestore del cash management, che in tempo di crisi significa “trovare liquidità
in caso di esigenza” e quindi essere punto cruciale per la gestione
dell’impresa.
Questo il ritratto che emerge dai risultati della survey che Business
International – Fiera Milano Media ha svolto, in collaborazione con Oracle, per
delineare e studiare il ruolo e le mansioni del CFO nel XI secolo. L’indagine,
svolta con modalità quantitative tra 75 CFOs di aziende con fatturato superiore
ai 200 milioni di euro, ci delinea un ritratto a tutto campo sia della figura
professionale sia dell’area amministrazione finanza e controllo.
Secondo gli stessi intervistati, alla funzione aziendale in questione, viene
oggi richiesto principalmente di: ridurre e contenere i costi operativi
(priorità al 53%), garantire il finanziamento e la liquidità a costi accessibili
(necessità fondamentale al 51%), fornire informazioni al board per decisioni di
business (49%), mentre in seconda battuta viene anche richiesto di influenzare
le stesse scelte di affari e le priorità operative (37%), di adeguarsi ai
cambiamenti nella normativa fiscale e/o contabile (36%), di sostenere processi
di turnaround (36%) ed in ultimo di ristrutturare il debito (12%).
Sempre in base al parere dei Direttori Amministrazione Finanza e Controllo
intervistati, le principali competenze necessarie per il proprio ruolo, oggi e
nel XXI secolo, sono in prevalenza quelle di: sostenere e supportare le
decisioni del Board/Ceo e nell’avere una visione strategica e di team leadership
(entrambe le mansioni contano al 76% e figurano prima di tutte le altre). In
secondo piano si posizionano anche la gestione delle relazioni con gli
stakeholders (che totalizza un 63%), il change management (61%), l’adeguata
conoscenza del business e del mercato in cui si opera (57%), la comunicazione
interna verso il management (47%). Solo in ultimo figurano la facilitazione dei
processi di crescita sostenibile e profittevole (28%) e la dimestichezza con la
tecnologia (24%).
La sfida è quella di comprendere al più presto le opportunità future: nei
prossimi decenni (e quindi nel corso del XXI secolo inoltrato) il CFO
modificherà le sue priorità, anteponendo la pianificazione ed il controllo al
cost saving, oppure no? Per valorizzare il proprio contributo al business e
comprendere quale direzione seguire nei prossimi anni, la community dei CFO
italiani si è quindi data appuntamento il 10 giugno p.v. a Milano in
occasione del “CFO Summit” di Business International, l’unico evento italiano
che analizza in dettaglio sfide, prospettive, innovazioni e possibilità di
ricollocamento, per questa importante categoria professionale.
I risultati di una recentissima survey condotta da Business International
- e presentata lo scorso 27 marzo a Milano in occasione del GLOBAL
RISK FORUM, conferenza leader in Italia in materia di Enterprise Risk
Management – svelano come tra i principali rischi emergenti monitorati, studiati
e calcolati da imprese di varie dimensioni e merceologie, vi siano proprio il
Rischio Compliance e Regolatorio al primo posto (per il 15% ca degli
intervistati), che svetta nel ranking insieme al Rischio Finanziario (sempre per
il 15% ca degli intervistati). Seguono a ruota il Rischio Paese, con quasi il
10% delle risposte, il Social Media Risk e Reputazione (ca il 9%), il
Rallentamento dei consumi ,a parità di posizionamento con il Rischio Frodi (per
quasi l’8% delle risposte) ed infine chiudono la classifica le Azioni di
responsabilità verso gli apicali, il Cyber Risk ed il Rischio Ambientale (ognuno
con quasi il 6% delle risposte).
L’indagine, realizzata nel marzo 2014 con interviste tramite invio di
questionari online (CAWI: Computer Assisted Web-based Interviewing) e successivo
follow-up telefonico (CATI: Computer Assisted Telephone Interviewing), per un
target di figure direttamente coinvolte nel processo di Risk Management di 100
diverse imprese manifatturiere e di servizi, ha inteso individuare il
posizionamento organizzativo della funzione di Risk Management, ma anche
effettuare una mappatura dei rischi emergenti e conoscere l’approccio di
gestione e mitigazione delle aziende.
