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EVENTS, TRAINING & DIGITAL CONTENT
for Executive

Business International nasce nel 1987 come spin-off di The Economist con cui organizza in Italia eventi come Business Roundtable e Tavola Rotonda con il Governo Italiano e produce conferenze, corsi di formazione e gruppi di lavoro di benchmarking per senior executive manager di aziende italiane e multinazionali.

Oggi Business International è parte del Gruppo Fiera Milano - il più grande operatore fieristico e congressuale italiano e uno dei maggiori al mondo - ed è attiva su Milano e su Roma nella organizzazione di annual conferences, nella produzione di corsi di formazione e nella  generazione di  opportunità di networking per manager e aziende.
 

EVENTS TRAINING DIGITAL CONTENT

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CALENDARIO EVENTI

TOP SPEAKER

Walter Veltroni
Scrittore e saggista

Nunzia Ciardi
Vice Direttore Generale
Autorità per la Cybersicurezza Nazionale, ACN

Paolo Crepet
Psichiatra, Sociologo e Scrittore

Maura Latini
Amministratrice Delegata
Coop

Federico Ghizzoni
Presidente
Rothschild & Co Italia

Carmen Carulli
CPO
L’Oreal

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SPONSORSHIP OPPORTUnitIES

Gli eventi di Business International riuniscono i decision maker delle principali business community e costituiscono occasioni uniche per entrare in contatto diretto con rappresentanti qualificati del mondo aziendale, istituzionale ed accademico.

Oltre 200 Aziende ogni anno scelgono i nostri eventi per fidelizzare clienti, generare lead, entrare in mercati emergenti, individuare nuove opportunità di business..

Sponsorship Speaking  Eventi Ad Hoc

NEWS & MEDIA

SMXL Milan 2023 - Charles Farina
Google Analytics 4 and Adobe Analytics Lead, Asdwerve,
VAI
AIXA Summit 2023 - Prof. David J. Gunkel
Professore del Dipartimento della Comunicazione e autore, Northern Illinois University
VAI
RE-Inventing Finance 2023 - Paolo Casalino
Direttore Generale, UDM PNRR, Ministero delle Imprese e del Made in Italy
VAI
Supply Chain & Procurement
TECNOLOGIA E CONSULENZA, I VERI SEGRETI DI UN BUSINESS TRAVEL MANAGEMENT DI SUCCESSO

Il Business Travel, o anche corporate travel, per definizione è un viaggio d’affari intrapreso esplicitamente per motivi di lavoro o per espandere le operazioni aziendali. Esso include il viaggio in un altro ramo dell'azienda, o in un luogo diverso per incontrare fornitori e acquirenti, o per conferenze ed eventi dedicati al mondo dell’impresa. Negli ultimi anni, la rapida crescita della globalizzazione ha accelerato la tendenza dei professionisti a spostarsi per lavoro, includendo nelle attività svolte nel corso delle trasferte anche incontri con i clienti, promozione di marchi e prodotti, espansione del business, formazione e incentivi dei dipendenti. A tal punto che, secondo una recente ricerca di Statista, la dimensione del mercato globale dei viaggi d’affari ha raggiunto 1.1 trilioni di dollari nel 2023 e, guardando al futuro, il settore potrebbe raggiungere un valore di oltre 1,9 trilioni di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita (CAGR) del 6,3% nel periodo analizzato.

In questo contesto, l’Italia nel 2023, secondo i dati della Global Business Travel Association, ha superato i 34 miliardi di dollari di valore, con una crescita del 43% rispetto all’anno precedente, e nel 2024 potrebbe raggiungere i 38 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del +11%. Una proiezione, in rallentamento rispetto all’accelerazione avuta l’anno scorso, che però, guardando al futuro, offre la previsione di una stabilizzazione dei valori in positivo, con una prospettiva di aumento dei volumi al 2027 che potrebbe attestarsi sui 42 miliardi di dollari.

