Business International nasce nel 1987 come spin-off di The Economist con cui organizza in Italia eventi come Business Roundtable e Tavola Rotonda con il Governo Italiano e produce conferenze, corsi di formazione e gruppi di lavoro di benchmarking per senior executive manager di aziende italiane e multinazionali.
Oggi Business International è parte del Gruppo Fiera Milano - il più grande operatore fieristico e congressuale italiano e uno dei maggiori al mondo - ed è attiva su Milano e su Roma nella organizzazione di annual conferences, nella produzione di corsi di formazione e nella generazione di opportunità di networking per manager e aziende.
CALENDARIO EVENTI
TOP SPEAKER
Gli eventi di Business International riuniscono i decision maker delle principali business community e costituiscono occasioni uniche per entrare in contatto diretto con rappresentanti qualificati del mondo aziendale, istituzionale ed accademico.
Oltre 200 Aziende ogni anno scelgono i nostri eventi per fidelizzare clienti, generare lead, entrare in mercati emergenti, individuare nuove opportunità di business..
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Nonostante ogni previsione dell’era post-COVID, secondo un recente studio realizzato dalla Global Business Travel Association (GBTA), i viaggi d'affari si sono ripresi più velocemente del previsto e si stima che la spesa aziendale per le trasferte supererà il livello di investimenti pre-pandemia di 1,4 trilioni di dollari l'anno prossimo, per crescere fino a raggiungere una stima di 1,8 trilioni di dollari entro il 2027. Guardando a questo trend, però, è bene sottolineare anche il fatto che il business travel genera circa il 40% dei ricavi del settore dell'aviazione e si calcola che i voli aerei potrebbero arrivare a rappresentare fino al 27% delle emissioni di gas serra globali entro il 2050. Alla luce di questa realtà, quindi, se è vero che la spesa per il corporate travel raggiungerà presto livelli senza precedenti, viene anche da chiedersi, però, in che modo le aziende possano dare priorità alla sostenibilità e rimanere sulla buona strada per ottenere i loro obiettivi di Net Zero emission, affrontando al contempo le sfide presentate dal ruolo che questi spostamenti svolgono nel successo dei profitti di un'impresa. Un equilibrio non semplice da conquistare, questo, se si considera come, secondo un rapporto del 2022 di Accenture, il 93% delle aziende non arriverà ai target di emissioni desiderati a meno che non acceleri i progressi nella riduzione di CO2.
Sebbene, guardando per esempio all’ambito aeronautico, si ritenga che il carburante sostenibile per l'aviazione (SAF) rappresenti una parte fondamentale della soluzione a lungo termine per la decarbonizzazione, è chiaro che permangano alcune sfide significative. La maggior parte degli esperti, infatti, riconosce che l'offerta è ancora troppo limitata, i costi sono elevati e mancano infrastrutture immediatamente disponibili per supportare questo combustibile, evidenziando la necessità di pazienza affinché il SAF possa adattarsi a sostenere il mercato in modo olistico. Nonostante ciò, però, gli analisti a livello globale evidenziano che, nel momento in cui la distribuzione del Sustainable Aviation Fuel sarà davvero a regime, quest’ultimo potrebbe arrivare a contribuire alla riduzione di CO2 nel mondo per oltre il 65% entro il 2050. Una visione di lungo periodo che sta portando, comunque, le imprese ad adottare nel frattempo anche altre strategie per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità. A livello globale, infatti, oggi si guarda sempre di più alla compensazione delle emissioni di anidride carbonica. Un metodo relativo alla pratica di compensare il rilascio di CO2 e di altri gas serra, misurati in CO2 equivalenti, intraprendendo attività che riducano efficacemente le emissioni in altri settori. Una strategia che, in modo particolare, ultimamente in Europa stanno applicando sempre più aziende, al fine di migliorare i propri bilanci di sostenibilità anche in conseguenza dell’entrata in vigore sia della CSRD, che entro il 2027 coinvolgerà il comparto industriale a qualunque livello, imponendo la stesura di report di sostenibilità normati, e della CSDDD, che cercherà invece di regolare non solo la sostenibilità della singola realtà imprenditoriale, ma agirà su tutta la sua value chain. Due direttive messe in campo dalla Commissione Europea che stanno ridisegnando l’approccio del business alla sostenibilità e ai Sustainable Development Goals per il 2030 imposti dall’ONU, portando, per esempio, molte aziende ad adottare proprio questi programmi di compensazione delle emissioni di carbonio per controbilanciare l'impatto ambientale dei viaggi di lavoro, acquistando Carbon Credits da aziende che investono poi in progetti green certificati e a favore dell'ambiente. Un trend così in crescita che, secondo un recente rapporto di Bloomberg, il valore del Voluntary Carbon Market (VCM) dovrebbe raggiungere 1 trilione di dollari entro il 2037.