Tra le aziende monitorate, il 16% registra un fatturato compreso tra i 3 e i 10
milioni di euro, mentre il restante 84% supera i 50 milioni di euro; il 64%
delle stesse è quotato in borsa, mentre il residuo 36% no. In questo quadro di
indagine, la ricerca ha rilevato che la maggior parte degli uffici Risk
Management analizzati (il 40% del campione) sono inseriti all’interno della
Direzione Amministrativa e Finanziaria, o direttamente in staff alla Direzione
Generale (nel 32% dei casi), oppure nella Direzione Legale e Compliance per il
16% del campione e in altre e varie soluzioni per il 12%. Inoltre nel 40% degli
eventi monitorati, l’ufficio Risk Management è composto da un numero variabile
tra le 3 e le 5 persone, per il 32% da zero a 2, per il 12% da 6 a 8 e, nel 16%
dei casi, il dipartimento supera le 8 unità.
Da rilevare infine che l’approccio agli Emerging Risks è risultato essere, tra
le aziende analizzate, per il 64% formalizzato (ovvero esistono adeguate policy
e consapevolezza), per il 20% non formalizzato (ma viene comunque svolto), per
il 12% limitato ad alcuni ambiti e per il restante 4% non viene svolto (il
problema è trascurato).
Molti di questi dati sono stati oggetto di analisi e dibattito nel corso dell’evento: tra i numerosi esponenti del Risk Management italiano ed internazionale, sono intervenuti anche: David Alexander, Professor of Risk and Disaster Reduction, Institute for Risk and Disaster Reduction University College London - Francesco Chiappetta, General Counsel, Pirelli- Dario Giovara, Managing Partner, Malyda Risk Consulting - Diego Invernizzi Country Governance & Risk Manager, IKEA Italia Retail - Sandra Mori, General Counsel, Coca-Cola Europe - Marco Terzago, Risk/Insurance Manager South-Europe & Asia, SKF Industrie - Paul Woehrmann, Head of Captive Services, Zurich Insurance Company, EMEA, AsiaPac, LATAM.
Per visualizzare alcuni degli interventi,
clicchi qui.
Il dibattito su questi temi continua nel mese di Ottobre a Roma nel corso di
un nuovo evento Business International
Lo scorso 16 aprile a Roma ed il 23 giugno a Bologna una platea di 60 Chief
Financial Officer si è confrontata sulle strategie per la gestione del capitale
circolante e l’ottimizzazione dei flussi di cassa, che mai come in questo
momento assumono una rilevanza fondamentale nella strategia aziendale, nel corso
del Working Capital Optimization & Cash Flow Management, roadshow
organizzato da Business International – Fiera Milano Media, in collaborazione
con American Express che, a partire da Settembre, farà tappa a Milano.
A moderare i lavori della tappa di Roma è stato Alberto Tron, Professore
incaricato presso l’Università di Pisa e Presidente del Comitato Tecnico
Financial Reporting Standard di Andaf che ha presentato i risultati di alcune
recenti ricerche dell’Università di Pisa ed Andaf, sulle relazioni tra
performance finanziarie (2004-2007) ed economiche (2009-2011). Gli studi,
effettuati su 52 società quotate presso Borsa Italiana selezionando le worst
performance in termini di redditività, hanno evidenziato, attraverso analisi
empiriche, la forte correlazione tra la gestione del capitale circolante e la
redditività d’impresa: il management della cassa di oggi infatti influenzerà i
risultati economici di domani. L’invito rivolto a tutti i manager presenti è
stato pertanto quello di lavorare sulla performance reddituale dell’impresa,
prestando molta attenzione alla qualità del fatturato, dei processi, degli asset
aziendali quali i crediti.
A Bologna è stato Stefano Zambon, Professore Ordinario di Economia
Aziendale, Università di Ferrara ad aprire e moderare i lavori della giornata
mettendo in evidenza l’importanza degli aspetti organizzativi e culturali nella
corretta gestione del Working Capital auspicando Stretta interazione/visione
integrata tra area commerciale, area degli approvvigionamenti e direzione
finanziaria (verifica clienti, rischio fornitori, termini di pagamento)
Andrea Bernardini, Sales Director Global Corporate Payments, American
Express e Roberto Galati, Director – Business Development Global
Corporate Payments – Italy di American Express, rispettivamente nelle
tappe di Bologna e Roma hanno illustrato i metodi attraverso cui l’azienda
supporta le corporate nell’ottimizzazione del capitale circolante: American
Express ha infatti adottato un modello che consente alle aziende di liberare
capitale per lo sviluppo e mettere in sicurezza il proprio conto economico. Ogni
realtà quando agisce come cliente ha l’obiettivo di allungare i tempi di
pagamento e garantirsi fornitori affidabili, mentre come fornitore ha
l’obiettivo di farsi pagare il prima possibile anticipando i crediti commerciali
e ridurre l’impatto sull’insoluto. American Express si inserisce proprio in
questo contesto facilitando il processo di incasso e pagamento a vantaggio di
fornitore e cliente.