 

L’INNOVAZIONE: IL VERO DRIVER DELLA CRESCITA DEL BUSINESS TRAVEL

Nello scenario di crescita resiliente in cui siamo immersi, quindi, è possibile notare come, da una parte, il mercato globale sia influenzato principalmente dalla crescente digitalizzazione nei settori del turismo e delle imprese e la crescente penetrazione di tecnologie emergenti, come IoT, Blockchain e intelligenza artificiale, ha consentito, sia ai viaggiatori che agli operatori di viaggio, di dare vita a processi più rapidi e semplificati. Inoltre, la realtà virtuale (VR) ha permesso di promuovere anche customer experience migliori, più efficienti e personalizzate, rafforzando, così, la crescita del mercato stesso. A tal punto che, secondo una recente ricerca realizzata da Gattinoni Business Travel insieme con Travel for Business, il 37% dei Travel Manager intervistati prevede che i tool basati sull’IA forniranno nuove prospettive, quali analisi avanzate, previsioni accurate e ottimizzazione dei costi, e, grazie a questi strumenti, i Travel Manager evolveranno le proprie competenze, sfruttando i vantaggi proposti da tali tecnologie. Secondo i professionisti intervistati, inoltre, l’IA offrirà l’opportunità di acquisire maggiori consapevolezze in merito a strategie di viaggio e allocazione dei budget e, in questo senso, il 79% di loro prevede che entro il 2030 le grandi aziende faranno un più ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale e degli assistenti virtuali per la gestione dei viaggi. Ma, come dicevamo anche prima, non è tutto. Lutilizzo di blockchain, per garantire la tracciabilità e la sicurezza delle transazioni e dei dati relativi ai viaggi, riducendo i rischi di frodi e manipolazioni, è risultato rilevante nella ricerca, ottenendo l’82% di approvazione. Mentre, il 77% dei rispondenti si è detto interessato alla creazione di ecosistemi di viaggio interconnessi in cui le diverse fasi del viaggio (trasporto, alloggio, ristorazione, attività) sono integrate e personalizzate, per offrire un’esperienza olistica. Il 57% del campione, infatti, prevede l’imminente integrazione di dispositivi indossabili e tecnologie biometriche per semplificare il check-in, il controllo dei documenti e la sicurezza durante i viaggi, integrazione che mira a rendere l’intero processo di viaggio più fluido e sicuro, arrivando perfino, nel 57% dei casi, a individuare una possibile attuazione di questa visione futuristica nell’adozione del Metaverso, come ambiente nel quale effettuare queste operazioni, anche se sposta una possibile concretizzazione di questa strategia a dopo il 2030.Il Business Travel, oggi, è sempre di più tecnologia – ha commentato Elena Carlino, Direttrice Commerciale Gattinoni Business Travel. Nel nostro mondo, in realtà, l’adozione tecnologica è un workflow che nasce dalla richiesta dell’azienda cliente e si articola in tutta una serie di servizi che andiamo a proporre e che portano all’implementazione di sistemi IT integrati. Sotto questo profilo, infatti, nel mondo dei viaggi d’affari, quando si parla di tecnologia, si intende sottolineare la necessità d’integrazione dei vari ERP aziendali attraverso i sistemi e le soluzioni proposte. Quindi, in questi anni, come leader di settore in Italia, abbiamo sicuramente lavorato affinché questo processo diventasse sempre più fluido e performante per le imprese, che più spesso ci chiedono di adeguarci alle loro dinamiche ed esigenze interne”. Necessità che, nonostante i continui progressi tecnologici, spesso sono rese ancora più complesse da un diffuso preconcetto per cui le soluzioni per la gestione delle spese di viaggio rallentino le operazioni di rendicontazione delle aziende, oltre al fatto che la maggior parte dei professionisti, sia in Italia, sia a livello globale, dichiari che la prenotazione, organizzazione e gestione dei viaggi d’affari, ma soprattutto l’inserimento delle note spese dopo questi ultimi, generino loro una notevole quantità di stress. Uno stato psicologico che, spesso, viene attenuato in maniera erronea anche attraverso l’uso di sistemi estranei a quelli aziendali per gestire le trasferte. Oltre a questo, la tendenza in aumento dei viaggi Bleisure, ovvero quelle prenotazioni che incorporano richieste di lavoro con elementi di piacere e offrono attività ricreative per alleviare lo stress e migliorare l'efficienza produttiva, pur avendo fornito una spinta positiva al mercato, ha sicuramente aumentato la complessità dei servizi da erogare e che si devono rendere sempre più tailor made per rimanere competitivi e al passo con i tempi. “In questo senso – ha aggiunto Carlino –, in Gattinoni Business Travel, per esempio, l’aspetto più importante che resta al centro della nostra offerta è la consulenza dei nostri operatori, che affianca la crescente implementazione tecnologica dei nostri servizi. Per poter dare un servizio realmente a misura di persona, infatti è fondamentale la presenza del cosiddetto “human in the loop”. È chiaro a tutti che l’integrazione di strumenti di nuova generazione, come i self booking tool, aiutino noi operatori ad avvicinarci sempre di più ai bisogni delle aziende, riducendo costi e tempi di gestione, e al contempo semplifichino enormemente, rispetto al passato, l’esperienza del viaggiatore, offrendo anche un importante aiuto nel rispetto della compliance e delle policy delle aziende stesse. D’altronde, però, è vero anche che, in un mondo così complesso e sfaccettato, avere la possibilità di dialogare con un essere umano, per poter trovare la soluzione migliore per ogni specifica esigenza, risulta il modo migliore per valorizzare l’ottimizzazione prodotta dalla trasformazione digitale”. In questo senso, le cose stanno cambiando e se fino a qualche tempo fa c’era ancora una certa reticenza nell’adozione massiva di soluzioni tecnologiche per la gestione dei viaggi aziendali, oggi, secondo la ricerca, oltre il 60% delle aziende è interessata ad adottare strumenti digitali, a fronte però di un’integrazione con i propri sistemi aziendali e di una consulenza umana, irrinunciabile per poter ottenere le performance migliori.