L’ITALIA GUARDA AL SUSTAINABLE BUSINESS TRAVEL
E le aziende italiane come si pongono rispetto a questa tendenza? «Il nostro Paese è ancora agli inizi sotto questo profilo e la sua attenzione o percezione del tema non ha ancora un riscontro omogeneo – commenta Elena Carlino, Direttrice Commerciale Gattinoni Business Travel –. Alcuni segnali importanti e positivi sotto questo profilo, però, sono già evidenti e molto spesso sono proprio le nuove generazioni di professionisti e manager ad avere maggiore sensibilità sulle tematiche green. Credo, comunque, di poter dire che rispetto a due anni fa, il contesto sia migliorato decisamente. Prima, infatti, il termine “sostenibilità” equivaleva a costi più alti e meno vantaggiosi per il risparmio economico. Quindi, il procurement aziendale o l’HR vedevano scelte di questo tipo come meno funzionali ai budget. Quello che invece oggi viene compreso maggiormente è che la sostenibilità non è solo un costo, ma è un’opportunità e che è necessario inserire questa scelta sostenibile all’interno di una visione più ampia e in grado di offrire molteplici altri benefici, tanto all’organizzazione, quanto al singolo professionista. Adesso c’è una visione più allargata e completa. A tal punto che, se prima il rapporto tra chi decideva di optare per soluzioni sostenibili contro chi invece continuava a preferire le prenotazioni classiche era del 20% contro l’80%, ora la situazione è proprio il contrario, con oltre 8 clienti su 10 che ci richiedono soluzioni sostenibili per i propri viaggi».
Un dato questo che, tra l’altro, viene anche confermato all’interno di una recente ricerca dal titolo “Business Travel 2030”, realizzata proprio dalla divisione Business Travel del Gruppo Gattinoni in collaborazione con Travel for business, la quale evidenzia un significativo orientamento delle aziende nella richiesta di trasferte di viaggio sostenibili, con un incremento del 35% solo nel 2023. Dall’analisi, inoltre, emerge anche che solo il 19% degli intervistati ha dichiarato di non aver ancora adottato misure specifiche per rendere i viaggi d’affari più sostenibili. L’87% del campione di Travel Manager propende a selezionare fornitori con cui negoziare opzioni di qualità in linea con principi sostenibili. L’82% dichiara di voler prenotare servizi di viaggio più ecologici e per il 49% sarebbe utile integrare gli indicatori di sostenibilità nelle ipotesi di viaggio. «Ormai tutte le aziende sono interessate a comprendere in maniera puntuale quali siano gli impatti delle trasferte dei propri dipendenti – prosegue la manager –. È una questione di misurazioni utili a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e, quindi, è naturale che l’interesse per i livelli di CO2 durante le trasferte aumenti. Questi dati sono molto importanti per le aziende perché impattano direttamente sulle performance finanziarie del business, la reputazione dell’impresa e la possibilità di accedere a nuove opportunità di sviluppo economico».