Entrambe le iniziative hanno visto protagonisti i CFO in una tavola rotonda
finale a cui hanno partecipato Carmine Scoglio, Responsabile
Amministrazione di Poste Italiane che ha presentato i risultati raggiunti
in seguito all’introduzione di una nuova procedura a supporto del credit and
cash management, Rosella Beccaglia, che ha condiviso con i presenti la
cultura di Arnoldo Mondadori Editore orientata al cash flow ed alla
performance finanziaria, Roberto Gualandri, CFO de La Cascina, ha
poi analizzato le modalità attraverso cui la società ha potuto aumentare i tempi
di pagamento e ridurre quelli di incasso - con miglioramenti sul capitale
circolante -attraverso due importanti strumenti quali il reverse factoring ed il
supporto di American Express. Davide Conti di Obiettivo Lavoro ha
inoltre illustrato strumenti, policies e sistemi gestionali per una gestione del
working capital efficace ed efficiente: la stessa società lavorando con Amex
è riuscita a contenere il rischio default sui clienti ottenendo risparmi
importanti sulle condizioni dei fornitori. Marco Tierno, CFO di GH
Italia, società operante nell’handling aeroportuale ha messo in evidenza le
diverse soluzioni utilizzate per liberare cassa e migliorare il networking
capital in relazione alle diverse linee di business in cui opera ed infine
Paolo Billi, CFO, Sacmi Imola ha illustrato le procedure interne per
la gesiotne ed il presidio del Working Capital ed il ruolo che assume il CFO nel
governo di questo processo.
I partecipanti hanno concluso l’incontro con una visita guidata
riservata presso il Vicus Caprarius, area archeologica di circa 400
mq e profonda 9 metri situata nei pressi l'ex Cinema Trevi, a pochi passi dalla
famosissima Fontana di Trevi mentre a Bologna con un tour guidato presso la
città ed una visita al Museo Anatomico.
Internet: a settembre torna a Roma la social media week. Dal 22 al 26, in
contemporanea con altre 11 citta' del mondo
(ANSA) La Social Media Week torna a Roma dal 22 al 26 settembre: sara'
organizzata da Business International - Fiera Milano Media e si svolgera' come
sempre in contemporanea in cinque continenti: oltre a Roma, Londra, Berlino,
Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney, Toronto, Mumbai, Miami, Rotterdam,
Chicago. Nata per approfondire e condividere le idee piu' originali, le nuove
tendenze tecnologiche e l'impatto dei Social media sulle imprese, la societa' e
la cultura, la Social Media Week ospita ogni anno circa 2.500 eventi,
coinvolgendo 100 mila partecipanti e oltre 1 milione di followers, e ha
l'obiettivo di diffondere le nuove potenzialita' che la rete e i Social media
sono in grado di offrire. Una settimana di appuntamenti e percorsi tematici su
un unico global theme: "The Future of Now: Always-on, Always Connected", che
renderanno Roma protagonista tra le dodici città coinvolte. "La Social Media
Week rappresenta un'occasione di rilievo internazionale - commenta Antonio
Greco, Ad di Fiera Milano Media - volto a focalizzare l'attenzione sulla grande
importanza del digitale e dei Social media nello sviluppo delle attivita' delle
aziende, del business, dei network professionali e del collegamento tra le
persone. Un mondo che e' entrato a far parte della vita di tutti, da cui non si
puo' prescindere e da cui si devono trarre spunti, idee e tendenze". E'
possibile candidarsi per diventare protagonista della Social Media Week di Roma
ospitando e realizzando uno o piu' eventi, partecipando come speaker o
diventando partner. Maggiori informazioni sul sito www.socialmediaweek.