 

ABBRACCIARE IL CAMBIAMENTO: IL PRIMO PASSO VERSO IL SUCCESSO

Risultati che, ovviamente, hanno imposto un cambio di mentalità non solo nei clienti, ma anche negli stessi operatori, le cui mansioni sono cambiate nel tempo. “Diciamo che negli ultimi 10 anni è cambiata la mentalità di tutti – ha spiegato la Direttrice Commerciale di Gattinoni Business Travel –. È cambiata quella delle aziende, anche le più piccole, che hanno visto in questi nuovi strumenti tecnologici l’opportunità di monitorare, praticamente in tempo reale, i costi e, più in generale, i dati relativi alle trasferte, compresi quelli legati alle emissioni di anidride carbonica. La nostra mentalità come player di settore è cambiata. Abbiamo osservato che le aziende hanno esigenze sempre più specifiche, rendendo fondamentale strutturare una divisione IT e Implementation più adatta alle richieste di mercato. Se, infatti, da una parte, il Business Travel Center è meno carico nel rispondere alle chiamate telefoniche, dall’altra si è dovuto specializzare nel gestire richieste che arrivano attraverso piattaforme differenti come il nostro self booking tool o del cliente per gestire le prenotazioni che dialogano direttamente con il cliente. Oggi è importante gestire e implementare insieme all’IT un workflow secondo le esigenze dell’azienda in fase di implementazione e mantenere successivamente alto il livello di soddisfazione in base alle necessità quotidiane del cliente”. Un processo di adattamento continuo, dunque, che se, da un lato, impone a tutte le parti coinvolte di sapersi adeguare al cambiamento, dall’altro, rende sempre più necessario, soprattutto per le imprese del settore, saper prevedere i possibili scenari futuri, essendo in grado, così, di anticipare rischi e cogliere opportunità, come quelle offerte, per esempio, dall’intelligenza artificiale. “Quello che ci piacerebbe in futuro – chiosa Elena Carlino –, sarebbe per esempio poter utilizzare l’adozione dell’AI nelle richieste fatte anche solo semplicemente per prenotare un mezzo di trasporto o un hotel, consentendo al viaggiatore di dialogare direttamente con l’algoritmo e ricevere una risposta semplice e veloce rispetto a quella che è la realtà dei fatti in quel momento specifico, al fine di evitare di utilizzare gli attuali chatbot che non sempre sono funzionali nell’offrire informazioni utili alle nostre esigenze. In questo modo, le richieste via mail sarebbero ancora più semplici e riceverebbero a loro volta risposte più rapide e precise. Al momento, però, il settore non è ancora arrivato a questo punto, anche se è già visibile un’alta propensione nella volontà di utilizzare questi tool da parte delle nuove generazioni di professionisti”. Un fatto, questo, che dimostra come il settore dei viaggi d'affari sia all'apice di una grande trasformazione, guidata da una convergenza di importanti progressi tecnologici, imprescindibili requisiti di sostenibilità e tendenze demografiche in continua mutazione. Un mix di motivazioni che rende ormai chiaro come solo le realtà in grado di investire in analisi dei dati, innovazione tecnologica e partnership strategiche riusciranno a navigare efficacemente nel futuro dei viaggi d'affari.