L’IMPEGNO SOSTENIBILE DI GATTINONI
«In questo senso – racconta Carlino –, anche noi come Gruppo Gattinoni, per esempio, siamo impegnati in prima linea per promuovere questa fase di cambiamento. Se da un lato, infatti, privilegiamo partner allineati con i principi ESG, dall’altro abbiamo avviato, ormai due anni fa, un percorso verso una certificazione di sostenibilità insieme a Up2You, società autorizzata a calcolare i livelli di Carbon Footprint, nell’ottica di ridurre i nostri impatti ambientali diretti e indiretti». Il percorso per raggiungere la Carbon Neutrality intrapreso da Gruppo Gattinoni segue i tre step delle emissioni di Scope 1, 2 e 3. Il Gruppo ha già raggiunto e certificato la Carbon Neutrality per le emissioni di scope 1 e 2 relative alle sedi di proprietà del 2022 e entro la fine del 2024 completerà la mappatura e la certificazione per le nuove sedi aggiunte nel 2023. La Carbon Neutrality è stata raggiunta per le emissioni generate all’interno del perimetro dell’azienda da fonti che sono sotto il suo diretto controllo e le emissioni indirette derivanti da elettricità, calore e vapore acquistati e consumati dall’azienda, compensando le emissioni attraverso l’adesione a progetti green certificati che hanno l’obiettivo di non produrre CO2 sul territorio. Dal 2025 l’azienda si muoverà verso lo Scope 3, ovvero la quantificazione di CO2 non direttamente collegata alle emissioni delle sedi, come il parco auto, le attività annesse e connesse a ciò che fanno le agenzie e anche le agenzie affiliate non di proprietà per arrivare alla Carbon Neutrality di tutta la nostra catena di approvvigionamento. Il Gruppo Gattinoni, inoltre, aderisce per il secondo anno consecutivo al SAF Corporate Program di Air France e KLM per contribuire attivamente alla transizione nell’aviazione dal carburante fossile a quello sostenibile.
Un impegno questo che traccia una strada virtuosa su cui si sono concentrati anche alcuni dati della ricerca “Business Travel 2030”, dai quali si evince come, in realtà, la gestione sostenibile della catena di fornitura sia al centro delle preoccupazioni dei Travel Manager. «In Europa – conclude Carlino –, una data chiave, sotto questo profilo, è stata il 23 febbraio 2022, quando la Commissione Europea ha presentato la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Una proposta di legge per rispondere all’urgenza di affrontare la sostenibilità delle operazioni aziendali lungo tutta la supply chain e non solo entro i confini della propria patria, ma in ambito internazionale, ove siano previste le trasferte. Il 1° giugno 2023 i membri del Parlamento Europeo hanno votato a favore del rafforzamento di tale proposta legislativa. Ciò ha comportato il consolidamento di normative più rigorose in materia di sostenibilità e, conseguentemente, l’esigenza di una maggiore responsabilità da parte delle aziende nell’adottare pratiche sostenibili su larga scala. Come Gattinoni Business Travel, noi vediamo questa direzione farsi sempre più rilevante nelle esigenze dei clienti. Per questo, con l’obiettivo di lavorare alla promozione di una nuova cultura della sostenibilità nei viaggi d’affari, abbiamo plasmato sempre di più il nostro approccio verso un modello consulenziale che sappia accompagnare le aziende in questo processo evolutivo, mostrando loro tutte le opportunità offerte da soluzioni più eticamente sostenibili e a valore aggiunto per creare un concreto vantaggio competitivo in ogni trasferta, rendendola un’esperienza di successo a 360 gradi».