INTERNET: TORNA SOCIAL MEDIA WEEK, 2.500 EVENTI E 100.000 PARTECIPANTI
(Adnkronos) Ben 2.500 eventi, 100.000 partecipanti e oltre un milione di
followers. Sono i numeri della social media week, che si terra' a Roma dal 22 al
26 settembre, con l'obiettivo di diffondere le nuove potenzialita' che la rete e
i social media sono in grado di offrire. L'evento, che sara' organizzato da
Business international-Fiera Milano media, si svolgera' come sempre in
contemporanea in 5 continenti (Nord America, Sud America, Asia, Africa ed
Europa): Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney, Toronto,
Mumbai, Miami, Rotterdam, Chiacago e soprattutto Roma. La settimana di
appuntamenti e percorsi tematici, avra' come tema principale 'The Future of Now:
Always-on, Always Connected', che renderanno Roma protagonista tra le 12 citta'
coinvolte. La social media week, spiega l'amministratore delegato Fiera Milano
Media, Antonio Greco, ''rappresenta un'occasione di rilievo internazionale,
volta a focalizzare l'attenzione sulla grande importanza del digitale e dei
social media nello sviluppo delle attivita' delle aziende, del business, dei
network professionali e del collegamento tra le persone. Un mondo che e' entrato
a far parte della vita di tutti, da cui non si puo' prescindere e da cui si
devono trarre spunti, idee e tendenze''. E' possibile candidarsi, per diventare
protagonista della social media week di Roma, ospitando e realizzando uno o piu'
eventi, partecipando come speaker o diventando partner.
Internet: a settembre torna a Roma la "Social Media Week"
(AGI) La Social Media Week torna a Roma dal 22 al 26 settembre, sara'
organizzata da Business International - Fiera Milano Media e si svolgera' come
sempre in contemporanea in 5 continenti (Nord America, Sud America, Asia, Africa
ed Europa). Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney,
Toronto, Mumbai, Miami, Rotterdam, Chiacago e soprattutto Roma. Nata per
approfondire e condividere le idee piu' originali, le nuove tendenze
tecnologiche e l'impatto dei Social media sulle imprese, la societa' e la
cultura, ospita ogni anno circa 2.500 eventi coinvolgendo 100.000 partecipanti e
oltre 1.000.000 di followers e ha l'obiettivo di diffondere le nuove
potenzialita' che la rete e i Social media sono in grado di offrire. Oggi e'
considerata tra i piu' importanti, coinvolgenti ed innovativi eventi al mondo.
Una settimana di appuntamenti e percorsi tematici su un unico global theme: "The
Future of Now: Always-on, Always Connected", che renderanno Roma protagonista
tra le 12 citta' coinvolte. Un tema unico come occasione per studiare a fondo il
cambiamento che a livello globale sta coinvolgendo tutte le citta' del mondo,
fornendo un quadro di riferimento per affrontare le questioni relative
all'impatto dei social media e della tecnologia sulla realta' di ogni giorno.
"La social Media Week rappresenta un'occasione di rilievo internazionale -
commenta Antonio Greco, AD di Fiera Milano Media - volto a focalizzare
l'attenzione sulla grande importanza del digitale e dei social media nello
sviluppo delle attivita' delle aziende, del business, dei network professionali
e del collegamento tra le persone. Un mondo che e' entrato a far parte della
vita di tutti, da cui non si puo' prescindere e da cui si devono trarre spunti,
idee e tendenze."
La "Social Media Week" torna a Roma a settembre. Si svolgerà in contemporanea
nei cinque continenti
(TMNews) - La "Social Media Week" torna a Roma dal 22 al 26 settembre,
organizzata da Business International - Fiera Milano Media. L'evento si svolgerà
come sempre in contemporanea in cinque continenti (Nord America, Sud America,
Asia, Africa ed Europa). Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo,
Sydney, Toronto, Mumbai, Miami, Rotterdam, Chiacago e soprattutto Roma. Nata per
approfondire e condividere le idee più originali, le nuove tendenze tecnologiche
e l'impatto dei social media sulle imprese, la società e la cultura, la "Social
Media Week" ospita ogni anno circa 2.500 eventi coinvolgendo 100.000
partecipanti e oltre 1.000.000 di followers e ha l'obiettivo di diffondere le
nuove potenzialità che la rete e i social media sono in grado di offrire. Oggi è
considerata tra i più importanti, coinvolgenti ed innovativi eventi al mondo.