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Marketing & Innovation
AI, L’ITALIA TRA I PRIMI TRE PAESI CHE L’HA ADOTTATA, PRECEDUTA SOLO DA SPAGNA E SVIZZERA

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle imprese e si è affermata come una presenza stabile nel business delle stesse. Quasi tre quarti dei rispondenti italiani (76%) afferma di avere un’esperienza diretta con la nuova tecnologia. La maggior parte di loro utilizza l'AI prevalentemente nella vita privata (43%), o nel contesto lavorativo (12%), mentre il 20% la impiega in entrambi gli ambiti. Si evidenzia, quindi, un sostanziale ottimismo verso queste tecnologie.

È quanto emerge dalla prima edizione dello studio “EY Italy AI Barometer” realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti di imprese italiane in diversi settori, indagando aspettative e sfide future nei prossimi 12 mesi, nonché l’utilizzo attuale che viene fatto dell’intelligenza artificiale nel business. Un'indagine che abbiamo voluto approfondire in questo articolo, anche in vista della prima edizione di METS - Milano Emerging Technologies Summit, l'evento dedicato al mondo delle tecnologie emergenti applicate all'impresa contemporanea, orgnizzato da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano e previsto il prossimo 11 e 12 novembre 2024 presso gli spazi di Monte Rosa 91 a Milano.

 

L'ANALISI

"L’intelligenza artificiale - ha commentato Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia - si sta affermando come una delle principali priorità e l’Italia è tra i primi tre Paesi che l’hanno adottatata (77%), preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%). Investire oggi nell’intelligenza artificiale permette alle aziende di posizionarsi come leader in un contesto di mercato in costante evoluzione e sempre più competitivo. Un’azienda su tre, infatti, si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products”.

L’analisi evidenzia, quindi, come l’Italia sia avanti nell’implementazione dell’AI nei contesti lavorativi rispetto alla media europea (19%), con quasi un quarto dei rispondenti (24%) che afferma che l'AI sta già influenzando il loro lavoro e il 46% che prevede invece un incremento nei prossimi tre anni dell'impatto delle applicazioni AI nel business. Inoltre, il 24% dei rispondenti ritiene che l'intelligenza artificiale possa sostituire parti delle mansioni su larga scala e il 76% si aspetta che questa porti a una riduzione del numero di dipendenti man mano che il suo utilizzo si consolida.Il tema della formazione si conferma cruciale in questo campo e si evidenzia come le imprese possano fare di più per sostenere i propri lavoratori nell’implementazione dell’AI, adottando un ruolo attivo nella formazione e nell’aggiornamento professionale delle proprie persone: il 37% dei rispondenti, infatti, pensa che la propria azienda dovrebbe fornire maggiore formazione e il 32% ritiene di non avere abbastanza aiuto in questo senso. Solo il 16% dei rispondenti si ritiene soddisfatto della formazione che riceve sul posto di lavoro, inoltre, il 55% dei rispondenti si dedica all'autoformazione, sia privatamente (22%) che professionalmente (20%), entrambi il 13%, prediligendo per la maggior parte formazione dal vivo e workshop e corsi online.