Dall’impero romano, con la sua maestosa capacità di riunire e integrare molteplici punti di vista al fine di raggiungere un unico grande obiettivo, alla sapiente scrittura di uno dei più grandi autori della letteratura italiana, con le sue lezioni d’oltre oceano che hanno tracciato i sei pilastri del racconto di futuro di cui il mondo ancora oggi ha bisogno, anche in questo autunno 2024 tornano gli eventi di Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, per coinvolgere C-level, amministratori delegati, esperti, opinion leader e accademici in momenti d’incontro e confronto dedicati all’analisi e alla comprensione dei principali temi che guideranno il mondo del business nei prossimi mesi. Un vero e proprio percorso che si articola tra il Pantheon e Harvard, tra le tracce indicate dal politeismo e quelle proposte dalla cultura. Un mix di visione olistica e futuristica, pronta a integrare presente e passato per sviluppare nuove strategie di crescita con il coraggio di chi sa prevenire rischi e cogliere opportunità. Così, muovendo i propri passi da questo principio maieutico, il 26 e 27 novembre a Roma, presso gli iconici ambienti di SPAZIO FIELD, all’interno dello storico Palazzo Brancaccio, avrà luogo l’edizione capitolina del “Business Leaders Summit”, uno degli appuntamenti più prestigiosi e qualificati in Italia sui temi del management e della strategia aziendale, e il 4 dicembre, all’Hotel Principe di Savoia di Milano, si terrà la decima edizione del CEO Italian Summit & Awards, il momento più atteso dai Top Manager del Bel Paese che nella sua fase finale, oltre a rappresentare la punta di diamante di un percorso di appuntamenti e conversazioni ad alto valore aggiunto lungo 12 mesi, premierà anche i migliori capitani del made in Italy in una serata di gala realizzata in collaborazione con Forbes Italia.
IL BUSINESS LEADERS SUMMIT
Si inizia, quindi, con il Business Leaders Summit, l’edizione autunnale e romana dell’unica kermesse italiana che raduna in un’unica location i principali decision maker dell’impresa contemporanea e che, da anni ormai, è il punto di riferimento nella nostra penisola per intavolare una discussione costruttiva e capace di avere una visione olistica, dedita all’individuazione dei driver fondamentali per il successo del business dei mesi a venire. Da sempre orientata anche alla valorizzazione del prezioso tessuto territoriale in cui si inserisce, in questa occasione l’iniziativa ha deciso di ispirarsi a uno dei simboli più importanti della tradizione capitolina con il titolo: “All’ombra del Pantheon: Il ruolo dei C-level nei processi di integrazione”. Un segnale chiaro del valore attribuito alla tradizione, vista come un asset vincente nello sviluppo di nuovi orientamenti strategici che consentano agli executive coinvolti di trovare metodi innovativi per gestire tempi di grande incertezza, volgendo il proprio sguardo ai grandi esempi e maestri del passato. CFO, HR Director, CPO, Chief Risk Officer, Chief Information Security Officer e Chief Innovation Officer, dunque, sono chiamati a dialogare sull’importanza crescente dell’interazione e dell’integrazione dei differenti processi aziendali al fine di abbattere i silos funzionali ancora oggi presenti nelle logiche e nelle dinamiche delle organizzazioni. Un elemento cruciale, questo, per affrontare le sfide moderne del business, proponendo al contempo una visione circolare del management e ispirandosi al tempio “di tutti gli dèi”. Un luogo dalla struttura imponente e affascinante che incarna appieno la visione aperta e lungimirante del popolo romano. Un esempio ricco di risorse da cui il summit cercherà di trarre insegnamento fin dall’inizio, attraverso un keynote speech a cura di Aldo Cazzullo, Vice direttore del Corriere della Sera, che sarà seguito poi dagli interventi di esperti come Cristina Freguja, Direttrice della Direzione Centrale per le statistiche sociali e il welfare di Istat e Nicola Rizzoli, Director of Refereeing della Concacaf, premiato per due anni consecutivi come miglior arbitro al mondo e per 7 anni consecutivi come miglior arbitro italiano, Pasquale Elia Responsabile ufficio per il coordinamento, lo sviluppo organizzativo e le relazioni sindacali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Monica Parrella, Adjunt Professor Luiss Business School, Carmine Scoglio, Vice Presidente Andaf, Giuseppe D'Onza, Direttore, Master Auditing e Controllo Interno, Docente, Risk management e di Analisi dei Processi e revisione gestionale dell’Università di Pisa, Federica Maria Rita Livelli, Business Continuity & Risk Management Consultant & Socia ANRA, Maurizio Talamo, Professore Ordinario di Sicurezza Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Maria Rosaria Marcone, Ordinario in Economia e Gestione delle Imprese, Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche e molti altri. Opinion leader di alto livello che, nella due giorni di Roma, animeranno le numerose tavole rotonde dedicate alle diverse funzioni presenti nel mondo aziendale, andando a comporre un programma, denso di contenuti, che vedrà la presenza di oltre 100 speaker pronti a calcare il palco delle cinque manifestazioni parallele chiamate ad articolare un palinsesto senza precedenti tra HR Business Summit, Re-Inventing Finance Summit, Strategic Risk & Cybersecurity Summit, CIO Roundtable e CPO Roundtable.