Una settimana di appuntamenti e percorsi tematici su un unico global theme: "The
Future of Now: Always-on, Always Connected", che renderanno Roma protagonista
tra le 12 città coinvolte. Un tema unico come occasione per studiare a fondo il
cambiamento che a livello globale sta coinvolgendo tutte le città del mondo,
fornendo un quadro di riferimento per affrontare le questioni relative
all'impatto dei social media e della tecnologia sulla realtà di ogni giorno. "La
Social Media Week rappresenta un'occasione di rilievo internazionale - commenta
Antonio Greco, AD di Fiera Milano Media - volto a focalizzare l'attenzione sulla
grande importanza del digitale e dei social media nello sviluppo delle attività
delle aziende, del business, dei network professionali e del collegamento tra le
persone. Un mondo che è entrato a far parte della vita di tutti, da cui non si
può prescindere e da cui si devono trarre spunti, idee e tendenze."
Torna la Social Media Week. Per approfondire nuove tendenze tecnologiche e
impatto dei social media
(Italpress) La Social Media Week torna a Roma dal 22 al 26 settembre. Sara’
organizzata da Business International – Fiera Milano Media e si svolgera’ come
sempre in contemporanea in 5 continenti (Nord America, Sud America, Asia, Africa
ed Europa). Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney,
Toronto, Mumbai, Miami, Rotterdam, Chiacago e soprattutto Roma. Nata per
approfondire e condividere le idee piu’ originali, le nuove tendenze
tecnologiche e l’impatto dei social media sulle imprese, la societa’ e la
cultura, la Social Media Week ospita ogni anno circa 2.500 eventi coinvolgendo
100.000 partecipanti e oltre 1.000.000 di followers e ha l’obiettivo di
diffondere le nuove potenzialita’ che la rete e i social media sono in grado di
offrire. Oggi e’ considerata tra i piu’ importanti, coinvolgenti ed innovativi
eventi al mondo. Una settimana di appuntamenti e percorsi tematici su un unico
global theme: “The Future of Now: Always-on, Always Connected”, che renderanno
Roma protagonista tra le 12 citta’ coinvolte. Un tema unico come occasione per
studiare a fondo il cambiamento che a livello globale sta coinvolgendo tutte le
citta’ del mondo, fornendo un quadro di riferimento per affrontare le questioni
relative all’impatto dei social media e della tecnologia sulla realta’ di ogni
giorno.
A settembre torna a Roma la Social Media Week. Organizzato da Business
International-Fiera Milano Media, l'evento si svolgera' dal 22 al 26 settembre
2014
(ilVelino/AGV NEWS) La Social Media Week torna finalmente a Roma dal 22 al
26 settembre, sara' organizzata da Business International - Fiera Milano Media e
si svolgerà come sempre in contemporanea in 5 continenti (Nord America, Sud
America, Asia, Africa ed Europa). Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles,
Sao Paulo, Sydney, Toronto, Mumbai, Miami, Rotterdam, Chiacago e soprattutto
Roma. Nata per approfondire e condividere le idee piu' originali, le nuove
tendenze tecnologiche e l'impatto dei Social media sulle imprese, la societa' e
la cultura, la Social Media Week ospita ogni anno circa 2.500 eventi
coinvolgendo 100.000 partecipanti e oltre 1.000.000 di followers e ha
l'obiettivo di diffondere le nuove potenzialita' che la rete e i Social media
sono in grado di offrire. Oggi e' considerata tra i piu' importanti,
coinvolgenti ed innovativi eventi al mondo. Una settimana di appuntamenti e
percorsi tematici su un unico global theme: "The Future of Now: Always-on,
Always Connected", che renderanno Roma protagonista tra le 12 citta' coinvolte.
Un tema unico come occasione per studiare a fondo il cambiamento che a livello
globale sta coinvolgendo tutte le citta' del mondo, fornendo un quadro di
riferimento per affrontare le questioni relative all'impatto dei Social media e
della tecnologia sulla realta' di ogni giorno. "La Social Media Week rappresenta
un'occasione di rilievo internazionale - commenta Antonio Greco, AD di Fiera
Milano Media - volto a focalizzare l'attenzione sulla grande importanza del
digitale e dei Social media nello sviluppo delle attivita' delle aziende, del
business, dei network professionali e del collegamento tra le persone. Un mondo
che e' entrato a far parte della vita di tutti, da cui non si puo' prescindere e
da cui si devono trarre spunti, idee e tendenze." Dallo scorso 23 Aprile e'
possibile candidarsi per diventare protagonista della Social Media Week di Roma
ospitando e realizzando uno o piu' eventi, partecipando come speaker o
diventando partner. Maggiori informazioni sono gia' disponibili sul sito
www.socialmediaweek.org/rome.