 

UNA NUOVA PERCEZIONE DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI

Le trasformazioni derivanti dalle nuove tecnologie che stanno pervadendo sempre più il business delle imprese non vengono viste in modo negativo dalla maggior parte dei rispondenti: il 52% di questi, infatti, ritiene che la propria azienda abbia sufficienti conoscenze per implementare l’AI nel modo corretto. Guardando ai settori, questo trend si evidenzia in particolare nel settore energetico, dei servizi finanziari e nei media e telecomunicazioni. Al contrario, il 67% dei rispondenti appartenenti al settore pubblico pensa di non avere abbastanza conoscenze.

 

I BENEFICI PRODOTTI DALL'AI

Nonostante le numerose sfide, i benefici dell'adozione dell'AI sono già evidenti, soprattutto in termini di risparmi sui costi: in Italia, più della metà dei manager (58%) afferma che l'uso dell'AI ha permesso loro di risparmiare sui costi, aumentare i profitti o entrambi. Il 16%, al contrario, non ha riscontrato risparmi. Queste tecnologie in Italia impattano maggiormente il 69% di coloro che hanno ruoli manageriali, a differenza di chi ha un ruolo non manageriale (49%). Attualmente, secondo i rispondenti, in Italia l’intelligenza artificiale viene implementata all’interno delle aziende soprattutto per quanto riguarda le funzioni di marketing, cybersecurity e protezione dei dati e assistenza ai dipendenti.

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Finance & Administration
“SMELLS LIKE FINTECH SPIRIT”: LA QUINTA EDIZIONE DI MILAN FINTECH SUMMIT PRENDE IL VIA AL RITMO DI MUSICA

Con la quinta edizione del Milan Fintech Summit – l’evento internazionale dedicato all’innovazione dei servizi bancari e finanziari, organizzato e promosso da Fintech District, la community internazionale di riferimento per l’ecosistema Fintech e Techfin in Italia, e Business International, la knowledge unit di Fiera Milano - Milano si conferma come punto di riferimento per l’innovazione a livello europeo e accende i riflettori sull’ecosistema fintech italiano con l’obiettivo di attrarre investimenti e talenti e creare occasioni di business networking.


L’8 e il 9 ottobre, infatti, il Milan Fintech Summit radunerà le eccellenze fintech internazionali, player finanziari, investitori, grandi aziende e PMI interessate alle soluzioni fintech per semplificare i processi di business, Istituzioni, Associazioni e HUB europei per una due giorni dedicata all’innovazione e agli ultimi trend del settore dei servizi finanziari.

Con oltre 15.000 società finanziarie, 2.800 startup basate in città e un ecosistema di Venture Capital in costante crescita, Milano rappresenta la “location” ideale per ospitare un evento di settore della portata del Fintech Summit. Guardando in maniera specifica al mondo fintech, Milano è la sede del 41% delle aziende fintech italiane, di cui 2 unicorni e fucina di veri e propri talenti. Inoltre, il 69% degli investimenti nel fintech italiano sono localizzati nella città meneghina.
Per fornire uno spaccato più approfondito sul settore, nel corso dell’evento verranno presentati i primi dati dell’edizione 2024 dell’ITALIAN FINTECH MAP, la “guida” realizzata da Fintech District e Politecnico di Milano, che offre una panoramica sulle aziende fintech attive in Italia e su quelle europee con matrice italiana.

Dopo l’edizione dello scorso ottobre, che ha visto coinvolti oltre 110 relatori italiani e internazionali e la partecipazione degli Unicorni internazionali e di oltre 1.300 persone (di cui il 63% C Level) provenienti da oltre 30 Paesi – l’edizione 2024 vuole confermare il ruolo centrale dell’evento nel portare avanti un dibattito costruttivo sui trend evolutivi del fintech.