10 ANNI DI CEO ITALIAN SUMMIT & AWARDS
Il secondo e ultimo prestigioso evento della stagione autunnale di Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, sarà il CEO Italian Summit & Awards 2024. Questa, però, sarà un’edizione speciale per il più atteso momento d’incontro della più grande community italiana dedicata al top management che, proprio in questa occasione, celebrerà il suo decimo anniversario. Una ricorrenza speciale, a cui si è scelto di accostare il tributo per un altro indimenticabile simbolo della nostra tradizione letteraria che proprio quest’anno festeggia i 40 anni dalla sua ideazione, ovvero quei “Six Memos for the next Millennium” di Italo Calvino che forse, nella loro versione italiana, molti conoscono come “Lezioni Americane” e che hanno influenzato e continuano a influenzare il pensiero di intere generazioni con l’obiettivo di insegnare ad abbracciare il futuro con leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza. Tutti elementi incarnati perfettamente anche dagli ospiti speciali che per l’occasione apriranno il summit: le frecce tricolori. Il 4 dicembre 2024 all’Hotel Principe di Savoia a Milano, infatti, sarà l’occasione per gli oltre 200 amministratori delegati, direttori generali, presidenti di enti istituzionali e fondazioni, oltre che opinion leader del mercato economico finanziario, esperti ed accademici nazionali e internazionali, di conoscere da vicino la realtà del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare, che incontrerà il gotha del top management italiano per trasferire quei valori di tradizione, disciplina, creatività, leadership e lavoro di squadra capaci di caratterizzare da sempre uno dei simboli del made in Italy nel mondo. Un momento emozionante, questo, a cui seguirà, come di consueto, la presentazione, in anteprima, dell’outlook economico italiano per il 2025 stilato dall’OCSE e proposto al pubblico da, Cyrille Schwellnus, Chief Economist Desk Italia, OECD, che a sua volta darà inizio a una serie di conversazioni moderate da Roberto Tallei, Vice Capo Redattore di SkyTg24, e animate, tra gli altri, anche da esperti come Federico Menna, CEO, EIT Digital - European Institute of Innovation and Technology, Romolo Isaia, Head of Lending to Corporates, Italy, European Investment Bank. Le novità di questa 10° edizione, però, non finiscono qui. Per dare ancora più risalto all’importanza di questa giornata, infatti, per la prima volta, sarà organizzato un momento, esclusivo e a porte chiuse, chiamato: "The Golden Chair". Un incontro con chi ha messo il proprio genio al servizio del mondo: Michelangelo Pistoletto. Figura chiave dell’arte contemporanea pronta a dialogare con due leader di nuova generazione per creare una pura contaminazione di visioni, culture e tradizioni per guardare a quel presente esteso che chiamiamo futuro in maniera sempre innovativa e differente. Un approccio, questo, sottolineato, infine, anche dall’appuntamento più prestigioso di questa kermesse: i CEO Italian Awards, realizzati in collaborazione con Forbes Italia e pronti a premiare i migliori capitani del made in Italy che negli ultimi 12 mesi si sono distinti per competenze, capacità e risultati.
L’11 e il 12 novembre 2024, presso gli spazi di Monte Rosa 91 a Milano, sarà RoBee, il robot umanoide cognitivo e guidato dall’intelligenza artificiale creato da Oversonic Robotics, ad aprire la prima edizione di METS – Milano Emerging Technologies Summit. Un evento ideato da Fiera Milano, attraverso il lavoro della sua knowledge unit, Business International, a partire dall’esperienza accumulata fin dal 2018 con format di grande valore quali AIXA – Artificial Intelligence Expo of Applications e OnMetaverse. Due summit che negli ultimi anni hanno guidato la community dell’innovazione italiana in un percorso complesso e spesso difficile da interpretare, ma che, al netto delle sfide proposte, ha saputo regalare soprattutto grandi opportunità.
Da questa consapevolezza, quindi, nasce il progetto di un’iniziativa dedicata all’applicazione reale delle tecnologie emergenti per il business, che ha deciso di valorizzarle, con uno sguardo sempre rivolto alle lessons learned acquisite, all’attualità e a quel presente esteso che chiamiamo futuro. Un mix di fattori straordinari che hanno portato anche al coinvolgimento di content partner d’eccellenza, come Microsoft Italia, istituzioni nazionali e internazionali, come la Commissione Europea, il MADE Competence Center, l’ITI - Information Technology Industry Council, il Politecnico di Milano, l’Istituto Italiano di Tecnologia, e la Fondazione Bruno Kessler, oltre che di associazioni di categoria come Assintel, AIdAM – Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, Anitec-Assinform e AssoSoftware, oltre che al supporto di realtà come McKinsey & Company che realizzerà una sessione dedicata al mondo del marketing.
“Da sempre Fiera Milano crede nell’innovazione e nella sua promozione – ha commentato Roberto Foresti, Vice Direttore Generale di Fiera Milano –. La presenza di un umanoide come RoBee ad aprire il nostro nuovo progetto dedicato alle applicazioni di tecnologie emergenti per il business non è altro che l’espressione concreta della nostra mission. Sempre di più oggi il mondo dell’impresa è influenzato e permeato da intelligenza artificiale, realtà immersive e robotica applicata. È ormai evidente, quindi, che prima impareremo a interagire in maniera competente e consapevole con questi fattori di sviluppo e prima potremo davvero accelerare la crescita della nostra economia, tanto come sistema industriale, quanto come sistema Paese, riuscendo a mantenere quella qualità e competitività produttiva che i mercati ci riconoscono”.
PAROLA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La prima edizione del METS – Milano Emerging Technologies Summit, sarà dunque una mescolanza di interazioni tra uomo e macchina, passato e presente, storia e innovazione. Fin dal suo incipit, il nuovo progetto di Fiera Milano dedicato al mondo delle emerging technologies offrirà una fotografia di come la collaborazione e l’integrazione di queste due anime, oggi imprescindibili per lo sviluppo del business, in generale, e delle aziende, in particolare, sia essenziale per poter guardare al futuro. Basti pensare che, a livello globale, secondo una recente ricerca di Interact Analysis, il valore della robotica collaborativa, ovvero il segmento della robotica potenziata dall’intelligenza artificiale, nel 2023 ha superato un ammontare pari al miliardo di dollari e nel 2024 è previsto un ulteriore incremento di oltre il 22% e, all’interno di questo scenario, il mercato italiano è il sesto su scala mondiale e secondo in Europa.
Ed è proprio in questo contesto che si inserirà l’intervento di apertura tenuto da RoBee, il robot umanoide cognitivo creato da Oversonic, che attualmente rappresenta uno degli esempi più performanti e interessanti legati al potenziale della robotica collaborativa di matrice italiana in ambito industriale. Il progetto robotico, realizzato dalla software company brianzola, nata nel 2020 (Top Linkedin Startup 2024), grazie all’integrazione dell’AI, è in grado di riconoscere i processi e l’ambiente circostante e interpretarli.