“SMELLS LIKE FINTECH SPIRIT” è il claim scelto per l’edizione di quest’anno che, dopo il cinema nel 2022 e la letteratura internazionale nel 2023, trova nella musica la propria ispirazione e vede ogni sessione fare riferimento al titolo di un brano celebre. Speaker, partner e partecipanti stanno, inoltre, condividendo la propria canzone preferita per creare la playlist ufficiale del Milan Fintech Summit.

La musica, infatti, rispecchia la natura dinamica, innovativa e dirompente delle fintech, le cui soluzioni, indipendentemente dal settore, se integrate possono contribuire a migliorare il business e offrire ai clienti un'esperienza all'avanguardia.
Non solo, il mondo finanziario e quello dell’industria musicale condividono anche un percorso che li accomuna: se negli anni '80 si camminava per strada con un grande stereo sulla spalla, per poi passare al walkman e negli anni 2000 ai lettori mp3, oggi abbiamo tutta la musica che vogliamo, e podcast di ogni genere, direttamente sul nostro cellulare attraverso un'app. Lo stesso accade nel mondo bancario, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti: siamo passati dai contanti ai pagamenti p2p o istantanei sulle app bancarie.
 

LA SCALETTA DEL MILAN FINTECH SUMMIT
L’edizione 2024 del Milan Fintech Summit, come in un concerto, segue un’immaginaria scaletta che vede le sessioni dei due giorni rinominate sulla falsa riga di grandi successi musicali, attraverso i quali collegare le discussioni a temi culturali più ampi, rendendo i contenuti ancora più interessanti e coinvolgenti. Tra le “tracce” principali:
- Imagine: questa sessione esplorerà il futuro del fintech, concentrandosi su come i servizi potrebbero evolversi e sul loro ruolo nel promuovere obiettivi sociali e ambientali. Un momento essenziale per comprendere la traiettoria del fintech e il suo impatto a livello settoriale.


- One: dedicata alla finanza incorporata, questa sessione discuterà l'integrazione di servizi come pagamenti, prestiti e assicurazioni su piattaforme di orchestrazione. Sottolinea l'importanza di creare un'esperienza cliente senza soluzione di continuità attraverso la tecnologia.


- Bridge Over Troubled Water: questa parte sarà dedicata al tema della diversità e dell'inclusione, concentrandosi sulle sfide affrontate dalle donne nel settore fintech, in particolare quelle provenienti da regioni sub-bancarizzate, ed esplora i modi attraverso i quali attrarre e sostenere i talenti femminili.


- What a wonderful world: si analizzerà come i mercati emergenti possano trarre vantaggio dalle esperienze degli ecosistemi fintech consolidati e viceversa, sottolineando l'internazionalizzazione e il valore di prospettive diverse.


- AI Will Always Love You: uno sguardo all'Intelligenza Artificiale, all'IA generativa e al Machine Learning nel fintech. Si parlerà dei potenziali benefici, delle applicazioni e dei rischi dell'IA e di come può trasformare il mondo della finanza.


Inoltre, come nelle passate edizioni, anche il networking sarà parte integrante del Milan Fintech Summit 2024, con numerose opportunità pensate per creare connessioni tra i partecipanti. Nei due giorni dell’evento, l’area espositiva sarà sempre aperta per dare la possibilità a tutti i partecipanti di incontrare gli sponsor, creare delle opportunità di confronto, entrare in contatto con i colleghi, scambiare idee ed esplorare potenziali collaborazioni. Per facilitare gli incontri e gli scambi, sarà disponibile anche l'applicazione ufficiale che verrà rilasciata a breve.

 

LE STAR SUL PALCO DEL MILAN FINTECH SUMMIT
Anche quest’anno, il Milan Fintech Summit vedrà alternarsi speaker di rilievo internazionale e i CEO/C Level delle più importanti aziende del settore, tra cui: Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale di Banca d’Italia; Anna Lambiase, Chairwoman di CDP Venture Capital; Mathias Wikström, CEO of Doconomy; Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick; Enrico Mattiazzi, CEO & Founder di Fiscozen; Alberta Pelino, President Young Ambassadors society e Founder Fibi; Stefania Di Bartolomeo, CEO Physis Investments; Silvia Attanasio, Head of Innovation ABI; Stefano Quintarelli, Founder di Rialto VC e Bianca Bonetti, Associate - Network & Engagement di Gyrus Capital.

 

E, per la prima volta in Italia: Nicolas Benady, CEO SWAN; Carsten Höltkemeyer, CEO Solaris; Deniz Guven, Board Member Wamo e former founder e CEO di Mox; Meirav Harel, Israeli Ambassador European Women in Payments Network (EWPN) e lecturer of the Full Blockchain & Fintech Course Reichman University.

 

Inoltre, Amanda Estiverne-Colas, Founder/Fractional CFO AGE Advisors and Global Mentor Women in Payments, intervisterà tre figure di spicco del mondo fintech: Francesca Carlesi, CEO di Revolut UK, la neobank in continua crescita che oggi vale 45 miliardi ed è diventata la seconda banca britannica per capitalizzazione; Kos Stiskin, cofondatore e Vicepresidente di Finom, società che si è recentemente assicurata 54 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B; Miguel Amaro, CEO e co-fondatore di Coverflex, azienda che ha chiuso il più grande round di pre-seed in Portogallo.


Anche i regolatori avranno uno spazio in agenda all’interno della sessione organizzata da Refink sul tema MiCAr, che vedrà la presenza di Banca d’Italia, BaFin, Bundesbank, FMA Liechtenstein, National Bank of Romania, Norges Bank e Danish Financial Supervisory Authority.


Inoltre, il Milan Fintech Summit ospiterà la finale italiana di Mastercard For Fintechs, programma e competizione europea lanciata dall’azienda per sostenere le fintech nel loro percorso di crescita attraverso un accesso privilegiato a sessioni educational e una serie di eventi. Durante la giornata inaugurale dell’8 ottobre, le 10 migliori fintech finaliste della competizione nazionale si sfideranno per ottenere i due pass che garantiranno loro l’accesso all’evento finale di Parigi, durante il quale verrà decretato il vincitore assoluto del contest. In palio un premio di 50.000 euro in supporto marketing.


NON SOLO MILANO CON L’“OUT OF SUMMIT”
Come l’anno scorso, il Milan Fintech Summit oltrepassa i tradizionali confini della manifestazione. Dopo le tappe del Roadshow di avvicinamento alla data di Milano che si sono svolte a Roma e Reggio-Emilia, il 5 ottobre a Biella si terrà una sessione dell’Out of Summit, all’interno dell’evento BiDigital, dedicato al digitale a all’innovazione con un focus sul territorio del Piemonte. Organizzato da Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella, e BTREES, agenzia di comunicazione digitale, l’appuntamento vedrà coinvolti oltre 50 speaker con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impatto positivo per tutti i partecipanti attraverso le lenti tematiche dell’innovazione, dell’imprenditorialità, della comunicazione, dell’impatto sociale e ambientale. Partner della manifestazione a oggi sono Blank, Chainalysis, Coverflex, Consulens, DGI – Digital Gold Institute, Earnext, Fabrick, Finance Malta, Genio Diligence, Illumyfi, Integrity 360, Lexia Avvocati, Mastercard, Mia Fintech, Pausepay, Quarkpay, Refink, Sella, Swan, Terrapay, Treezor, Trustfull, Visa, Wallife. Gli International Promotional Partner che porteranno il mondo a Milano sono Camera Di Commercio Di Spagna In Italia (Camcoes), Ewpn, Fintech Belgium, Fintech Bulgaria, Fintech Hub Lt, Fintech Latvia, Fintech Poland, Hub Brussels.

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