Al METS – Milano Emerging Technologies Summit, RoBee mostrerà una reale interazione con il pubblico dal palco e, provando addirittura a ispirare i professionisti presenti in sala, portandoli in un percorso che, dalla sua genesi ai giorni nostri, racconterà la storia dell’innovazione, consentendo alla tecnologia di raccontare e spiegare se stessa agli essere umani, creando così un concreto ponte di dialogo tra i due mondi. RoBee, infatti, è una macchina dotata di intelligenza artificiale, che trasferisce le proprie capacità cognitive nell’ambiente reale attraverso una struttura corporea che replica esteticamente e meccanicamente quella del corpo umano: alto fino a 185 cm, di peso fino a 120 kg, a seconda della configurazione di utilizzo, è attrezzato di 40 giunti mobili, che gli consentono la mobilità degli arti e di dispositivi di presa intercambiabili (end effectors), che gli consentono di eseguire in maniera efficace diversi task, funzionali ad attività relazionali (quindi per semplici gesti come indicare o contare) o alla manipolazione di oggetti. L’interazione con lo spazio circostante avviene attraverso complessi algoritmi attivati da un set completo di sensori che, tramite computer vision, gli consentono di riconoscere oggetti e persone, muoversi agevolmente e in sicurezza in spazi condivisi con il pubblico e selezionare in ogni occasione il comportamento più adeguato. È in grado di dialogare tramite voicebot, che implementa competenze di linguaggio sviluppate attraverso piattaforma Open AI.
“Presentare RoBee al METS – Milano Emerging Technologies Summit, è per noi un’importante occasione per condividere la nostra visione su come l’integrazione della robotica umanoide possa trasformare in modo positivo vari settori industriali”, ha affermato Paolo Denti, CEO di Oversonic. “Crediamo che RoBee possa non solo potenziare i processi produttivi ma anche creare nuove opportunità per una gestione più sostenibile e collaborativa delle risorse tecnologiche. Partecipare a questo evento ci permette di avvicinarci a partner e investitori con cui condividere un impegno verso un futuro dove innovazione e accessibilità tecnologica sono alla portata di tutti. Inoltre, essere presenti e potersi confrontare con i decision maker di settore è fondamentale per poter aumentare la consapevolezza del mercato nei confronti di una tecnologia dalle enormi potenzialità per il futuro del mondo del lavoro come la robotica collaborativa”.
PAROLA AGLI ESPERTI
Nella meccanica di interazione uomo-macchina, però, in questa occasione, l’intervento di Robee sarà seguito anche dalle parole di esperti, accademici, manager e imprenditori del mondo dell’innovazione e non solo. Così, tra i relatori che in questa prima edizione di METS – Milano Emerging Technologies Summit porteranno la propria esperienza per animare le conversazioni sul futuro delle tecnologie emergenti applicate al mondo del business ci saranno anche opinion leader come Brando Benifei, Eurodeputato, co-Relatore del Regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), Luca Berdondini, Coordinatore dell’unità Microtechnology for Neuroelectronics, Istituto Italiano di Tecnologia, co-fondatore, Corticale, Vittorio Calaprice, AI Focal Point, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Riccardo Di Stefano, Presidente Giovani Imprenditori, Confindustria, Nicola Gatti, Professore Associato e Direttore dell'Osservatorio Artificial intelligence, Politecnico di Milano, Paola Generali, Presidente, Assintel, Mario Nobile, Direttore Generale, AgID, Calogero Oddo, Professore Associato di Bioingegneria e Coordinatore - Neuro-Robotic Touch Lab, Istituto di Biorobotica, Scuola Sant’Anna, Daniele Ottaviani, Responsabile Quantum Computing Lab, CINECA, Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing Strategico e Ditigal, Rai Cinema, e Presidente Unione Editori e Creators Digitali, Anica, Marco Sacco, Dirigente di Ricerca, responsabile sede secondaria, CNR-STIIMA a Lecco, e Vice-Presidente, EuroXR European Association for eXtended Reality, Paolo Traverso, Direttore Pianificazione Strategica, Fondazione Bruno Kessler e molti altri.